Page 15 - RIVISTA APRILE 2025
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RIVISTA NOIQUI APRILE 2025 https://www.youtube.com/@noiqui/featured
IntERvIStA A LL’ARtIStA bRunO vERgAnI
Benvenuto carissimo Bruno nella nostra rivista mensile e nel gruppo omo-
nimo #noiqui.
1) APRIAMO L’INTERVISTA DICENDO CHE IL TUO STILE ORIGI-
NALE TI HA FATTO CONOSCERE A UN VASTO PUBBLICO.
SEI UN ARTISTA POLIEDRICO E ABBRACCI L’ARTE IN TUTTE LE
SUE FORME: MUSICA, PITTURA, TEATRO, POESIA. A QUALE DI
ESSE TI SENTI PIÙ LEGATO E PERCHÉ?
Si, confermo la mia poliedricità. Queste diverse forme d'arte, mi hanno of-
ferto un mezzo unico per esprimere creatività e comunicare emozioni. Ma,
tuttavia, se dovessi scegliere quella a cui mi sento più legato, è senza alcun
dubbio la musica e per diversi motivi: la preferisco, anche se geneticamente
sono molto portato per gran merito della mia famiglia che abbonda di pit-
tori e scultori, perché riesce a parlarmi direttamente senza bisogno di imma-
gini. Una melodia può farmi emozionare, viaggiare con la mente, ricordare
momenti o crearne di nuovi. La musica accompagna ogni stato d'animo, si
muove con me, cambia come cambiano i pensieri senza bisogno di colori.
La pittura è bellissima ma più statica, va osservata con calma e ha bisogno
di immagini, che però, tipo la pittura astratta o cubista, non sempre si riesce
a decifrare.
2) CI PIACEREBBE SAPERNE UN PO' DI PIÙ SULLA TUA ESPE-
RIENZA MUSICALE?
Sin da giovane, il pianoforte è stato il mio rifugio. Ricordo le prime note,
timide e incerte ma che presto si trasformarono in melodie che parlavano al
posto mio.
Suonare non è mai stato solo tecnica ma una forma di respiro, ogni tasto
era un emozione, ogni spartito un viaggio e ogni brano un frammento di
vita. Crescendo, la musica non ha mai smesso di accompagnarmi, sia nei
momenti felici, sia in quelli difficili. Il pianoforte, per finire, non è stato solo
strumento ma parte di me, la voce più sincera del mio cuore.
3) E LA POESIA, LE TUE RACCOLTE, DA QUALE INFLUSSO, INTI-
MO O ESTERNO, SONO SCATURITE?
Non penso di essere un grande poeta, tutt'altro, ma ogni verso è una soglia
tra me e ciò che ancora devo scoprire di me stesso.
Quindi, le mie poesie, non nascono da un pensiero, ma da un urgenza.
Ogni raccolta poi, visto la mia vita disordinata, è una mappa disegnata a
occhi chiusi.
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