Page 48 - RIVISTA NOIQUI DICEMBRE 2023
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FRANCESCO BILLA CARMELA DE GIORGIO GINA BONASERA
NATALE ORIENTALE SORPRESA
Piove a dirotto su questa notte nera, Dicembre è arrivato NATALE...
notte dannata di urla e di preghiera. la neve ci ha portato, Suono di ninne nanne e cornamuse
Piove questo petrolio maledetto sugli alberi bianche trine, sotto un cielo prezioso intessuto di stelle
che stronca ed avvelena terra e cielo. sfavillanti le vetrine scintilla la notte in abito da sera
Scie di luce scintillante e infame Regali e pensierini su tutte le case illuminate a festa
solcano questo cielo immenso e scuro per adulti e bambini, con mille...cento...dieci...una fiammella
un cielo di grafite, fermo e inerte per amici e parenti la fiammella dei poveri quella più gradita al Signore
che non protegge e non è mai sicuro. senza ripensamenti. ancora una volta grande emozione e quest'anno un bussare d'un bimbo che arriva da mol-
Sembrano fluorescenze di Natale Le luci a profusione to lontano dove spari e macerie tutto han cancellato
ma portano sciagura e gran dolore. non danno emozione arriva inaspettato sulla soglia d'una casa
Ed un lamento flebile e fatale La magia del Natale solo senza ricordi...un fagottino avvolto in una coperta di stelle, una mamma s'affaccia
in una strana lingua dell'oriente, d'una volta incredula s'avvicina si ferma a due passi da lui...tralucono gli occhi più che stelle, non ci
vola leggero, e al soffio sta aggrappato era davvero speciale, sono parole solo un sorriso
di un vento traditore ed infuocato. dal consumismo le mani si tendono s'incontrano con un tocco leggero e delicato poi s'intrecciano
La nenia di una madre, improvvisata, è stata sepolta insieme s'incamminano senza parole nessun suono con passo leggero e incedere felpato
non potrà dare senso e probità Era tutto all'insegna soli nella notte sulla scia d'una Stella alla ricerca d'un cantuccio dove vivere d'amore il
a questa notte amara e violentata. della semplicità primo Natale della vita
Saran le grida, deboli e sofferte, e della serenità è Natale sotto le stelle ...
gli ultimi aridi spasimi dell'anima, In casa un profumo
a sigillare in un'urna la speranza di resina e mandarini MG Bragantini
e annichilire e sbigottir l'attesa e buoni biscottini OLTRE
di una notte di pace assai lontana Sull'albero agrumi Guado oltre i vetri ricamati di fiato, chiudo gli occhi e so-
di cui nessuno ancora vede l'alba. e cioccolatini, gno di poter
Ed il rombo truce e cupo del cannone eppure, eravamo felici. usare
soffoca anche il sorriso dei bambini. Ora guardo le stelle, polvere di stelle per ricomporre città crollate
E la serenità soccombe alla paura. mi sembrano meno belle, stendere
E la paura diventa assuefazione, non hanno la luce di quelle pasta di lacrime e luce per rimarginare crepe d’anima
e forse, ancora più, rassegnazione, che nella notte d'attesa versare
mentre la vita sfugge ogni creatura. guardando il cielo, il mare per mondare il dolore del mondo
Che il Dio nascente in questa Notte Santa mi davano la gioia accendere
Perdoni gli empi e doni loro pace della sorpresa. arcobaleni nelle iridi dei bambini violati
Io, peccatore, non ne son capace, tessere
e sarà questo peccato la mia onta. trapunte di nuvole per scaldare gli ultimi del mondo
rammendare
con nuova linfa la Terra smagliata…
Poi, riapro gli occhi e oltre i vetri ora, gocciolanti di fiato,
ritrovo solo lo sfarfallio delle luminarie che celebrano
MARTA DI LEO l’apparenza,
ASPETTO CHE NEVICHI SUL CUORE rimanere in superficie, in fondo, è più facile, più sicuro …
Aspetto che il cielo sconfigga le guerre, i femminicidi e le ingiustizie. il teatro dell’effimero coinvolge, appanna i pensieri ….
Aspetto il Natale per accendere il futuro di chi soffre, di chi ama, di chi ha feri- così mi accomodo anche io: che lo spettacolo abbia inizio.
te.
Aspetto il Natale che incanta i bambini e che sposi i loro sogni.
Aspetto la nostalgia che ti abbaglia e ti attanaglia.
Un pezzo di noi resta incollato a chi non c'è più.
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