Page 132 - RIVISTA FEBBRAIO 2025
P. 132

RIVISTA NOIQUI FEBBRAIO 2025     https://www.youtube.com/@noiqui/featured
               L

                    UCIANO ZAMPINI

                                                               uSIAmO L’AI


                                                      realizzato con l’intelligenza artificiale


                                                  OLTRE IL TEMPO


                Era un pomeriggio d’autunno quando Elena vide per la prima volta quel ragaz-
                zo sulla panchina del parco. Aveva un libro tra le mani e sembrava immerso in
                un’altra epoca. C’era qualcosa in lui di familiare, di struggente, come se il suo
                viso fosse stato inciso nei suoi ricordi, anche se sapeva bene di non averlo mai
                incontrato prima.
                Passarono i giorni, e ogni volta che Elena passeggiava nel parco, lo trovava lì,
                sempre sulla stessa panchina, sempre assorto nella lettura. Un giorno, con un
                battito di cuore più forte del solito, trovò il coraggio di sedersi accanto a lui.
                «Che cosa stai leggendo?» chiese con un sorriso.
                Lui sollevò lo sguardo e per un attimo il tempo sembrò fermarsi. Gli occhi di lui
                erano profondi, malinconici.
                «Una storia d’amore», rispose. «Di quelle che non dovrebbero esistere.»
                Da quel giorno iniziarono a parlare. Scoprì che si chiamava Andrea, che amava
                la letteratura e che il suo sguardo portava il peso di un segreto. Ogni incontro
                si trasformava in un frammento di eternità. Ma qualcosa non tornava. Andrea
                non aveva un cellulare, non parlava mai di tecnologia, e le sue parole sembra-
                vano appartenere a un’altra epoca.
                Un pomeriggio, il vento freddo portò con sé una verità inaspettata.
                «Elena…» mormorò lui, abbassando lo sguardo. «Non dovrei essere qui.»
                «Cosa vuoi dire?» chiese lei, sentendo il cuore accelerare.
                Andrea estrasse dalla tasca un vecchio orologio da tasca.
                «Io non appartengo a questo tempo.»
                Le raccontò che era nato nel 1912, che nel suo tempo si era innamorato di una
                ragazza con il suo stesso nome, ma il destino li aveva separati. Prima della
                guerra, una vecchia leggenda gli aveva dato speranza: un ponte tra i tempi, una
                possibilità di rivedere la sua amata, anche solo per pochi giorni.
                Elena sentì il mondo vacillare. Guardò negli occhi Andrea e capì che diceva la
                verità. Non sapeva come, non sapeva perché, ma l’aveva sempre sentito: quel
                ragazzo non apparteneva al suo presente.
                «E ora?» sussurrò lei, con le lacrime agli occhi.
                Andrea sorrise tristemente e prese la sua mano.
                «Ora devo tornare.»
                Il vento si alzò, le foglie turbinavano attorno a loro, e in un battito di ciglia, lui
                scomparve.
                Elena rimase lì, con il cuore in frantumi e un vecchio libro tra le mani. Lo aprì
                tremante e trovò un biglietto ingiallito tra le pagine:
                "L’amore sfida il tempo, ma non sempre lo vince. Ti amerò, oltre ogni epoca."
                E così, in un pomeriggio d’autunno, Elena capì che esistono amori impossibi-
                li… eppure eterni.






                                                           pag 132
   127   128   129   130   131   132   133   134   135   136   137