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RIVISTA NOIQUI FEBBRAIO 2025     https://www.youtube.com/@noiqui/featured

               Il progressi della fisica quantistica, delle neuroscienze e della cosmologia hanno
               avuto una forte risonanza in campo religioso, nella riflessione su Dio, soprat-
               tutto ad opera della teologia progressista. Ciò ha portato al superamento degli
               sbarramenti di una visione dualistica spirito/materia, Dio/universo denominato
               trans teismo o post teismo, in una visione unificante di un Uno universale.


               Come logica conseguenza di ciò il transteismo crede nel divenire di una realtà
               imperfetta continuamente in evoluzione verso la perfezione e una verità mai
               prevedibile e definitiva. Questo paradigma dinamico e di ricerca si contrappone
               nettamente al paradigma statico e deterministico dei teismo che ha accompa-
               gnato per più di venti secoli la dottrina della Chiesa e che postula all’inizio un
               mondo perfetto dato da un atto creativo in cui l’uomo e la donna sono visti come
               l’apice di quella creazione che piace a Dio e poi corrotti dal peccato verso un
               progressivo declino. Invece i teologi del transteismo, come si è detto, ritengono
               che Dio e l’universo non siano due entità distinte e separate, con un creatore
               (che magari ha cessato di creare, quindi non più creante) ed un creato, ma siano

               la stessa realtà (Paolo Scquizzato, Annamaria Corallo). Credere in un Dio ester
               no alla natura ha fatto dissociare la materia che, diventando altro dal creatore,
               ha perso la sua sacralità. Il cosmo ha smesso di rappresentare il sommo bene ed
               è stato soppiantato da Dio Creatore come sommo bene. Ponendo l’accento sulla
               trascendenza divina, su un Dio separato ed esterno dalla natura si è indebolita
               la capacità di cogliere il divino come un attributo inseparabile da ogni cosa. Ciò
               ha avuto un effetto devastante nel corso dei secoli sotto vari profili, non ultimo
               quello ecologico Claudia Fanti)

               Invece col superamento di questo dualismo, fa osservare Claudia Fanti, “il di-
               vino e l’umano non costituiscono più due realtà separate, ma un’unica realtà e
               allora attraverso l’umano accediamo al divino” L’interconnessione è l’aspetto
               fondamentale dell’universo ove Dio è un oceano sconfinato senza limiti che ne
               racchiude tutte le realtà (Leonardo Boff).





































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