Page 72 - RIVISTA NOIQUI GENNAIO 2023
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TRA MITOLOGIA E LEGGENDA                                                                  fERDInAnDO CApuTI

                                                                                                                                                                                                                                               ra serpente) in grado di documentare anche le

                                                                                                                                                                                                                                               pareti laterali del vano scoperto in precedenza.
                                                                         C’ERA UNA VOLTA L’EGITTO                                                                                                                                              Il Djed Scoutek UK è penetrato nel condotto

                                                                         ANTICO REGNO – IV DINASTIA - LA GRANDE                                                                                                                                inserendo la sua "snake-camera” all'interno del
                                                                         PIRAMIDE DI CHEOPE                                                                                                                                                    foro praticato nella porta di Gantenbrink nel

                                                                         LA CAMERA DELLA REGINA  4  -  (DICIASSET-                                                                                                                             2002 dal suo predecessore Pyramid Rover. Le

                                                                         TESIMA PARTE)                                                                                       prime immagini inviate dal robot hanno mostrato un minuscolo locale sulle cui pareti sono pre-
                                                                         Tutto si fermò per una decina di anni e più nessuno                                                 senti numerosi segni realizzati con pittura rossa, secondo alcuni rozzi geroglifici (!). Luca Mila-

                                                                         parlò dei condotti della Camera della Regina. Ad un                                                 tello, un ricercatore indipendente specializzato nella matematica dell'antico Egitto, ha avanzato
                                                                         certo punto si presentò la National Geographic So-                                                  l'ipotesi che: "Le marcature siano segni numerici in ieratico. Secondo lui si leggono da destra a

                                                                         ciety (NGS), una delle più grandi istituzioni scientifi-                                            sinistra e significano 100, 20, 1. Secondo altri si tratterebbe di appunti di cantiere simili a quelli

                                                                         che ed educative no profit al mondo, alla quale Zahi                                                che vedremo nelle camere di scarico della camera del re, ovvero, segni tracciati dagli operai egizi
               Hawass (forse incoraggiato dai finanziamenti offerti), autorizzò una nuova missione. Questa                                                                   durante la costruzione della piramide anche se pare che in questo caso si tratti effettivamente di

               comportava l'esplorazione dei condotti per mezzo di un robot di nuova concezione, il “Pyramid                                                                 caratteri ieratici. I costruttori semplicemente registrarono la lunghezza totale del cunicolo: 121

               Rover” (costato sei mesi di lavoro e più di 250.000 dollari). L'operazione ebbe luogo sotto la                                                                cubiti". Una domanda mi balza alla mente, ma se gli operai di cantiere usavano contrassegnare
               supervisione dell'immancabile Hawass e di Mark Lehner, direttore del “Giza Plateau Mapping                                                                    i massi come mai gli unici punti dove sono stati riscontrati questi segni si trovano in punti pra-

               Project” e venne trasmessa in diretta sul canale televisivo National Geographic il 17 settembre                                                               ticamente irraggiungibili? Per quanto riguarda la Camera della Regina a tutt'oggi non si conosce

               2002. Penso che molti di voi l'avranno vista. Il Rover procedette facendo presa sia sul pavi-                                                                 altro, non si sa perché sia stata costruita, non si conosce a cosa fosse adibita e soprattutto ri-
               mento irregolare del cunicolo, sia sulla superficie del soffitto, ricorrendo a complessi algoritmi                                                            mane il mistero del significato della nicchia e dei cunicoli ciechi; in molti pensano che abbia un

               progettati per affrontare ogni ostacolo e mettendo a punto la giusta strategia per proseguire il                                                              qualche significato simbolico-religioso.

               cammino. Il Rover era dotato di una intelligenza artificiale che gli permetteva di agire in totale
               autonomia. Alimentato per mezzo di un cavo che lo teneva fisicamente collegato al team di                                                                                                                                     <<<  CONTINUA  >>>

               scienziati il “Piramide Rover” dispone di un corpo in alluminio e sette motori indipendenti che

               animano le varie parti strutturali di cui è composto permettendogli di adattare il suo lento cam-                                                             (Fonti e Bibliografia per questo articolo:
               mino al percorso irregolare dello stretto cunicolo: ad ogni ostacolo il robot è in grado di mettere                                                           Shaun Whitehead (Scoutek Ltd, UK), “Il robot esplorativo della piramide di Djed”, 2017, Web

               in atto la giusta strategia per proseguire il cammino in modo autonomo. Percorsi circa 50 metri                                                               Nital Blog, “nital in robot, 4 dicembre 2017, Web)

               alla velocità di 1,5 metri al minuto, supera lo scalino alto quasi 6 cm già riscontrato in precedenza
               dal robot Upuaut, proseguendo poi fino ad arrivare alla famosa Porta di Gantenbrink (di cui ab-

               biamo parlato nell'articolo precedente). Utilizzando un piccolo trapano di cui era dotato, eseguì

               un foro del diametro di pochi millimetri nella roccia calcarea, la punta del perforatore avanzò
               lentamente fino a trovarsi dall'altra parte della lastra. Il mio spirito indagatore a questo punto si

               mette in moto. Perché venne inviato fin lassù un trapano dotato di una punta più o meno lunga

               per praticare un foro nella “Porta di Gantenbrink? Chi lo aveva detto che quella era una lastra
               sottile di calcare? Poteva benissimo essere un blocco massiccio. Considerando che il tutto avve-

               niva “in diretta” sotto gli occhi del mondo, non è che per caso qualcuno sapeva già che oltre la

               lastra c’era il vuoto? Il Rover, ritrasse la punta perforante ed inserì con precisione chirurgica una
               micro-camera in fibra ottica capace di ruotare e zoomare sui particolari che si presentavano agli

               scienziati per la prima volta nella storia dopo oltre 4.500 anni. La missione si rivelò un succes-

               so, ma al di là della porta non c'era nulla di tutto ciò che la fantasia degli studiosi più accreditati
               avevano fino ad allora supposto: nessuna camera sepolcrale, ne statue, ne oggetti, ne antiche

               raffigurazioni. Dietro la Porta di Gantenbrink, a pochi centimetri di distanza, se ne trova un'al-
               tra, molto simile alla prima ma sprovvista di manici di rame e fratturata in modo evidente. In

               altri termini nulla di sorprendente anche se Zahi Hawass attribuì alla missione un'importanza

               eccessiva, ritenendo la scoperta di altissimo valore scientifico. Il 18 settembre 2002 l'operazione
               venne ripetuta nel condotto nord  dove si scoprì  una porta del tutto analoga alla precedente. A

               causa delle agitazioni che hanno coinvolto l'Egitto, come altri paesi arabi, tra il 2010 e il 2011,

               note come “primavera araba", il progetto venne interrotto bruscamente poiché il Consiglio Su-
               premo delle Antichità cancellò tutti i permessi per la ricerca. Tornata la normalità, nel 2011 ha

               inizio un nuovo progetto che utilizza sempre un Piramide Rover chiamato "Djed Scoutek UK"

               (Djed come il nome del mago che Cheope avrebbe consultato quando progettava la sua pirami-
               de) ideato dall’ingegnere Rob Richardson della University of Leeds supportato dalla Dassault

               Systems francese. Il rover si avvaleva di una telecamera snodabile (micro snake-camera o came-




                72   periodico mensile del gruppo NOIQUI                                                                                                                                                                                            periodico mensile del gruppo NOIQUI                       73
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