Page 101 - RIVISTA NOIQUI GIUGNO 2021
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LEGGEnDO DAnTE
Nell’idea di oltretomba di Dante gli ignavi sono quelle persone che nel-
la vita non hanno mai agito né per il bene né per il male, non hanno mai avuto né
espresso idee proprie e si sono sempre adeguati alla massa, all’idea del più forte. Tra gli
ignavi di Dante sono collocati anche gli angeli che, quando fu tempo, non si schierarono
nella battaglia tra Lucifero e Dio.
Dante Alighieri colloca gli ignavi nell’Antinferno poiché li reputa indegni di qualunque
cosa, sia delle gioie del Paradiso che delle pene dell’Inferno: non essendosi mai schierati
nella loro vita, infatti, non possono appartenere a uno schieramento una volta morti.
La punizione prevista per gli ignavi dall’autore prevede che essi vaghino nudi per l’in-
tera eternità inseguendo un’insegna che si muove rapidissima e gira su se stessa mentre
vengono punti da mosconi e vespe. Oltre a questo, il loro sangue mischiato alle lacrime
viene succhiato via da fastidiosi vermi.
Dante classifica questo tipo di peccatori come coloro "che mai non fur vivi", disprez-
zandoli in maniera totalizzante. Da cosa deriva tutto questo accanimento dimostrato da
Dante?
Poiché scegliere è fondamentale.
Oggi forse il sommo poeta scriverebbe frasi più irose contro costoro, vedendo intorno
a sé tutte le parole vuote che ci circondano. E sebbene tali parole siano in sé colme di
emozioni e di sentimenti, in superfice buone, esse risultano un non schieramento a quella
che è la vita.
Colui che detiene la penna spesso tace per quieto vivere, mentre osserva morire l’inno-
cente e arricchirsi il superbo.
Molti tacciono di fronte alla violenza sia agita a livello comportamentale che a livello ver-
bale. Spesso si preferisce farsi gli affari propri, del resto, si vive meglio non assumendosi
responsabilità.
Scusate se mi permetto a questo punto di inquinare il pensiero dell’autore ipotizzando la
presenza di cotali anime, neanche degne dell’inferno, per indicare una modalità di como-
dità che spesso ci prende. Certo nessuno vuol vivere sempre con il coltello fra i denti e
prendere le difese degli esposti, può significarsi schierarsi sempre dalla parte del più de-
bole, di quelli che non avranno successo sul mondo, questo è quasi sicuro, ma l’Alighieri
di certo abborrava tale modalità.
Ecco spiegato il suo disprezzo per chi non prende nessun tipo di posizione. Schierarsi
certo presuppone il rischio di sbagliare i propri alleati, ma tale rischio è comunque vivere,
mentre il giudizio inerme e senza azione risulta comunque privo di vita.
Per cui terminando questo breve articolo possiamo ascoltare la voce del dolce Virgilio in-
vitarci a proseguire il nostro viaggio senza curarci di chi si perde nel riflesso di una scelta
che mai arriva.
PIERA PISTILLI
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periodico mensile del gruppo NOIQUI