Page 20 - RIVISTA NOIQUIGIUGNO 2024
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nei securi occhi, nei larghi lacerati petti, fiera,
               indomita la virtù latina.

               Risonate, tamburi, salutate, aste e vessilli.

               Onore, onore ai prodi Carabinieri!”.

                                    Costantino Nigra (La Rassegna di Novara) 1849



               L’espressione: “Usi obbedir tacendo” che costituì il motto dei

               Carabinieri sino all’avvento di: “Nei secoli fedele” è tratta da La rassegna di Novara, poema che                                                             Alamari sui paramani: “Grande Uniforme Speciale da Ufficiale”.
               celebra l’eroismo dell’Armata sarda nella battaglia combattuta nel 1849 che decretò a favore

               degli austriaci la fine della I Guerra d’Indipendenza. Nel testo, scritto nel 1861 e pubblicato nel

               1875, l’autore immagina che, nella notte della vigilia per la celebrazione dei morti, Carlo Alberto

               risorga dalla tomba e passi in rassegna il suo esercito dove per primi appaiono i Carabinieri.



               “E’ l’Arma della fedeltà immobile e della abnegazione silenziosa, l’Arma che nel folto della

               battaglia e di qua della battaglia, nella trincea e nella strada, nella città distrutta e nel camminamento
               sconvolto, nel rischio repentino e nel pericolo durevole, dà ogni giorno eguali prove di valore,

               tanto più gloriose, quanto più avara è la gloria”.

                                                                            Gabriele D’Annunzio 1917






               “Distribuiti in ogni angolo del territorio, nelle città come nei villaggi, i Carabinieri sono un
               elemento integrante della realtà sociale ed umana del nostro Paese. Perfino la loro tradizionale

               caratteristica  uniforme  ha parte  in questo:  in essa  i  cittadini  ravvisano quasi  una plastica

               incarnazione dello Stato e dell’autorità della legge, e gli stranieri solitamente lo associano, in una                                                        Alamari sul collo della giacca: “Uniforme Ordinaria da Luogotenente”.

               componente colorita e affettuosa, all’immagine stessa dell’Italia”.
                                                                                  Giuseppe Saragat 1967


                                                                                                                                                                                                                                                                                            Loredana Abatini
               “Mio nonno coglieva l’occasione, mi parlava dei Carabinieri. Da allora in poi essi rappresentarono
               per me qualcosa di cui potevo essere orgoglioso. Erano il simbolo della legge e dell’unità: erano

               il cemento che teneva salda, in piedi, la Costituzione ancora giovane del nostro Paese”.

                                                                                       Mario Soldati   1989


































               Alamari sul collo: “Grande Uniforme Speciale da Ufficiale”.





















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