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FRA IDENTITÀ E TOLLERANZA
Si definisce identificazione sessuale la per-
cezione interna di appartenenza a un gene-
re maschile o femminile, a prescindere dal
sesso di appartenenza. Nell'ultimo periodo,
si è sentito spesso parlare del diritto di ogni
essere umano a vivere la propria identità ses-
suale, nel rispetto della convivenza sociale e
dei diritti umani.
Diversi gruppi autonomi hanno istituito
giornate dedicate alla libertà di espressione
del proprio essere.
Se volessimo fare una divisione, secondo i
diversi stati, potremmo dire che esistono at-
tualmente una divisione in base al sesso (ses-
so biologico) e una divisione in base al gene-
re. Quella sessuale è facilmente definibile: maschio o femmina.
Per quanto riguarda la visione di genere, essendo essa legata alla percezione personale
di appartenenza a una o un'altra classe abbiamo diverse classificazioni:
genere maschile, genere femminile, genere non binario.
L'identità di genere come spiega Robert Stoller, non deriva necessariamente dal sesso
biologico e non riguarda il suo orientamento sessuale. In realtà essa è la combinazio-
ne di una propensione biologica interna unita a una serie di fattori sociali. Non è ben
chiaro come tale interazione generi la moltitudine di identità a noi oggi conosciute,
ma, è decisamente importante riconoscere ad ognuna di esse la giusta collocazione a
livello sociale.
Naturalmente ogni fenomeno che si distanzi dalla media genera attorno a sé una mol-
teplicità di dubbi e resistenze.
Nella società dell'amore libero, della famiglia allargata e della convivenza piuttosto
che del matrimonio, trova ancora forte riluttanza, concedere a soggetti, che per costi-
tuzione personale non rientrano nelle bias medie, i diritti fondamentali legati ad ogni
persona, appartenente allo stato in cui vive.
Come sempre la tolleranza rispetto a una chiara legislazione sembra variare in base alla
nazione in cui si vive.
Attualmente in tutti i paesi europei è abbastanza chiaro che c'è necessità di avere un
nuovo orientamento giuridico che comprenda in sé ogni tipo di identità.
Il problema e il possibile ritardo circa tale legiferazione, è legato a una visione tradizio-
nale della vita amorosa.
Certo è difficile assumere le visioni differenti di coloro che chiedono diritti.
La società è fondata su principi e burocrazia molto forti, proprio per contenere possi-
bili venti di egoismo e sopraffazione, per questo risulta difficile, ora, concedere, seppur
legittimo, diritti (che poi sono anche doveri) che pongano sulla stessa base le diverse
tipologie di persone.
Per un paese come l’Italia, fondato sulla costituzione a difesa della persona (articoli
fondamentali della costituzione. Art 1- 12) non dovrebbe essere così difficile, tuttavia,
tutti noi abbiamo consapevolezza della nostra cultura di base, una cultura tradizionali-
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periodico mensile del gruppo NOIQUI