Page 12 - RIVISTA NOIQUI LUGLIO 2023
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fRAnCEsCA pATITuCCI
Allora non parliamo di demonizzazione?
Acquistare con criterio: In effetti la moda non è un bene di consumo primario per poter vivere.
prima di ri-comprare, medita. Ci basterebbe molto poco. Ma siamo molto soggiogati sotto il profilo culturale, sociologico e
antropologico.
Diamo una mano all’ambiente. Sarebbe un grande risultato poter rivalorizzare la componente culturale, se la moda potesse
evolvere e divenire funzionale alla sostenibilità.
In molte aree del Pianeta, esistono cumuli di scarti del nostro guardaroba, rifiuti mai smalti- Per fortuna i nuovi designer sono molto più sensibili ed educati a una nuova visione di fare
ti. moda e azienda.
Nel documentario di Matteo Ward - Armadi Pieni, questo aspetto è fortemente evidenziato.
Il direttore del Polimoda di Firenze, Massimiliano Giornetti, sta operando una campagna Educare le nuove generazioni è una strategia ma noi, intanto, come possiamo contri-
di sensibilizzazione verso gli stilisti del futuro. Acquistare, stando attenti alle composizioni buire?
della merce che compriamo, come le pelli senza cromo di F. De Piano, o le fibre naturali
rigenerate di L. De Palma. Potremmo iniziare con lo scegliere prodotti mirati, puntando sulla durabilità e riparabilità dei
La Finlandia un esempio da seguire, dove da tempo la moda è funzionale e responsabile. prodotti. Riempire gli armadi di collezioni sostenibili non ha senso.
Inoltre, dei giovani designer ghanesi, attraverso la loro creatività, cercano di dare vita a cose Bisogno puntare sulla riduzione del sovra consumo. Sarebbe bello poter acquistare con amo-
belle, pescando dalle tonnellate di indumenti dismessi che, in Ghana, arrivano ogni giorno. re, avere cura di ciò che portiamo a casa, in funzione di far vivere più a lungo possibile quella
merce.
Acquistare con amore e dare lunga vita a ciò che portiamo casa. Utopia? Forse ma, alla luce di quanto precedentemente detto, dei danni del sovra consumo, a
livello mondiale, pian piano le nostre menti saranno più disponibili a utilizzare il buon senso.
In Italia, un certo Matteo Ward, attivista importante, si batte da tempo per una moda più Francesca Patitucci
sostenibile.
In giro per il mondo, Matteo Ward è andato a constatare personalmente i devastanti effetti
delle più che discutibili abitudini del mondo consumistico fashion, da parte degli occidenta-
li.
“Armadi Pieni” è una docu-serie in sei puntate, co-prodotta da Will Media e Sky ed è dispo-
nibile sul canale You Tube di Sky Italia, on demand su Sky, su Now e su Sky Tg24.
Questo viaggio in Ghana, Cile, Indonesia, India, Bangladesh, Italia viene intrapreso proprio
da questo appassionato e meticoloso testimone dello scarto di merce fatto da noi, senza
troppa considerazione dei nostri vestiti o di come vengano smaltiti, non sempre corretta-
mente, anzi, sviluppando un fenomeno di inquinamento di aree meno sviluppate nel mon-
do, gravemente!
Sempre il protagonista di questa interessante esperienza, Matteo Ward, ci racconta del suo
incontro con gli indigeni, nella giungla indonesiana, e di quanta importanza abbia la parola
“sostenibilità”. Questa gente ha perso terre, alberi eppure, con speranza, afferma che ri-
pianterà tutto; perseveranza nel voler preservare la vita, attraverso la “rigenerazione”.
Come si rigenera la moda?
Cercando di migliore le condizioni di vita dei Paesi che subiscono maggiormente i danni
ambientali provenienti dal mondo occidentale e non esser costretti ad accettare, per soprav-
vivere, condizioni di scambio assolutamente non convenienti per loro. Se i prezzi sono più
equi, i prodotti saranno destinati a un consumo qualitativamente migliore.
E la fashion è pronta ad accettare il cambiamento?
Probabilmente, il cambiamento deve avvenire, innanzitutto, a livello politico.
Già il re di Francia Luigi XIV e il suo ministro delle Finanze di allora, Jean-Baptiste Col-
bert, alla fine del 600, inventarono le stagioni della moda per incrementare i consumi della
moda francese. E proprio da lì venne germinato il sovra consumo, l’eccesso programmato
della moda, a condizionare la psiche e tutta la struttura costruita ad arte.
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