Page 26 - RIVISTA NOIQUI MAGGIO 2022
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MENZIONE D’ONORE                                                                                                                                                                                                         MENZIONE D’ONORE





                ROSA DI MARTINO                                                        PASQUALE VULCANO                                                                       FRANCESCO D'ANGIÒ                                                          MATILDE D'AMORE

                CERCO PAROLE                  e sento                                  ECHI LONTANI                                                                           HO SOGNATO TROPPO IN FRETTA                                                NONOSTANTE TUTTO TU AMAMI
                Fragile                       l'orchestrare del vento                  Emerge l'ombra tua fra le lenzuola                                                     Io verrò ieri                                                              Persi in questo tempo
                e indifesa                    sull'arida pelle                         dove il sospiro mio in te s'annega                                                     con pensieri tarlati dal bisogno,                                          senza confini,
                come terra d'autunno          increspata dal tempo                     perché l'assenza il cuore a te mi lega                                                 avrò un cuore rotto                                                        senza dirci parole con
                che attende l'inverno         e da notti di lune                       ed il pensiero che più mi consola.                                                     dentro al mio                                                              il cuore che scoppia,
                col peso delle stagioni       cullate dal sonno                                                                                                               con pezzi impossibili                                                      in questo mistero
                addosso,                      che non viene.                           Morde il silenzio cupo la parola                                                       da incastrare,                                                             di un'alba bagnata di umori.
                muta                          Danzano le mie dita                      in un bisbiglio d'eco che rinnega                                                      camminerò sulla sabbia                                                     Fra le ciglia il vento
                ti porgo lo sguardo           sulle mani...                            la mano che nel vuoto ancora annega                                                    che inghiotte deserto                                                      radente sul viso scivola
                e di amarmi ancora ti         come le piccole gemme                    il mio desio, per una volta sola,                                                      agitando inerzie scampate                                                  e gocce di nuvole sui
                chiedo                        sui rami                                                                                                                        ad un crogiolo senza fusione.                                              fiori addormentati,
                mentre                        che tremano                              d'averti qui com'eri nell'incanto:                                                     Sarò girato di schiena                                                     sparge.
                faccio memoria                cercando                                 femmina e donna, immensa mia poesia;                                                   per le carezze indulgenti di crepuscolo
                delle mie primavere.          pallido                                  ma l'attimo si sperde nelle mani                                                       nella fretta del sogno,                                                    Una vita nasce e si contempla in ogni
                Rovistando                    il sole.                                                                                                                        ed a metà tra la finestra e la luna                                        aurora e tramonto,
                dentro un ricordo             Io cerco ora parole                      sì come un vento di malinconia                                                         fluirò con un filo di luce vivo,                                           in un impenetrabile
                sgualcito dagli anni          che sospingano l'ali                     e tra le ciglia secche scende il pianto                                                fino a quando il buio                                                      respiro.
                trovo brandelli di forza      a volare                                 nel mentre gli echi s'odono lontani!                                                   si addormenterà tra le croci.
                che nasce                     in quell'angolo di cielo                                                                                                        Sarò folle sì,                                                             Racchiude il mare
                dal mio umile canto           dove tu mi attendi.                                                                                                             ma è una strada sconosciuta                                                stille di sale, un

                                                                                                                                                                              che mi rinfranca la memoria.                                               cheripo sullo scoglio
                                                                                                                                                                                                                                                         adagiato, dai spruzzi
                                                                                                                                                                              Quando ti parlo d'amore                                                    si lascia cullare.


                                                                                                                                                                              Sulla cima di un pianto                                                    E poi tu nella mente in questa tempesta di sensa-
                                                                                                                                                                              desideri caduti sui rimbalzi di luce                                       zioni ed emozioni; conchiglia al sol ti assopisci e
                                                                                                                                                                              si leccano le ferite,                                                      catturi i sogni miei.
                                                                                                                                                                              con lama tappezzata
                                                                                                                                                                              la luna scortica i lamenti.                                                Amami come sono
                                                                                                                                                                              Ai primi bagliori
                                                                                                                                                                              si sente vibrare d'anima
                                                                                                                                                                              un'anta di cielo,
                                                                                                                                                                              ed i fili d'erba senza memoria
                                                                                                                                                                              percorrono la rugiada
                                                                                                                                                                              macchiata di baci,
                                                                                                                                                                              della notte dispersa                                                       NALI ESSE
                                                                                                                                                                              si fanno perdono.                                                          AMORE DEI MIEI GIORNI BREVI
                                                                                                                                                                              Persino una pietra annuisce                                                Vento che mi soffia incontro,
                                                                                                                                                                              intirizzita di eterno,                                                     a creare mulinelli
                                                                                                                                                                              mentre muore l'incudine
                                                                                                                                                                              al battere del vento.                                                      nel cesto di malinconia
                                                                                                                                                                                                                                                         che stringo fra le mani.

                                                                                                                                                                              Amati peccati                                                              Dove vanno a finire i sogni?
                                                                                                                                                                                                                                                         Quelli che mai potranno avverarsi.
                                                                                                                                                                              Debolezze confidenti,                                                      Volteggiano qui, intorno a me,
                                                                                                                                                                                                                                                         e si posano leggeri
                                                                                                                                                                              ascoltate i pentimenti
                                                                                                                                                                              che non vanno via                                                          nell'azzurro incontaminato dei tuoi occhi,
                                                                                                                                                                                                                                                         fra sorrisi e pianti.
                                                                                                                                                                              dalla loro madre                                                           Ed è lì che li ritrovo,
                                                                                                                                                                              sempre desiderosa di figli,                                                quando la speranza vacilla.
                                                                                                                                                                              mentre spirano sulla linea                                                 Occhi che io so guardare,
                                                                                                                                                                              della muta confessione.                                                    che contengono immutata
                                                                                                                                                                              Ve lo dirò sotto un portico,
                                                                                                                                                                              di cielo lieto di farsi sfiorare                                           la luce brillante dei tuoi entusiasmi,
                                                                                                                                                                                                                                                         la profondità delle tue esperienze,
                                                                                                                                                                              da incessanti voglie,                                                      la malinconia delle tue disfatte.
                                                                                                                                                                              arrese alla tua bellezza                                                   Ed ho scelto di amarti,
                                                                                                                                                                              schiaffeggiata dalla grazia                                                nel tempo dilatato del sogno,
                                                                                                                                                                              di un vitale strazio d'amore.                                              e nei piccoli frammenti
                                                                                                                                                                              E lo dirò così forte
                                                                                                                                                                              che mi poggerò                                                             di una realtà complessa.
                                                                                                                                                                                                                                                         Amore dei miei giorni brevi.
                                                                                                                                                                              ad una sola sorte,
                                                                                                                                                                              quella che scorre come acqua
                                                                                                                                                                              nella bocca della straniera giovinezza,
                                                                                                                                                                              tornata all'ora che ci indaga
                                                                                                                                                                              sfumati d'onda gonfia,
                                                                                                                                                                              dispersa nei solchi screpolati
                                                                                                                                                                              buoni ad abbeverare
                                                                                                                                                                              i lampi seccati di luce.









                26   periodico mensile del gruppo NOIQUI                                                                                                                                                                                            periodico mensile del gruppo NOIQUI                       27
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