Page 21 - RIVISTA NOIQUI MAGGIO 2022
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MENZIONE DI MERITO                                                         MENZIONE DI MERITO





                LAURA RUSSO                               MAURIZIO FRACASSO                              ANNA MAZZARA
 ADRIANA CRESSI  GINA BONASERA
                AMAMI                                     -LA MIA LUCE-                                  STRALI DI RANCORI
 LE ORME INGOMBRANTI DI PAURA  NONOSTANTE TUTTO TU AMAMI  Se vuoi, amami.  Fulgida bellezza              Scrivendo lucide parole
 La testa ancora scalza per pensare  Ascolto un vecchio canto  Anche se non dovresti.  del tuo viso,     stese nell'assolata spiaggia
 Sono nata di nebbia e di ritardi  noto solo a me...  Anche se la tua vita non è la mia.  come onda e    ho liberato strali di rancori
 e ti ho tolto il sorriso del rimorso  trema, si spegne, risorge  Amami quando la mattina   velluto fine.  nelle calde praterie
 Anni che busso a porte di nessuno  e.…dopo il pianto d'ieri  ti svegli con lei.  Sfioro con le dita     per un fulgido domani.
 Mi apre solo la commiserazione...  vi si mesce una nota...  Amami quando baci lei.  la tua aurea,
 Figlia di un'onda in un porto senza vele  non so, forse voce di mare,  Quando nel fuoco della passione  spenti ormai sono questi miei occhi,  Rintocchi di campane
 ora ti chiedo scusa per il disturbo  scroscio, suono, un che...  possiedi lei...amami.  vedono in lontananza  nel letargico campanile
 che ha avuto la tua breve giovinezza,  di un non so.  Quando ti manco così tanto  le tenebre.           varchi di schiarite
 ma ti prego di amarmi come un fiore  Una lacrima e.…ancora di te  da odiare la mia assenza.  Accogli la mia  lasciate nel cielo
 di campo può amare la gramigna  m'innamoro.  Quando maledici il giorno   mano nella tua,                dal carezzevole Zefiro.
 se l'ha trovata accanto ... quella sera  che ti sono entrata dentro,  nell'ultimo
                perché l'astinenza di me                  mio viaggio,                                   Non c'è più manto velato
                ti logora lentamente.                     ancora una                                     ne sensazione di follia
                Amami...amami, anche se                   lacrima.                                       ascoltando il canto
                tutto ti sembra folle.                    Nonostante tutto.                              sbocciato tra i ranuncoli
 CARMELA LARATTA  LUISA DI FRANCESCO  Amami nonostante tutto.                                            nel vispo chiarore dell’alba.

 NONOSTANTE TUTTO TU AMAMI  AMARSI   Amami perché...                                                     Si celano incertezze
                Io vivo di te.
 Dicono che per essere felici  Questo nostro amore tormentato                                            la fitta morsa si allevia
 Bisogna essere compassionevoli  inespresso, frustrato                                                   cercandoti tra i pensieri
 Ed imparare a cancellare il dolore  incatenato.                                                         che speranzosi rotolando
 come se fosse macchia adusta  Questo nostro amore                                                       nel tronco assonnato
 sotto acqua corrente.  che è bramare                                                                    e soffiando forte le vele
 Ci sto provando avvolgendo i ricordi   attingere dall’altro  ARCANGELO VITALE                           dell'impavido cuore
 Con pellicola trasparente  ciò che il cuore suggella                                                    grosse sfere viravano
 Affinché disperdano il candore   ciò che la mente chiede  LA VENUTA                                     verso l'agognato faro.
 Del contatto delle mani,   quel che la pelle reclama.  Tu qui, con me
 Diventando aspri e cattivi.  Questo amore nostro  nelle mattine radiose                                 Libera la fiamma del sentimento
 Ma dal mestolo bucherellato  taciuto  di estati ruggenti di sole                                        guarda alla luna e rifletti puro
 Di tutta questa tristezza  dormiente e furente  nelle alcove volute da Dio                              il consunto pensiero in quel paradiso
 A volte colano  appassionato  gli abbracci mai più veduti                                               ubriacando l'anima d'amore.
 Stralci di burro dorato  inappagato.  mai più sentiti.
 Come se ancora avesse voce  In noi sviluppa il credo
 Questo mio aver perso  per noi si trasforma  Giovanili ormoni dettavano i tempi
 Qualcosa che non avevo ancor avuto  attraversa rapide e tempeste  dell'amore acerbo, dell'amore fresco
 Nonostante i tuoi "per sempre- sempre"...  sollevato dai flutti  la rugiada e le foglioline bagnate  GRAZIA FRESTA
 soccombe       il tuo bacio, il paradiso in un attimo
 Non è che sale la lingua, tristemente sale. Rammenti?  ma ancorato a ciascuno di noi  le voglie di anime scandalose.  EPPUR SEI QUI
 Mentre divoravi solo glassa  conduce all’approdo.
 lasciando indietro il cuore,   Esausti  L'attesa della seta al tatto  Real paradosso,
                                                                   sconnesso di silenzi al bivio
 si sgonfiava il tuo sufflè.  scampati ai deliri dell’io  la tua pelle liscia, dal caldo resa calda  - un sentiero -
 Era un trucco, un bluff di ragazzino  e al potere della ragione  dal fuggitivo palpito un'oasi di passione  a ridosso di schiena a fioccar di sogno
 Come copiare poesie altrui  spiaggiati e nudi  Ti aspettavo negli incontri furtivi   di Morfeo figlio in adozione, nel canto
 per appropriartene   affondiamo i volti nell’abbraccio.  la tua venuta dall'ombrellone dei tuoi.
 con l’imprudenza della tua leggerezza che pesava.   Il solo modo del nostro esistere
 Amarsi.        Cerbiatta, selvatica, a me ti univi                Ti sfioro - sei pane -
 E non capisco adesso  dalla spiaggia affollata da me correvi      negli squarci di muro
                                                                   dall'anima accatastati, a discrezione sua
 Se sia più duro contemplare   il tuo cuore un tripudio di gioia
 Un piano infarinato di te  DANIELA CAPPANARI  Oggi ne ricordo l'ardore attutito  Ancor m'intravedi,
 Che si è estinto per autocombustione,  come cimelio che giace nei ricordi  nella continuità del respiro,
 Oppure il desiderio di una ciambella
 Che mi pareva senza grumi,  AMAMI   Amore mio, dove sei?!         nella questua del rigoglio dello stelo piega-
 Amami con gli occhi aperti
                                                                   to,
 E invece ne era colma.   Pianta dentro di me                      nella conta dei petali offerti alla terra
 Per questo non so se riuscirò  un germoglio di luce               e, con dolcezza,
 A farmi bastare un altro dolce.  Amami con gli occhi chiusi       sussurri ricordi di conchiglia sfidando i
 Se ora ci penso, lo stomaco si stringe.                           marosi.
 E il cuore, lui, mesto scuote il capo,  a pensarmi diversa
 gira le spalle, mescola fogli  in un'altra cornice
 Amami
 fingendo di aver già pranzato;  E risparmiami
 ad occhi chiusi mi dice  la benignità di un sorriso
 -a voce spenta- che no, non ha più fame.
 Non ci vuole accortezza
 per un fiore già reciso.















 20   periodico mensile del gruppo NOIQUI                                            periodico mensile del gruppo NOIQUI                        21
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