Page 61 - RIVISTA NOIQUI MAGGIO 2022
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Seychelles, ma poi, non ritenendolo un terrorista, acconsentirono al suo ritorno a Cipro che avvenne nel 1959. Sia i membri tornò in patria e riassunse la presidenza, lo stato era ormai diviso. Dei circa duecentomila greco-ciprioti che vivevano nella
dell’EOKA sia lo stesso Makarios vedevano nell’indipendenza un passo fondamentale per giungere all’enosis. La comunità parte nord dell’isola, molti furono imprigionati e uccisi, altri riuscirono a scappare o a rifugiarsi nella parte sud di Cipro.
turco-cipriota, inizialmente contraria al controllo britannico, temendo una possibile annessione alla Grecia, non desiderava Anche i turco-ciprioti che vivevano nel sud fuggirono o furono evacuati nel nord.
che le cose mutassero. Per il popolo turco-cipriota era preferibile conservare lo status di forte minoranza nell’ambito della Dal 1974 in poi si sono susseguiti vari tentativi per un accordo fra le parti. Più volte i presidenti in carica della Repubblica
piccola colonia britannica piuttosto che divenire piccola minoranza all’interno del grande stato greco. di Cipro hanno incontrato Rauf Denktash, presidente monolitico della Repubblica Turca di Cipro del Nord, repubblica
L’emissione del decreto sulla nazionalizzazione del Canale di Suez, da parte dell’allora presidente egiziano Nasser, prepa- proclamata dallo stesso Denktash nel 1983 e non riconosciuta da nessuno stato ad eccezione della stessa Turchia. Sia che
rerà il terreno per l’indipendenza. Quando il 26 luglio del 1956, in un discorso tenutosi ad Alessandria, Nasser rese pubblica gli incontri siano avvenuti negli hangar abbandonati dell’aeroporto di Nicosia, sia che si siano svolti altrove, sul tavolo delle
la nazionalizzazione della compagnia del canale di Suez per finanziare la costruzione della diga di Assuan, per la Francia e trattative innumerevoli proposte, ma nessuna veramente riconciliatoria. Intransigente, ostinato, sostenitore di una politica
l’Inghilterra, proprietarie della Compagnia del canale, fu una doccia fredda. La perdita del controllo del canale non rappre- oltranzista, Denktash costituiva un osso duro per la mediazione.
sentava soltanto una perdita economica, ma anche una minaccia al loro prestigio. L’intervento militare anglo-francese non Fino a che il segretario generale delle Nazioni Unite, Kofi Annan, fiero del suo asso nella manica, non ha proposto il piano
fu visto di buon occhio dagli Stati Uniti, che intendevano, invece, mantenere buoni rapporti con il mondo arabo. L’EOKA, di pace per la riunificazione dell’isola. La prima versione, presentata a novembre del 2002, già un mese dopo la sua stesura
da parte sua, volendo minare il potere britannico, intervenne per ritardare i preparativi per l’attacco all’Egitto che dovevano è stata rimodellata con qualche ritocco. Nel mese di dicembre, quindi, ne è comparsa un’altra, l’anno successivo un’altra
partire da Cipro. ancora, e poi ancora fino al 2004, anno decisivo, anno di indizione del referendum popolare. Le parti sempre d’accordo, a
Nel 1959, a Zurigo, fu varato il Trattato per l’indipendenza di Cipro, che divenne effettiva l’anno successivo. Cipro final- parte qualche piccolo chiarimento! Ultima versione, testo di novemila pagine, non da leggere e valutare in un arco di tempo
mente aveva raggiunto una propria autonomia e ottenuto una propria Costituzione. Assieme al trattato di Indipendenza di anni, ma, per i velocisti della lettura, in due giorni, prima della votazione referendaria.
furono siglati altri due trattati: di Alleanza e di Garanzia. Così l’Inghilterra, la Grecia e la Turchia divennero potenze garan- La penultima versione del piano Annan prevedeva la creazione di uno stato federale a due, con ampia autonomia per le
ti, senza il loro consenso non sarebbe stato possibile modificare la Costituzione, cambiare la natura dello stato e neppure parti e rispetto delle specificità culturali e religiose di entrambe le comunità. Con l’ultima modifica, la forma di stato è stata
giungere all’enosis. cambiata in senso confederale. Soluzione inaccettabile per i greco-ciprioti. Come voler conferire un riconoscimento a uno
Dopo la perdita del controllo del canale di Suez, strategico per l’Inghilterra, che intratteneva proficui scambi commerciali stato che si è proclamato da solo.
con l’India, la perdita di colonie in Africa, l’indipendenza di Cipro, la corona britannica pretese di mantenere due impor- Dopo anni di inutili trattative e di auspicati negoziati, i greco-ciprioti hanno detto basta, o tutto o niente. L’unica cosa
tanti basi militari sull’isola. Ancora oggi, dopo cinquant’anni, gli inglesi possiedono due aree dove viene esercitata la loro buona del piano Annan: l’ingresso in Europa della Repubblica di Cipro, a prescindere dal raggiungimento o meno dell’ac-
sovranità: una è nella penisola di Akrotiri, l’altra è la base di Dhekelia che si estende dalla baia di Larnaka fino alla linea cordo fra le parti. A testa alta i ciprioti della Repubblica di Cipro hanno detto no al piano di pace. Nonostante le pressioni
di Attila, che segna il confine fra i due territori. Stazioni radar punteggiano l’isola: una sul monte Olimpo, l’altra a Capo di Denktash,
Greco. In queste zone è interdetto l’accesso ai visitatori e chiaramente non si può neanche fotografare. Al momento della i turco-ciprioti, stanchi dell’emarginazione, dell’isolamento, dell’arretratezza, invece si sono pronunciati per il sì.
perimetrazione gli inglesi hanno cercato di evitare che villaggi abitati potessero ricadere Nella primavera del 2005 il popolo turco-cipriota si è recato alle urne per l’elezione del nuovo presidente. Con l’assunzione
all’interno delle stesse basi. Così, però, non è stato per Akrotiri i cui cittadini possiedono doppia cittadinanza: inglese e della leadership da parte di Mehmet Ali Tala, del centro sinistra, al posto dell’anziano e retrivo Rauf Denktash si è sperato
cipriota. che una ventata di novità e di apertura potesse giungere. Ma nulla è avvenuto durante il suo mandato conclusosi nel 2010
La neo repubblica di Cipro negli anni immediatamente successivi alla sua costituzione si trovò ad affrontare numerose Nel 2008 nell'isola di Cipro, esclusa la parte occupata di Cipro del Nord, è stato ufficialmente introdotto l'euro. Pertanto le
scaramucce e agitazioni. Un presidente greco-cipriota, capo di stato e di governo, un vice-presidente turco-cipriota con basi di Akrotiri e D’Evelia sono le uniche aree britanniche che hanno l'euro come valuta corrente.
diritto di veto, un governo con sette ministri greco-ciprioti e tre ministri turco-ciprioti, un parlamento monocamerale con Il nuovo presidente di Cipro del Nord, Ersin Tatar, in carica dal 2020, da subito si è mostrato ostile alla riunificazione,
35 membri greco-ciprioti e 15 turco-ciprioti, elezioni separate e la necessità del voto di maggioranza sui disegni di legge perorando, invece, il riconoscimento di due stati distinti. Purtroppo il fatto ci lascia pensare che questa incantevole, lussu-
all’interno dei due gruppi, tutto questo poteva funzionare senza la condivisione di intenti e di programmi? Makarios, eletto reggiante e policroma isola rimarrà per sempre una terra divisa.
presidente della Repubblica di Cipro, non si intese mai con il vice-presidente turco, inoltre conferì la carica di ministro a ANTONELLA POLENTA
membri dell’EOKA o a suoi simpatizzanti. Come ministro dell’interno nominò un ex comandante di una pattuglia guerri-
gliera che aveva condotto operazioni fra le montagne. Quando Makarios, siamo verso la fine del 1963, propose una serie di
modifiche alla Costituzione, secondo lui destinate a far funzionare meglio lo stato, secondo la parte avversa a ghettizzare la
minoranza turca – in quell’anno già molti turco-ciprioti si erano ritirati nei ghetti e nelle enclavi per difendersi dalle aggres-
sioni greche – e il governo turco si dichiarò contrario, e Makarios ripudiò il Trattato di Garanzia, nessuno poté più fermare
lo scontro armato fra le due comunità. Soltanto l’intervento congiunto delle forze militari britanniche, greche e turche riu-
scì, almeno temporaneamente, a sedare gli animi. Neppure l’invio dei caschi blu dell’ONU, il cui mandato semestrale è stato
ripetutamente rinnovato dal 1964 a oggi, riuscì a evitare ulteriori rappresaglie e aggressioni, tant’è che nell’estate del ’64 si
giunse a una guerra aperta. Grivas, il comandante dell’EOKA, prese il comando della Guardia Nazionale greco-cipriota e
sferrò un attacco contro la testa di ponte di Kokkina dove si erano concentrate le milizie turco-cipriote. Ormai Grivas non
rispondeva più a Makarios, ma soltanto al governo greco. Per risposta la Turchia fece bombardare a tappeto le postazioni
della Guardia Nazionale e alcuni villaggi greco-ciprioti.
Il termine linea verde che attualmente indica la linea di confine fra Cipro Nord e la Repubblica di Cipro, altresì detta linea
di Attila, nacque proprio in occasione degli scontri armati del ’64. Incaricato di stabilire all’interno di Nicosia le zone cusci-
netto fra i quartieri abitati dalla comunità greco-cipriota e da quella turco-cipriota, il generale inglese Young con una matita
di colore verde tracciò una linea sulla cartina della città. Da allora il termine è entrato nell’uso comune per designare un
confine provvisorio che però a Cipro non si è rivelato tale.
Negli anni successivi, prendendo le distanze dall’EOKA, Makarios perseguì una politica di non allineamento e di avvici-
namento alle nazioni comuniste alle quali chiedeva armi e appoggio. In cuor suo, seppur segretamente, coltivava ancora la
speranza di una possibile enosis con la Grecia. Ma la situazione precipitò quando, nel 1967, con un colpo di stato una giunta
militare di destra salì al potere in Grecia.
I rapporti fra Cipro e la Grecia s’incrinarono rovinosamente. Dal canto loro, gli americani e gli inglesi iniziarono a vedere
nell’arcivescovo Makarios III un possibile Fidel Castro e in Cipro una futura Cuba, situata nel Mediterraneo. Makarios di-
venne una figura scomoda: la tanto agognata enosis non lo interessava più, non avrebbe potuto accettare l’unione con una
nazione governata da un regime dittatoriale di destra e il divieto di intrattenere rapporti commerciali con il Nord Vietnam,
invocato da Washington, cadde nel vuoto. Inoltre si sospettava che fosse implicato nel tentativo di rovesciare la giunta mi-
litare insediatasi ad Atene. Il primo tentativo di eliminazione fisica del tanto inviso e fastidioso Presidente della Repubblica
di Cipro fu compiuto l’8 marzo 1970. Il suo elicottero precipitò, ma lui riuscì a salvarsi. A questo ne seguirono altri. Molti
per mano di Grivas, che nel frattempo aveva fondato EOKA B. Anche alcuni vescovi presero le distanze da lui, tanto da
chiederne le dimissioni.
Nel 1974, con l’ascesa al potere del Brigadiere Generale Ioannides nella giunta militare greca, i rapporti con Makarios si
inasprirono ulteriormente. Molto più estremista e intransigente degli altri golpisti che l’avevano preceduto, si mostrò mol-
to ostile anche nei confronti della Turchia. Quando Makarios denunciò pubblicamente le manovre della giunta condotte
contro la sua persona per mano della Guardia Nazionale e dei membri dell’EOKA B, dopo qualche giorno, precisamente
il 15 luglio, un colpo di stato, sponsorizzato dalla CIA, fu sferrato dalla Guardia Nazionale contro il palazzo presidenziale,
che capitolò in poche ore. Makarios riuscì a scappare, prima a Paphos, poi a Londra.
Sampson, ex membro dell’EOKA, fu nominato Presidente della Repubblica di Cipro, ma rimase in carica per cinque giorni,
il tempo impiegato dal governo di Ankara per preparare lo sbarco delle truppe turche a Kyrenia, l’attuale Girne, e il lancio
di paracadutisti sulle montagne intorno a Nicosia. Con un’offensiva piuttosto violenta i turchi riuscirono a creare una testa
di ponte fra Kyrenia e il settore turco di Nicosia Nord. Ufficialmente il governo turco giustificò l’invasione del 20 luglio
adducendo l’intento di fermare i golpisti che avevano imposto come presidente l’ostile e inviso Sampson e di conseguenza
proteggere la comunità turco-cipriota. La Turchia in realtà paventava l’enosis con la Grecia.
Dopo la caduta della giunta greca, avvenuta il 23 luglio 1974, ad Atene s’insediò un governo democratico sotto la guida di
Karamanlis. A Cipro Sampson fu rimpiazzato da Clerides. L’avanzata turca nel territorio cipriota fu fermata il 20 agosto,
ma ormai circa il 40% del territorio era stato conquistato. Quando a dicembre dello stesso anno l’arcivescovo Makarios III
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