Page 80 - RIVISTA NOIQUI MAGGIO 2024
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L'ARTE DI  ANNA RITA MESCA

               coi gorghi
               entri con la mente

               entri con l’anima

               e l’acqua fa la mappa

               si vedono i dislivelli
               si creano cascate

               e da lì vuoti

               che chissà.



               Ma cos’è l’anima?




               Allora chiudo gli occhi
               e mi lascio in te                                                                                                                                                                                                                             E Se dipingiamo i Sogni

               che lo so                                                                                                                                                          cartolina per il rione Morlupo 2009

               lo so
               perché sei bella




               Perché il tuo dentro
               è fuori.”




               C’è un dentro che è fuori. Ci sono coincidenze che non risparmiano nessuno. Ci sono parole che
               cambiano i viaggi. Ci sono poeti che aprono mondi soltanto con il loro sguardo. Ci sono anime

               che sono così belle che non puoi non amarle. La bellezza ferisce. La bellezza come l’amore è un

               coltello ma dove fende nascono rapide, cascate, burroni carsici, squarci luminosi. La domanda

               che Anna ci consegna senza presunzione di risposta è: “Che ne faremo di tutta questa bellezza?
               Saremo disposti a farci attraversare da parte a parte? Sapremo accettare il rischio tremendo

               dell’amore? Sapremo schivare i proiettili per tutta una vita, nella difesa arroccata di difenderci

               dall’altro come fosse una costante minaccia oppure offriremo il costato come altare sul quale
               celebrare il pasto?”.

               I poeti non hanno la presunzione di dare risposte. Sono poeti solo se pongono domande.

               Domande che scardinano, che rompono, che destabilizzano, che fanno inciampare e precipitare.                                                                                                                                                        MASCHERINA

               Bisogna uscire dalla sicumera di essere padroni del proprio destino. Bisogna credere di essere                                                                        GLI OMBRELLI
               innanzi tutto mezzadri delle proprie esistenze. Mezzadri di un campo affidatoci, senza sapere da

               chi o perché, in cui tra rovi e macerie, tra fuoco che arde e ceneri roventi, cercare senza sosta e

               paura non certezze ma domande che possano salvarci. E l’altro? L’altro è la grande scommessa.
               La grande truffa. La grande trasparenza attraverso cui guardarsi. L’altro è il fuoco in cui ardere di

               bellezza e capovolgere il proprio istinto predatore. L’altro è ospite eterno di ciò che ci possiede.
































                                                                                                                                                                                                                     PASSEGGIANDO SUL CLITUNNO







                80   periodico mensile del gruppo NOIQUI                                                                                                                                                                                       periodico mensile del gruppo NOIQUI                            81
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