Page 52 - RIVISTA NOIQUI MARZO 2023
P. 52

#nOIquILEggEREzzA                                                     #nOIquILAnOsTALgIA









                                                                                                                                                                              GIUSEPPE MAURO MASCHIELLA                                            MAURIZIO FRACASSO


                                                                                                                                                                                                                                                   -FRAMMENTI AUTOBIOGRAFICI-
                                                                                                                                                                              Vagano le ombre e non fuggono lontano

                                                                                                                                                                              dal pesante quotidiano                                               Lasciavo
                                                                                                                                                                              attimi pesanti nascono                                               le bilie

                                                                                                                                                                              e nel pozzo dell’irriducibile                                        rotolare

                                                                                                                                                                              pensiero cadono.                                                     sul selciato
                                                                                                                                                                              Sai, la tua nave va oltre il porto                                   aggiustando

                                                                                                                                                                              con direzione passato                                                di fretta i pantaloncini

                    #nOIquInsIEME                                                                                                                                             e torna a caricar il presente,                                       sporchi e sgualciti.
                                                                                                                                                                              di quelle statiche ombre                                             Correvo da


                  ANNALENA CIMINO                                                          DANIELA SONCINA                                                                    riempie la stiva,                                                    mia madre
                                                                                                                                                                              un carico pesante da portare                                         tra lavandai gremiti da massaie,
                                                                                                                                                                              un viver inquieto tra le paure.                                      mentre
                  T' osservo inerme dalla stanza del passato.                              Padre davvero non sei mai stato                                                    Ma al porto scarichi finalmente                                      lei stava

                  Non ho né sogni né ricordi.                                              Stinta Ombra latente                                                               amorfe impronte di ieri                                              al centro
                  Una luna nera mi parla di te.                                            Mancati sorrisi in tempo evaporato                                                 lasciando che la nave viri                                           con la sua


                                                                                                                                                                              verso altri lidi più leggeri.                                        figura

                MARTINO GIRASOLE                                                                                                                                              Nasce così furtiva la leggerezza                                     curva di

                                                                                  si spegnevano insieme al sole,                                                              angolo di paradiso ove attingere                                     fatica,

                Cento passi dalla quercia                                         come le vite dei soldati                                                                    attimi di sollievo ed al cuor una carezza                            ma così rassicurante.
                verso la stalla                                                   un pò di pane duro                                                                          nel fluire di visioni meno nere.                                     Tra lo

                era caduta la vecchia chiesa:                                     come i giorni che trascorrevano                                                             Un dipinto nuovo appeso alla mente                                   sciacquare

                la tristezza del cuore. . .                                       nei prati in fiore l' ombra delle croci,                                                    che tiene conto sì, del pesante presente                             e bolle del
                Raccolsi il crocifisso, il calice e scappai                       il silenzio, la voce del vento. . .                                                         ma con voli leggeri di farfalle variopinte                           grande

                cadevano le bombe dappertutto                                     Nascosi cio che avevo trovato                                                               e lanterne accese ad illuminar la via                                sapone,

                avevo il cuore e il mio paese distrutto                           a 100 passi dalla quercia                                                                   e lucciole scintillanti che ispirano poesia.                         i colpi
                nell' aria tenuti lamenti                                         verso la strada che portava alla stalla                                                     Figlia di serenità costruttiva                                       secchi
                                                                                                                                                                              arma globale ad inseguir ogni aspettativa,                           dei panni

                                                                                                                                                                              che nell’amor trova il suo centro                                    sul marmo scivoloso.
                       #nOIquInVADEnzA                                                                                                                                        ove ogni bruttezza diventa bellezza                                  Ancor oggi



               STEFANIA GUALERZI                                                                                                                                              e la vita sorride alle cose belle                                    ricordo
                                                                                                                                                                              ai fiori, ai tramonti, alla luna e alle stelle.
                                                                                                                                                                                                                                                   con grande nostalgia
               Forse basterebbe provare ad indossare per un attimo i panni di chi ti sta di fronte. Bisognerebbe                                                              La leggerezza prelude all’apertura                                   quella
               rivolgere le parole che stai per liberare aprendo la bocca prima a te stesso, e immaginarti nell'al-                                                           dello scrigno dei sogni                                              fragranza

               tro. Ma sai qual è il problema? Che non potrai mai farlo perché se lo conoscessi davvero bene                                                                  per inseguire un mondo migliore,                                     di marsiglia,
               al punto di poterti mettere nei suoi panni non avresti bisogno di chiedere niente. E se non lo                                                                 è una sequenza di attimi                                             tra il

               conosci e non puoi metterti nei suoi panni tieni chiusa la bocca in modo che quelle parole non                                                                 da scinder per farsi cullare,                                        girotondo

               possano uscire perché potrebbero diventare armi potenti e spietate capaci di provocare pro-                                                                    voli in ogni dove da alternare.                                      dei ricordi
               fonde ferite. Vuoi un esempio? Prova ad immaginare una giovane donna, sposata da qualche                                                                                                                                            quel profumo

               anno, senza figli. Chi non ha mai avuto la meravigliosa idea di chiedere a quella donna quando                                                                                                                                      di mamma.

               avrebbe pensato a mettere al mondo un figlio, magari colorando il tutto facendo presente che
               i figli vanno fatti giovani. Peccato che magari quella donna è anni che ci sta provando ma la

               natura non la sta aiutando e deve pure subire l'umiliazione di doversi giustificare e rinnovare

               ogni volta il suo dolore. Lo so, perché l'ho provato. Alla fine, sono riuscita ad avere una figlia
               dopo 6 anni ma ho sofferto tanto. Le parole vanno pesate, dosate e a volte trattenute... Meglio

               rimanere nella curiosità che nel dubbio di avere parlato troppo.





                52   periodico mensile del gruppo NOIQUI                                                                                                                                                                                            periodico mensile del gruppo NOIQUI                       53
   47   48   49   50   51   52   53   54   55   56   57