Page 48 - RIVISTA NOIQUI MARZO 2023
P. 48

fuORI gARA


                PASQUALE VULCANO


                IL PRIMO INCONTRO                                                                                                                                             FRANCESCA PATITUCCI                                                     ANGELA MARIA MALATACCA

                E ti ritrovo sempre nel pensiero                                                                                                                              LE PAROLE CHE TOCCANO                                                   TRA LA FOLLA
                quando ti perdo e brancolo nel giorno                                                                                                                         Le parole a sgorgare come un suono                                      Ti ho incontrato al centro della folla,

                che appare scuro e senza luce attorno!                                                                                                                        d'altri tempi.                                                          tra sguardi distratti e passi veloci;

                Così accarezzo come fosse vero                                                                                                                                Carezzavano schiena e anima                                             tu suonavi per ricordare
                                                                                                                                                                              quasi a sentirle scorrere sulla pelle                                   io scrivevo per dimenticare.

                l'attimo che rivivo e mi travolge                                                                                                                             diafana.                                                                Il vento sollevava le prime foglie d'autun-

                i sensi e il sentimento che rinnova                                                                                                                           Era un tocco umido in stille di passione                                no
                il primo giorno quando ha messo a prova                                                                                                                       un pensiero che scavava la carne                                        torcendole in brevi mulinelli

                la vita mia e la mente mi sconvolge                                                                                                                           pur nell'ombra adagiato.                                                e chiudeva le porte della sera

                                                                                                                                                                              Un primo contatto di vento e verbo                                      sulle nostre parole
                ché tutto è stato come un forte vento                                                                                                                         a implorare un orizzonte altro.                                         poggiate su una tazza di caffè.

                che ci ha travolti e presi alla follia!                                                                                                                       Scambiarci il noi sotto la chioma                                       L'anima nuda rabbrividiva,
                Tu ti scioglievi al tocco di magia                                                                                                                            d'un olivo fronzuto in rinascita...                                     non so se di paura o piacere,

                delle mie mani al viso assai contento                                                                                                                         Eppure, tu... dall'altra parte del mare.                                per un destino che stava mutando

                                                                                                                                                                              E ci sei. Ci sei sempre, tocchi le corde                                senza chiederci il permesso.
                nel frantumarsi allor del nostro cuore                                                                                                                        del mio lento respiro                                                   Perdemmo il passato

                al tacito tumulto d'ogni senso                                                                                                                                della mancanza leggera                                                  che rimase incastrato,

                e sulla pelle il brivido più intenso                                                                                                                          sul talamo d'amor sgualcito e vero.                                     in poche ore,
                in un incanto d'estasi d'amore!                                                                                                                               Il contatto è parola che s'infrange                                     tra le pietre della dimenticanza,

                                                                                                                                                                              nel mio sole, nel mio buio                                              ma trovammo un futuro,

                S'affollano i ricordi nella mente:                                                                                                                            sollievo e follia                                                       anche se indecifrabile e pallido,
                fu in quel di marzo: gli occhi miei incantati                                                                                                                 d'un giorno qualunque, ché rinviene                                     in quell'istante tra la folla,

                in te, fiore tra fiori profumati,                                                                                                                             in magica inquietudine                                                  quando deponemmo l'armatura

                si persero nei tuoi completamente!                                                                                                                            a cibare concave asperità                                               l'uno ai piedi dell'altra.
                                                                                                                                                                              nel nome del dolce smarrimento

                Amore a prima vista! Nel ricordo                                                                                                                              che rigenera vita.

                galleggia solo l'attimo d'allora
                che stringo forte al cuore e vivo ancora                                                                                                                      Le parole toccano e, come lava, scorrono

                nel tempo arreso e fermo che mai scordo!                                                                                                                      a tracciare il nostro destino.



                Tutto perfetto in te nell'armonia                                                                                                                                                                         LUCIANO ZAMPINI

                di ogni bellezza eterna nostalgia!                                                                                                                                                                        PRIMO CONTATTO


                                                                                                                                                                                                                          (acrostico)



                                                                                                                                                                                                                          Primavera, era di primavera

                                                                                                                                                                                                                          Ricordo così: margherite nei campi
                                                                                                                                                                                                                          Il profumo delle viole nelle aiuole

                                                                                                                                                                                                                          Miti cinguettii sui rami
                                                                                                                                                                                                                          Oltre la siepe te che cammini




                                                                                                                                                                                                                          Curioso il nostro PRIMO CONTATTO
                                                                                                                                                                                                                          Oro tra i capelli e il sole che giocava


                                                La Primavera, opera di                                                                                                                                                    Nella nostalgia d’un battito

                                                Cinzia Bresciani                                                                                                                                                          Troppo breve per restare troppo pesante per andare
                                                                                                                                                                                                                          Avanti venni avanti con la forza della giovinezza

                                                                                                                                                                                                                          Tenevo stretto un pugno di speranza

                                                                                                                                                                                                                          Tremante nella decisone dissi:
                                                                                                                                                                                                                          Oltre di te il sole nasce ancora come un gatto arruffato?







                48   periodico mensile del gruppo NOIQUI                                                                                                                                                                                            periodico mensile del gruppo NOIQUI                       49
   43   44   45   46   47   48   49   50   51   52   53