Page 62 - RIVISTA NOIQUI MARZO 2023
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-      “Mi fai riflettere: no, non c’è differenza in arte tra nord e sud Italia, tra Italia ed Europa. La

               circolazione delle opere nelle mostre e nelle fiere contribuisce ad un linguaggio globale comune.                                                             10)  HAI UN PERCORSO DAVVERO FOLTO DI BELLE ESPERIENZE E SODDISFAZIO-

               -      Nel passato Il luogo ha influenzato la creazione di un dipinto e soprattutto l’affermazione                                                            NI A LIVELLO NAZIONALE.  COSA TI PIACEREBBE REALIZZARE PER IL FUTURO,
               dell’artista. C’erano posti d’attrazione privilegiati e magici, divenuti essi stessi icone d’arte, come                                                       SVELACI QUALCHE SOGNO NEL CASSETTO… SONO SICURA CHE UN’ARTISTA PO-

               Montmartre, come la campagna del sud di Francia o i luoghi esotici di spiagge tahitiane. La cul-                                                              LIEDRICA E DINAMICA COME TE, NE AVRÀ PIÙ DI UNO…

               tura ha molto influenzato, con la circolazione di idee e pensiero, l’arte e la creatività, che è fiorita
               in passato nelle città e capitali europee, grazie anche ai ricchi committenti: Roma, Vienna, Parigi,                                                          ” Le mostre personali all’estero, a Parigi, a Londra, a New York, in alcune città europee, negli

               Firenze sono testimonianza di tanta bellezza e ricchezza artistica. Oggi credo che la diffusione                                                              anni mi hanno offerto l’occasione del viaggio, con divertimento e disavventure strane. Non

               mediatica dei social abbia appiattito tempi e luoghi, che sono divenuti ininfluenti nella ispirazio-                                                          sempre sono riuscita a seguire i miei quadri, soprattutto nelle lunghe distanze come il sud Ame-
               ne e nella creazione artistica.”                                                                                                                              rica e l’Asia. Mi ripromettevo che con il pensionamento avrei soggiornato in luoghi esotici per

               6)     RENDICI PARTECIPI DELLA TUA ARTE NEL PERIODO DELLA QUARANTENA.                                                                                         dipingere in una totale immersione in culture diverse. Avevo sognato un trasferimento a Bali,
                                                                                                                                                                             ma più di un ostacolo mi trattiene in Italia. La pandemia ha rallentato la libertà di movimento.

               È stato un momento prolifico e felice: ho partecipato al progetto Arte in quarantena con Salvo                                                                Poco importa!

               Nugnes e con il direttore Paolo Liguori, che ha realizzato un video dei miei lavori per il Tgcom                                                              L’arte in sé contiene il sogno di libertà e di bellezza. E’ un rifugio e una risorsa. L’arte è cultu-
               24. I miei quadri erano anche nei titoli televisivi, proprio come accadde con la Triennale di                                                                 ra, educa e dà gioia. Inoltre, veicola anche ricchezza, come si vede dalle grandi aste mondiali.

               Roma del 2017 per la Rai. Sono stata inserita in riviste artistiche dall’editore Sandro Serradifalco                                                          Ma soprattutto per l’artista la gioia della creazione è una ricchezza che non ha prezzo.”

               di Palermo. A Salerno invece sono stata intervistata on line da Paolo Romano per Telediocesi.
               L’arte mi ha indubbiamente aiutata a superare il difficile momento”.                                                                                            Carissima Laura, grazie davvero per questo interessante background artistico che ci hai of-

               7)     COSA RAPPRESENTA PER TE L’INSERIMENTO NELLA “ENCICLOPEDIA D’ARTE                                                                                         ferto e fatto conoscere più approfonditamente.  È stato un vero piacere.

               DE AGOSTINI”?                                                                                                                                                   In bocca al lupo per quanto ancora realizzerai.
                                                                                                                                                                                                                                                                                    Francesca Patitucci

               È stata la prima edizione dell’Enciclopedia De Agostini dedicata all’arte, ed esserci è un privi-

               legio. Erano selezionati gli artisti per regione, in numero determinato. La selezione è avvenuta
               a cura di Daniele Radini Tedeschi e Stefania Pieralice, organizzatori della Triennale di Roma

               e curatori della Biennale di Venezia, con il padiglione del Guatemala, a cui partecipai qualche

               anno fa con la mostra “Grazie Italia”. Sono stata inserita più volte negli anni anche nel Catalo-
               go dell’Arte Mondadori e in altre riviste specializzate, con critici importanti come Paolo Levi,

               Angelo Crespi, Philippe Daverio e Vittorio Sgarbi. Essere in queste grandi enciclopedie d’arte

               significa aver storicizzato la mia presenza nell’arte. La mia presenza è stata registrata da diverse
               case editrici specializzate e competenti”.

               8)     LA TERZA BIENNALE D’ARTE DI SALERNO, LA TUA CITTÀ, COSA TI HA LASCIA-

               TO IN TERMINI UMANI, COME SENSO DI APPARTENENZA A QUESTA TERRA, OL-

               TRE CHE PURAMENTE ARTISTICI?



               “La Biennale di Salerno mi ha dato il piacere di stare tra amici artisti e condividere con loro
               emozioni. Olga Marciano e Geppino Gorga, gli artisti curatori, mi hanno selezionata e premiata

               negli anni, scegliendomi come rappresentante degli artisti salernitani. E’ stato un onore: esporre

               a Salerno significa vivere l’arte nella mia città, in un luogo familiare in cui incontrare artisti da
               tutto il mondo. Ho instaurato amicizie straordinarie, scambiando idee nel confronto artistico.

               Salerno si anima nei giorni della Biennale, Palazzo Fruscione si riempie di opere bellissime,

               diventa un museo di alto profilo. Esserci significa scrivere una storia d’arte a Salerno, in un rac-
               conto che resterà a ricordo dei posteri. La città si trasforma come per magia in un contenitore

               di cultura e bellezza.”

               9)     SEI RIUSCITA A CONCILIARE POSITIVAMENTE QUESTA TUA GRANDE PASSIO-
               NE CON L’IMPEGNO LAVORATIVO DI DOCENTE?




               “Ho vinto il concorso a cattedre  per lettere  moderne, ma ho scelto  di insegnare  il soste-
               gno, in cui  ero specializzata. Ho  avuto  così libertà di espressione  maggiore: il linguag-

               gio artistico  è  il mezzo privilegiato dell’insegnamento  ai diversamente abili e  la creativi-

               tà è  un facilitatore  comunicativo. Sono  rimasti alcuni grandi  murales a testimonianza del
               mio passaggio nella scuola  Monterisi di Salerno, dove ho insegnato per ben 35 anni”.





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