Page 69 - RIVISTA NOIQUI MARZO 2023
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E  auRELIO ACETO



 S  GRAMMELOTTANDO 2023  INNAMORAMENTO

                (Lettera d'Amore)
 S  Azioni, Lotte... in grammelot!

 (Poesie in grammelot di Aurelio Aceto)
 E              OH, MIA DRALIA,
                che m'infialli ogni birgia,
 R  LA BAITA    mi accirgi a la stazzia!
 (La Via Mistica)
                Ma non ti croi, o cor che aggrali,
 E  Tu tiappe la baldrappe  non ti guazzi della me’



 che traste su, su per l'Alpe  cortiglia? Ah, mi ammeriggi!
                Io azzorro, preitto, asonnisco...

 N  giungi a na spiagnaia, in ampezza  e tutto...per uno sgallo,
 vasta, volgiri a manca, tra le sterce,
                per un cimillo, una brisca.
 O  una struscia che arranca,  O Dralia, por fine a la mi’ farresca protta,

 la gnedi, non è strezza,
 N  tu ci stassi per due, trecento sturdi,  sii grandesca, abbi un'annubilia di sorta,
                non vedi che accrascio nella mallanza,
 lento, non caracallardi, puoi sarrarci,  che la mia albia è tutta scroventita

 senza mai abbaticchiare verso il basso,  e in malganno?

 A  sempre su, approcicchia l'occhio,  O Dralia, abbrigia...
 e la gnedi, in cima, alla batrulla,
                tu, io, avvirchiati in un'addanza!
 P  allizzita tutta in legnaia di crulla.

 Ah, sei guarrice... finalmente t'acculli!
 P              Una traduzione plausibile, pur nella intraducibilità letterale del grammelot (o gramelot). Si


 A  Il testo in grammelot non è sempre traducibile in maniera letterale. Ma il significato sì, lo si   tratta di un innamorato che scrive alla persona amata; forse lui è corrisposto, ma l'azione finale
 può spiegare, facendo così comprendere alcune parole senza senso, onomatopeiche, total-
                necessita di una spinta. Il testo tradotto, spiegato:
 R  mente inventate: il testo parla della salita sulla "via mistica", l'ascesa verso  un Tempio (la Bai-  O mia Dralia, che mi infiammi ogni cellula, molecola, mi conduci alla pazzia (allo stallo men-

 ta, ovvero Betilo, che significa letteralmente Casa di Dio), salendo su per la montagna attra-
 I  verso strade improbabili, difficili, dove non bisogna mai guardare in basso (oppure indietro),   tale). Ma non ti accorgi, o cuore che uccidi, non ti rendi conto del mio corteggiare? Ah, mi
                annienti!

 R  e alla fine si arriva, si vede la Baita prestando attenzione (approcicchia l’occhio), da lontano, e   Io corro come un buffone, agisco, perdo il sonno e tutto...
 una volta dentro, felici (guarito/sanato e felice, "guarrice"!), “t’acculli", nel senso che si trova
                per uno sguardo, una carezza, un bacio.
 E  una "culla di serenità", una meta Celeste. Che può essere, ovviamente, anche una meta meno   O Dralia, poni fine a questa mia lotta estrema e farsesca,

 mistica, cioè un punto di arrivo di crescita intellettuale, filosofica, morale, etica...
                sii grande di animo, abbi un'azione nobile (nei miei confronti), non vedi che mi arrotolo nella

                lota (sporcizia priva di amore), che la mia anima è tutta alterata e irrequieta?
                O Dralia, sbrigati... tu, io, uniti in una doppia danza!

 O TÀNATO, ATTARTÀGLIATI!

 (Tanatofobia)



 O morte...a li morté!  AH, UNA TENTAZIONE!
 che m'aggralloppi

 sull'ascurpe!          Un'appalpa, scrusciante,

 Azzarri a la plustate virtute,  m'intrizza sull'alloppo...e stioppo!
 che a patir, a penar per la tanato  M'affarzello, mi appiallisco,

 è l'aggrobbiuta spiocca ampolla,  un poco sghiaio, e vollo...

 o fobia che m'affalli,  Una giulla mi attraversa per
 debrattata e pitocca,  Semplicemente e brevemente:   la marpiotta, la sbizza

 che tu sia scralasta,  la lotta contro la tanatofobia, la paura della morte. Una   è assai sgrobbia e mi si avvirruta

 attartàgliati...o malasta!  fobia che aggredisce la sciocca/stupida testa (spiocca   alla birgiuta, e io... lotto...lotto!
 Ti abbortaggio, ti crastiglio,  ampolla!); in condizione di normalità si tratta di una   Arzuto,

 e ti tartabotto. No,  fobia illogica: se siamo vivi, non siamo morti! Unire   m'abbrociglio di una stiatta,

 non m'ammiraggio, io,  il grammelot a questa paura mi è sembrata ...naturale:   e a poco a poco
 avvivisco, mi aggallio,  due elementi che hanno in comune l'insensatezza!  m'ingingilloppio...ed è fatta!

 e ti malcrocchio!





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