Page 85 - RIVISTA MARZO 2025
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L
ESERRI ROSANNA
DOPO LA PIOGGIA ROSANNA LESERRI
SENZA AMORE
Dopo la pioggia viene il sereno
brilla in cielo l’arcobaleno. Senza amore, non c'è pace.
È come un ponte imbandierato Senza amore, non si vive.
e il sole ci passa festeggiato. Senza amore, tutto è sterile.
È bello guardare a naso in su Senza amore, si muore.
le sue bandiere rosse e blu. Senza amore, non c'è fiamma.
Però lo si vede, questo è male Con l'amore si può tutto.
soltanto dopo il temporale.
Non sarebbe più conveniente
il temporale non farlo per niente?
Un arcobaleno senza tempesta,
questa sì che sarebbe una festa.
Sarebbe una festa per tutta la terra
fare la pace prima della guerra.
(GIANNI RODARI)
Qualsiasi conflitto è sempre doloroso e traumatico. Gianni Rodari in “Dopo la
pioggia” ci mostra con semplicità quanto la guerra sia triste e quanto sia, di
contro, auspicabile la pace.
Spiega attraverso la metafora dell’arcobaleno e della tempesta, l’esistenza di
queste due realtà opposte.
La pace è quindi assimilata ad un arcobaleno, la sua bellezza ci stupisce e ci
infonde serenità. Tuttavia, esso deriva dal fenomeno della pioggia, che nella
filastrocca ha carattere disforico ed è infatti metaforicamente legata al con-
flitto.
L’arcobaleno arriva dopo il temporale, così come si perviene alla pace dopo la
guerra.
In fondo, la pace e la guerra non sono che questo: anch’esse esistono sin dalla
notte dei tempi. L’autore si domanda quanto sarebbe più bello se si vedesse
l’arcobaleno anche senza la tempesta. È una domanda esistenziale che ci po-
niamo anche noi. Può esserci pace senza guerra? Sarebbe bello, se la risposta
fosse un sì.
Russia-Ucraina e Israele-Hamas sono, purtroppo, solo alcuni dei conflitti che
si tengono nel mondo oggi, sicuramente quelli che hanno maggior risalto sui
notiziari di tutto il mondo.
Purtroppo, in questi territori l’arcobaleno tarda a fare capolino sul cielo, men-
tre la tempesta purtroppo non sembra cessare.
Immanuel Kant, nel suo “Per la pace perpetua” del 1795, immaginava un
mondo governato dalla ragione. Ma oggi, tra missili balistici e algoritmi di
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