Page 57 - RIVISTA NOIQUI OTTOBRE 2023
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Ivo Tosti Loretta Zoppi
PIANTO DI UNA LACRIMA LA PIOGGIA NEL KIBBUTZ
Scende una lacrima Scende la pioggia precisa e lugubre.
nell’abisso dello sguardo Si infiltra con un soffio gelido e incessante.
- goccia trasparente Ferisce il frutto
sull’onda dell’essenza. dissemina la polpa
scende maledetta a colpi di mitraglia ...
Sei nata dal niente
e dal niente vivi Qui più nessuno canta!
i germogli di rugiada In altri tempi è vivida speranza
che iniziano la tua vita. quel grande sole tolto
per rinfrescare il verde
Sei negli occhi lucidi. ma ora qui,
più nessuno canta,
È l’iride la tua dimora né balla
da dove scalfisci il battito son tutti bianca cenere infuocata.
del tempo che scolora.
Sterminatrice inonda i loro occhi,
Vacilli sbiadisci, annega quella fonte ogni futuro;
poi scarna righi il volto in quelle palpebre un dio già si dispera
al soffio del vento. e noi, digiuni di ogni fede,
quel lacrimare immobile
Oh! Pianto che cadi stilliamo fino al cuore.
e che nasci muto
con lacrime di luce riflessa,
e sciogli il diamante
tra i meandri dell’anima!
In fondo agli occhi
nel cader di gocce
bagnate dal pianto
traspari dentro lo specchio
di un cuore ghiacciato.
A un’altra lacrima
ho parlato di te
ed ora tutte le lacrime,
curiose vogliono sapere.
Ma tu lacrima svanisci
come acqua stagnante
e batti i pugni chiusi
all’inafferrabile attimo
perduto per sempre
o forse mai arrivato.
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