Page 11 - RIVISTA NOIQUI DICEMBRE 2021
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pIERA pIsTILLI

                E poi ritorna il Natale, la solita atmosfera di attesa, i preparativi per i vari pranzi. La
 leviga e rende elevata la conoscenza.   tradizione che si deve compiere. La malinconia che spesso accompagna queste feste, il
 Ma essa è solo viatico alla quarta colonna, poiché l’essere umano, simboleggiato dal qua-  principio dell'età adulta che svela la potenza della mancanza.
 drato ha bisogno di tutte e quattro le sue dimensioni per raggiungere il nirvana dell’ap-  I volti di un tempo, che sembrano apparire davanti a noi, mentre ora quel viso rugoso ci
 partenenza totale alla divinità che gli appartiene.  appartiene. I cambiamenti sociali, legati alla pandemia, alla distanza sociale sempre più
 La quarta colonna del tempio, unità all’opera divina e sua assunzione crea il raggio perfet-  presente e quel vivere sociale che ci ricorda di non restare troppo vicini.
 to alla circolarità della azione umana verso la giustizia e la condivisione...
                Il rito del Natale, della rinascita che si deve perpetuare, affinché l'essere umano rifletta
 Voi uomini siete legati allo scorrere del tempo e alle conquiste del mondo, mentre le ani-  sulla sua condizione. Qualcuno ride, qualche altro sospira, tutti insieme arriviamo un
                attimo a guardare l'amore incarnarsi. Mi ha sempre sconcertato la semplicità del Natale.
 me celesti sanno che ciò che si divide rende più ricchi (Gesù prese dalla cesta i pesci, li   Il luogo scelto per il sacro vincolo era una mangiatoia. Una sorta di contenitore per dar
 benedisse e sfamo coloro che oppressi erano ad ascoltarlo).  da mangiare agli animali domestici. Probabilmente sporca e fredda, a esempio del cuore

 L’amor che si divide diventa moltiplicazione della materia. Come nell’universo primordia-  umano spesso distratto e senza cura. Il tormento di un compagno che non trova posto
                per la sua sposa, a ripercorrere la sconcertante ansia della fragile condizione umana. E
 le caratterizzato dalla densità della materia, che un raggio di luce inizia a dividere, creando   poi lo sguardo di Maria, giovane ragazza silenziosa, che ha fiducia nella promessa ricevu-
 l’universo che conosciamo oggi.  ta. Insomma, da un punto di vista psicologico, un bel miscuglio di sensazioni e emozioni

 Il sedicesimo canto del Purgatorio, il canto del mezzo di tutta l’opera, è il canto della rive-  uniche, che ci rimandano al nostro cammino sulla terra, un cammino spesso all’ombra,
                nel freddo di una terra (la nostra anima) che si rende inospitale e angusta. La speranza di
 lazione e della condivisione della verità, di cui neanche Dante ancora riesce a comprendere   una giovane donna che si affida all’universo, poiché sa che tutto si deve compiere, la fra-
 la profondità, mostrando nella sua incertezza il cammino di ogni anima illuminata, che ri-  gile forza di un uomo, che cerca riparo e ristoro per la propria sposa, potendolo offrire
 conosciuta la sua natura fallace deve affidarsi alla meditazione dei misteri celesti per com-  solo uno scomodo giaciglio e un piccolo fuoco.
 prendere la via della luce. E in tale meditazione che si fa azione “Puro e disposto a salire   La gioia della luce che sprona tutti a volgere lo sguardo verso di sé, poiché l'inverno sarà
 a le stelle” per renderla visibile ai propri fratelli, così che il dono ricevuto sia donato mol-  solo una parentesi alla primavera e un primordio dei frutti succosi dell'estate.
 tiplicando il regno dei cieli in terra (Canto 11, Purgatorio), fino a giungere alla quadratura   E poi lo stupore dell'umiltà che non teme la sua condizione di fragilità ma la dona no-
 del cerchio e alla sinistra di ogni assoluta credenza religiosa aprirsi al mistero che purifica e   nostante tutto. Fragile, vibrante luce, infante presenza nel mondo, come briciola di pane
 guida ogni molecola universale “L’amor che move il sole e l’altre stelle” ( canto 33 Paradiso)    che resta fra di noi, simbolo e viatico di ogni maternità. Ecco la natività: una lenta auto-
 noi canali e azione   realizzazione dell'amore che in fragile materia ci ricorda che ognuno di noi è una man-
 di ogni divina vita.  giatoia, una giovane donna e un uomo avanzato d'età che cerca di difendere la sua stirpe.



                UNA STIRPE NOBILE PER ACCOGLIENZA CHE IN ESSA TROVA APPARTENENZA

                Siano allora festosi i sorrisi dei bambini e la convivialità della mensa, Siano perdonati i
                ritardi e i fallimenti, in fondo i magi arriveranno a gennaio a decantare l'epifania.
                Sia un Natale in itinere, viandanti come
                l'amore che si incarna nella fragilità.
                Sia buono nel coltivare l'amore, sia integro
                nella accettazione  del diverso, sia sereno
                nella contemplazione dell'umiltà del divino





















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 periodico mensile del gruppo NOIQUI                              periodico mensile del gruppo NOIQUI
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