Page 7 - RIVISTA NOIQUI DICEMBRE 2021
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GRAzIELLA DE ChIARA


               LO STESSO DIO

 UN NATALE DIVERSO
               Sarà come perdersi ogni volta,                        COME POLVERE NELL'ARIA
               a Natale nasco tardi e tardi son risorta
               come una nuvola spoglia d'ogni goccia d'acqua
 Il Natale si avvicina, gli animi in que-  cercai la vita, aggrappata ad essa,   Una sfida col tempo
 sti giorni sono ingarbugliati fra pen-  da una corazza smessa       questo tempo trattenuto a sé,
 sieri e dolci storie.                                               fra le cose, le memorie e le promesse,
 Tutto  ricomincia ogni volta,  tutto   Natale è un ceppo dentro il mio dolore,  colata inebriante di attese nel cielo
 splende fra  inchiostri  diversi, divi-  un giorno dove nascere è un po’ come morire   dell'immenso
 si  fra nostalgie  e  tormenti  all’inse-  nel cuore mise una lama sottile
 gna del buonismo promesso e poco   quando un dì prese una parte di me   Questo tempo maldestro che si lancia
 mantenuto.    portandola allo stesso Dio che dava vita a me
 Le strade sono gelate più del solito e la neve arriva fino alle tempie in questo scorrere di   da uragano nei colori a sorprenderci,
                                                                     a mescolarsi alle emozioni
 avvenimenti che fanno rivoltare pure il Cristo sulla croce.  portami con te non voglio perdermi ancora!
 Il mondo continua a resiste alle paure, alle guerre, alle violenze che colpiscono più volte e   Un tuffo nello spazio, circonferenze
 su diversi fronti menando bordate a più non posso anche là dove tutto sembrava tacere,   È TEMPO DI...
 ma          come si dice la brace sotto la cenere è sempre accesa.  d'attimi
                                                                     dentro al vortice delle trasparenze,
 Qui si parla di libertà perduta, di diritti calpestati e di poteri al di sopra di ogni  aspettativa   dentro questa vita di sbalzi e stasi
 mentre le donne afgane hanno conosciuto un minimo di benessere solo in una situazione   Fuori la porta l'albero si china   m'avvento con le mani a frugar col
 di extra governo, e poi, come per incanto sono tornate alla loro vecchia desolazione, pri-  è Natale in Africa, qui ed anche in Cina   vento
 gioniere di ideologie che nel mondo occidentale appaiono antiche come è antica la terra   Nel frastuono piangono gli aghi ai pini
 e i suoi frutti maturati nel tempo.  freddi come l'aria che arriva sui giubbini
 Oggi son tornate a celare i loro volti dietro un burka e a nascondersi da un potere di di-  Respiro piano questo pianto di ribel-
                                                                     lione che scende lento a reclamare
 sumana oppressione sulla loro pelle.  Si sente una musica ancestrale,   ogni vissuto per non lasciarlo solo
 Ovunque è sconcerto, paura, preoccupazione per il futuro mentre si vedono i primi co-  dal vivaio scalpita la stella di Natale
 lori del Natale affacciarsi quasi timidi sulla natura morta.  dal rosso vivo esclama con furore   Come polvere nell'aria, soffi di parole
 Vetrine addobbate, solitarie di acquirenti, la gente esce poco a causa di questo male che   oh, gente incredula, abbiate fede e tanto cuore!   a ricamare ciò che ho in mente e poi
 ci ha colpiti e dei contagi in aumento.
 La pace è ormai utopia, e se poco poco inizia a vagare la mente, le riflessioni sono come   Ma le campane tintinnano, mancan di coraggio   le foto appese al volto,
                                                                     pietre stabili dentro quel verso
 tornado ai pensieri, spazzati via nel nascere.  ancora in alto mare lo sperato salvataggio   appena bagnato di lacrima e fiori an-
 Io, voglio crederci ancora, voglio sperare, voglio unire la mia voce a quella di altri che non   China la testa quel Dio dal cielo   nusati nei pensieri liberi del cuore
 smettono di dire mai la propria.  è ora di spostare dagli occhi questo velo
 Vorrei colorare quelle poche cose rimaste indenni in questa baraonda fuori ogni control-
 lo.           Pianta l'abete, adorna la culla,
 Ho ancora sete di un Natale di luci, di storie davanti   un uomo solo nel gelo si trastulla
 al camino e magari attizzare il fuoco per riscaldare   Ha in testa una corona dal luccichio cangiante
 l’aria che intorno s’è fatta gelida.  freme da far paura quando tuona sulla gente
 Ci fossero in giro quelle parole della nonna, mi in-
 canterei  come bambina curiosa e affascinata ad   Lasciate fuori queste vane tradizioni, è tempo
 ascoltare le storie tramandate a voce dal valore im-  di amare, donare, è tempo di abbracciare,
 menso, dal sapore di fatica e amore.  è tempo di...










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