Page 31 - RIVISTA NOIQUI MARZO 2022
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 E



 S


 S  UN'ANINA DI STELLE   E nella parola muta  VENTO DI APRILE  Scorreranno parole dolci di miele,



 E  Tu,  udii le radici salire   Arriverà il vento di aprile  bevute da libri dimenticati,
 per il grembo della Terra.
                                                         che stordiranno le menti.
 bellezza
                                                         Nasceranno canzoni
 R  mi ubriacasti  Ed io non fui più confine   e ci porterà una stagione nuova,   da quelle parole,
                 scuoterà le chiome degli alberi
 nei confini di ciò che finisce;
 di betulle frementi
                                                         le canteranno i bambini
                 e le anime immobili;
 di stormi migranti
 corsi nel mutevole gioco dell’o-
 E  sotto un cielo  rizzonte,   spunteranno ciuffi d'erba verde  senza paura, senza tremare,
                 tra i cuori di roccia
 e nell’ebrezza di colate di cielo
 che gridava splendore
 fui vento, nuvola, ramo,   e un fiore troverà la sua strada  con la mano nella mano.
                                                         Un gesto gentile, un segno di
 E fui quel punto   l’aquila in volo che oltrepassa   tra le crepe di un muro.   pace.
                 E l'uomo sarà più gentile,
 da cui passa la vertigine  ogni suono.  al vicino offrirà il suo pane di
 N  del mondo.  E fui quell’azzurro   grano              ANGELA MARIA MATACCA
                 che avrà sapore di pace.
 O  Mi avvolsi di silenzio,  che schiuse in me
 un’anima di stelle.
 non volteggiava il picchio
 sulle cime, in linea d'aria.
 N  ROSITA MATERA






 A  LAURA SCHITO  GINA BONASERA                                    DIPINGERSI                              sul mare, come fà la luna di notte.
 Il nuovo giorno
 Sogni di pace
 P  bussa agli animi  coi colori dell'alba                         Potrei mi dipingerei ad' arte           Sarei come una musa che vaga
 senza speranze
 S'apre un fiore
                                                                                                           di paura, di rabbia
 tra macerie del cuore
 P  lacrime soffocate  Tremore nei rifugi                          musica d' espressione                   dentro una folgore che rispecchia
                                                                                                           il sole nella sabbia.
                                                                   dove ogni stoffa colorata
 il nemico avanza
                                                                                                           Non sono nulla, solo un pensiero
                                                                   sarebbe come un fiore
 A  CINZIA COGNI  GRAZIELLA DIMILITO                               che parla di note e canta d'amore.      che vaga nelle tenebre,
                                                                   Potessi... affonderei le dita
                                                                                                           che si accende in una nota,
                                                                                                           che si dipinge di fantasia
                                                                   sui tasti di un piano che
 R  Sotto le bombe  pace lontana -                                 conosce la vita e aggiunge le lodi.     solo per scappare dalla paura
 inorridisci mondo
                                                                   Volessi sarei una musica
                                                                                                           del mistero che soccombe
 nessuna via di scampo
 I  solo un pianto.  prega più forte                               che ride o piange dietro note           sulla terra...
 Il centro della terra
 bandiere sventolano
                                                                   baluardi che infossano il male.
 piangendo i defunti
                                                                                                           SILVANA GALIA
                                                                   Mi dipingerei dentro una musica
 urla no alla guerra.
 R                                                                 che danza con veli argentei
 E




































 Di questo Carnevale resta poco,  Impareranno ad amarsi  Avvolge l'anima affranta               I fili della pioggia
                   infuoca un gelido cuore
 le donne di domani
                                                                                                sono le nostre ciglia
 solo un lembo di colore giallo e blu  riprendendo un sogno impolverato  è un ponte tra due anime sole  che trattengono il dolore
 da conservare in tasca, vicino al cuore
 SILVANA LA PERNA  VINCENZO LAUDI                                                               ADRIANA CRESSI
 ANGELA MARIA MALATACCA





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 periodico mensile del gruppo NOIQUI                                                 periodico mensile del gruppo NOIQUI
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