Page 32 - RIVISTA NOIQUI MARZO 2022
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E
S Felicità o esultanza?
Possesso.
S Schiacciare una formica
con sadico lento movimento.
Dominare per sentirsi potenti:
E Trattenuta in un nido i campi di rosso. immortalità illusoria e caduca
scavato nella terra
Il frumento ha offerto
ma droga potente senza antidoto noto.
i suoi grani maturi.
il cuore racchiuso
R in una bolla Sotto i raggi del sole Domino ergo sum.
Mens insana in corpore sano.
quel guscio dismesso
ho atteso la rinascita.
Incapacità di godere l'attimo,
Sfidando la gravità
si sgretolerà come argilla
E un esitante virgulto lasciando solo una scia il sorriso breve, la luce di un nuovo giorno,
la pioggia che suona ticchettando i vetri,
si è proteso nel cielo.
di infelici ricordi.
Il buio si è riempito di luce la nebbia che ottunde cieli turchini.
Noi siamo gregge in cerca di pastore.
e le rondini hanno ripreso a garrire. ANTONELLA POLENTA Il pastore usa la voce suadente inascoltata
I papaveri hanno punteggiato poi afferra il bastone... ribellione... di pochi... tardiva...
N si paga in proprio... è per pochi...
eroi solo se morti
O e anche tali da opposte fazioni
offesi, contesi e contestati.
N Umanità misteriosa,
frammento di stelle cadute,
luce che precipita in buchi neri.
Eppure, amiamo la vita,
il sogno, la poesia,
A la sua storia parallela
in fuga tra le stelle
verso il confine
P dove sta la speranza di luce.
Fede, chimera, immortale
P Ho lasciato un sorriso Mi tiro su le maniche desiderio di conoscenza,
mela da staccare e mordere,
ai girasoli
dal pianto
sete di conoscenza
A Mi son tenuto il grano e rido... rido ... rido Paradiso perduto che ci è apparso e subito negato.
appena munto
prima che la felicità
R e ho rubato un filo mi guardi in viso FRANCESCO BRUNETTI
di preghiera
e copra la mia bocca
con un ghigno ...
lì dove spremono le ossa
I senza pace SADRIANA CRESSI Volare. È UN BATTITO SACRO ci accompagna
da sempre.
Abbiamo dimenticato
Ma belano i bambini
È un battito sacro
di avere un cuore.
R e forse i fiori Volevo volare Ve lo ricordate? tocca le stelle
tra i pensieri più nascosti
È quell' onda
la terra
dei meandri del cuore,
attraversa
del petto che scende
E per comprendere appieno che sale. l' universo intero
i segreti della vita.
Volevo volare È quel respiro eppure noi
l'abbiam dimenticato
che profuma di vita.
sulle cime del mondo, chiuso da qualche
per trovare in prospettiva Forse l'abbiamo smarrito parte
perso
l'orizzonte della luce chissà dove. siam diventati
che infonde speranza È quel muscolo cosí freddi
nell'animo dell'uomo. piccolo, grande indifferenti
quanto il pugno al suo suono umano
MARIO LAMBERTI quasi a non riconoscerlo più.
Pi Greco; 3,14... -periodico della nostra mano. GRAZIELLA COVELLI
Batte a tutte le ore.
La fine della sua periodicità, a scoprire l'ultima galassia. La sua melodia
Stupendamente irrazionale, magia, vibrazione.
Come l'amore, lo sbattimento di onde alla battigia,
o in luna piena alla banchisa.
Evidenti muscoli nel puledro selvaggio,
come arco teso a scoccare la sua freccia.
Perfezione nella sua imperfezione, indeterminato, senza fine.
AUM, suono e vibrazione primordiale,
indeclinabile, nucleo energetico.
Cerchi nel grano, arcobaleni acquerellati,
vortici spaventosi.
Goccia su goccia, a spaccare la superfice dell'acqua
in mille cerchi concentrici.
Un fanciullo tira il suo sasso, increspandola,
quanto stupore.
È l'apoteosi di Madre Terra che si eleva all'Universo.
Appare così senza fine, giocando tra pianeti e galassie,
costantemente progressivo ma indeterminato.
Apro il compasso, punto il foglio e giro...
MAURIZIO FRACASSO
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