Page 76 - RIVISTA NOIQUI NOVEMBRE 2021
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IRIs vIGNOLA




                                                        DONATO                                                                           si incontravano, i due giovani promettevano reciprocamente di amarsi per sempre.
                                                                                                                                         <Elena, non sai quanto ti amo. - Le mormorò un giorno - Molto presto verrò da tuo
                                                                                                                                         padre per chiedere la tua mano.>

               In un'epoca remota, vivevano due coniugi non più tanto giovani. Non avevano avuto                                         Quella stessa notte però fece uno strano sogno: vide una stanza in penombra, malgrado
                                                                                                                                         ciò, riusciva a distinguerne l'arredamento molto raffinato. Sopra a un grazioso letto a
               figli e non per il fatto che il Signore li avesse negati loro, ma perché la donna, scontro-
               sa e burbera, non ne aveva voluti.                                                                                        baldacchino era distesa una donna sofferente.
                                                                                                                                         <Figlio mio dove sei in questo momento? Chi ti ha portato via da me?> Si lamentava.
               L'uomo era succube della moglie e, dopo i primi anni di matrimonio, si rassegnò al                                        Il giovane si svegliò con l’eco di quelle accorate parole ancora nella mente e, il mattino
               volere di quella terribile sposa che, con il passare degli anni, diveniva sempre più acida.                               seguente, domandò ai suoi genitori quale potesse essere il significato quella strana visio-
               Ma il Creatore aveva dei progetti diversi per loro.                                                                       ne. Fu allora che la verità tenuta nascosta per tanti anni venne alla luce.
               In un freddo mattino d'inverno, capitò che la donna udisse un vagito di neonato, vici-                                    <Figliolo, perdonaci se abbiamo taciuto fino ad ora, è stato soltanto per non perderti.
               nissimo. Aprì l'uscio di casa e restò sbalordita.
               <Un bambino? Ma come è possibile? Chi lo avrà abbandonato qui, davanti alla mia                                           Non sei nato da noi, ciononostante ti abbiamo amato come se così fosse stato. In un
                                                                                                                                         freddo mattino, ti trovammo davanti all’uscio di casa, dentro a una cesta e portavi al
               porta? E adesso che cosa faccio?> Si chiese.                                                                              collo la catenina che hai tutt’ora.>
               Infatti, in una cesta, un neonato strillava per il freddo e per la fame. Dapprima tituban-                                Dopo un lungo istante di sbigottimento, Donato affermò che non avrebbe avuto più
               te, lo prese, lo portò all'interno e lo sfamò con del latte caldo; subito dopo, sazio e al                                pace fino a che non avesse scoperto la sua vera identità.
               caldo, il piccolo si addormentò.                                                                                          <Madre, padre, sappiate che vi amerò per tutta la vita; tuttavia, non sarei più felice se
               Togliendogli la misera copertina che lo ricopriva, la donna si accorse che una catenina
               d'oro, con una pietra preziosa incastonata, gli adornava il tenero collo; in effetti, una                                 non riuscissi a scoprire chi sono realmente e per quale motivo sono stato abbandona-
                                                                                                                                         to.>.
               cosa molto rara, in quei tempi di miseria. Alquanto pensosa, fece mille supposizioni al                                   Il giorno seguente, di buon mattino, lasciò la sua casa e si allontanò, incamminandosi
               riguardo della provenienza del neonato.                                                                                   senza una meta precisa; ad ogni paese che incontrava si fermava per chiedere informa-
               Al rientro dal lavoro del marito, mise subito in chiaro che non era intenzionata ad ave-                                  zioni, con la sola traccia che possedeva: la catenina d’oro.
               re poppanti fra i piedi.                                                                                                  Durante una sosta nella locanda di una piccola contrada, nella quale si era fermato per
               <Non ne ho voluti di miei, figuriamoci se voglio quello di qualcun altro.>                                                rifocillarsi, udì un racconto che catturò la sua attenzione: la Regina era molto malata e,
               Suo marito, al contrario, era invece entusiasta; le rispose che questo dono piovuto dal                                   durante la sua agonia, chiamava spesso il nome del proprio figlio che, ancora in fasce,
               Cielo avrebbe potuto riempire la loro vita così solitaria. Però, alle persistenti proteste                                gli era stato sottratto da una donna malvagia, allo scopo di vendicarsi per il suo allonta-
               della moglie, fu costretto a prometterle che avrebbe affidato il trovatello a qualche altra                               namento dalla corte.
               coppia desiderosa di avere un figlio.                                                                                     Donato pensò che avrebbe potuto essere lui quel bambino, però non intendeva farsi
               Tuttavia, non era facile trovare una famiglia giusta e intanto l'uomo prendeva tempo                                      troppe illusioni nel proclamarsi il figlio di un Re!
               e più questo passava, più sua moglie si affezionava al bambino, così tanto che abban-                                     Ciononostante, questa speranza non voleva abbandonarlo. Perciò decise di recarsi alla
               donò l'idea di allontanarlo.                                                                                              reggia, in modo da non lasciare nulla di intentato.
               Il piccolo Donato, a cui misero il nome che pareva loro perfetto, crebbe bello e sano,                                    Quando vi arrivò, chiese udienza al Sovrano, ma questi non volle riceverlo, dato che in
               fino a divenire                                                                                                           quel momento era al capezzale della povera moglie.
               un aitante gio-                                                                                                           A quel punto il giovane si tolse il monile dal collo e lo porse a un servo. <Ti prego di
               vane che, all'età                                                                                                         mostrarlo subito ai Reali. Se non lo riconosceranno, me lo riporterai e io me ne andrò
               di diciotto                                                                                                               via immediatamente.> Disse al ragazzo.
               anni, si inna-                                                                                                            Quando lo ebbe fra le sue mani, il Sovrano non poté trattenere un’esclamazione di gio-
               morò di una                                                                                                               ia: <Mio Dio, questa è la collana di mio figlio! Da chi l’hai avuta?> Esclamò, rivolgen-
               fanciulla molto                                                                                                           dosi al servitore in attesa.
               povera, figlia                                                                                                            <Dal giovane che vi aveva chiesto udienza, Maestà.> Gli rispose.
               di un umile                                                                                                               <Presto, conducilo al mio cospetto!> Ordinò il Re.
               boscaiolo che                                                                                                             Quando Donato fu accompagnato di fronte ai Sovrani raccontò la sua storia.
               abitava nel                                                                                                               La Regina non ebbe dubbi che fosse il suo bambino e si riprese istantaneamente, grazie
               suo medesimo                                                                                                              alla gioia di avere ancora la possibilità di abbracciarlo e baciarlo. Piansero di commozio-
               paese. Nei rari                                                                                                           ne, dopodiché il Sovrano ordinò i preparativi per un grande ballo, in modo da festeggia-
               momenti in cui                                                                                                            re degnamente il Principe ritrovato.




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                periodico mensile del gruppo NOIQUI                                                                                                                                         periodico mensile del gruppo NOIQUI
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