Page 91 - RIVISTA NOIQUI NOVEMBRE 2021
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ELIsABETTA DE mIChELE




 NONNA VOLPE   da trovare per poter far guarire il Gigante della radura che non ricordava più nulla a causa
               di un incantesimo fatto da una strega malvagia che voleva impossessarsi di quella terra in
 Nessuno poteva accorgersi di lei, di que-  cui lui abitava che aveva qualcosa di magico, dato che per arrivarci bisognava perdersi. Per
 sto era certa. Da quando aveva costruito   far tornare pian piano la memoria al Gigante, bisognava trovare tutti i suoi oggetti-ricor-
 quel  trabiccolo poteva compiere  tran-  do sparsi nelle casette e portarglieli. In quel momento si udì un pianto a dirotto provenire
 quillamente le sue furbizie nell'anonima-  dall'interno di quello strano trabiccolo. Tutti i presenti si avvicinarono, domandando con
 to.           preoccupazione chi fosse nascosto là dentro e se per caso avesse bisogno di aiuto. La vol-
 Roxane lo stava utilizzando anche quel   pe, allora, uscì, con tutte le sue lacrime, trascinando con sé i sacchi della refurtiva. Chiese
 pomeriggio, prima  di smarrirsi  e ritro-  scusa con grande sincerità, e volle offrirsi per aiutare a risistemare tutto e a trovare un
 varsi in quello strano posto. Strano per-  oggetto-ricordo per il Gigante.
 dersi per una volpe, in effetti era la pri-  Roxane aveva una nonna, lì nel bosco da cui era partita, smarrendosi; chissà come sta-
 ma volta che le capitava. La visuale da   va adesso là da sola senza di lei, lei che la aiutava sempre, visto che era molto malata;
 lì dentro non era delle migliori, ma già   “Alzheimer”, ecco il nome della sua malattia. Si dimenticava tante cose, a volte persino
 così le consentiva di notare di ritrovarsi   di lei, ma per poco, per fortuna, perché bastava stringerla forte sussurrandole parole
 in un luogo davvero insolito. Il trabic-  dolci. Ecco perché la triste storia del Gigante l’aveva tanto coinvolta. La volpe, i topini
 colo non è facile da descrivere, essendo   e il   nuovo arrivato si misero a cercare nelle casette, dopo che furono riposizionati tutti
 unico al mondo, e non vorrei nemmeno   gli oggetti, e trovarono un oggetto-ricordo molto prezioso: il cappellino che il Gigante
 farlo per non stanare la volpe, animale   indossò il primo giorno di scuola. Come lo riconobbero? Semplice: profumava di libri,
 che mi è molto simpatico; dirò solo que-  di inchiostro, di innocenza e di emozione! E l’olfatto delle volpi è davvero eccezionale e
 sto: avete presente il cavallo di troia? E i   infallibile. Dopo aver salutato tutti i suoi nuovi amici, Roxane si rimise in viaggio verso
 finti cespugli in cui si nascondeva Willy   casa, certa che la voglia di tornare ad aiutare la nonna l'avrebbe guidata sulla giusta strada.
 il Coyote? Ebbene provate a mischiarli   E sulla giusta strada avrebbe condotto ora anche la sua vita: da quel momento in avanti
 insieme aggiungendo molti altri elemen-  non rubò mai più nulla. Certo, la sua furbizia la accompagnò fino alla fine dei suoi giorni,
 ti… ecco, siete ancora lontani da ciò che   ma fu sempre ben utilizzata.
 era realmente, ma potete capirne la sua utilità.
 Roxane notò subito le casette bianche situate attorno alla radura e pensò di darci al
 più presto un'occhiata, convinta di trovare al loro interno innumerevoli cose interes-
 santi con cui fare affari. In giro non c’era anima viva, forse anche a causa del caldo di
 quell'ora di un primo pomeriggio di giugno, ma lei procedette comunque con estrema
 cautela. Lasciava il trabiccolo proprio davanti all'uscio di ogni casetta e si infilava dentro
 la porta passando dall’uscita invisibile che aveva costruito appositamente sul retro della
 struttura.
 Ci vollero ore, ma riuscì a rovistare in tutte quelle piccole e bizzarre abitazioni portan-
 dosi via tutto ciò che luccicava o che pareva avere valore. Erano davvero piene zeppe
 di oggetti! Essendo ormai notte fonda, decise di portare il trabiccolo dietro una grande
 quercia in modo che non fosse tanto visibile l’indomani mattina, dato che non aveva
 alcuna intenzione di alzarsi presto. Si accucciò nell'angolo più comodo che aveva al-
 lestito al suo interno, pieno di morbidi cuscini, e lì si addormentò. Il giorno seguente,
 purtroppo, fu svegliata sul presto da squittii piuttosto agitati: erano i topini del grano
 che si erano accorti della mancanza di moltissimi oggetti dalle abitazioni.
 Roxane si mise sul chi va là e si avvicinò, cautamente, nascosta nel trabiccolo, ai rodi-
 tori, per sentire meglio e capire se avessero dei sospetti. In quel momento arrivò qual-
 cuno: un nuovo viaggiatore smarrito. I topolini, che sapevano benissimo della presenza
 della volpe, perché puoi farla a tutti meno che ai furbissimi topini del grano (riuscivano
 a parlare col vento, con l’acqua di rugiada, con ogni filo d’erba e perfino con ogni zolla
 di terra calpestata), si misero a raccontare al sopraggiunto ospite degli oggetti-ricordo



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