Page 105 - RIVISTA OTTOBRE 2024
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del fumo prodotto da una sigaretta. Ma da ciò a riprodurre in una scala esatta le proporzioni del
fenomeno in un quadro ne passa.
Sappiamo, invece, che van Gogh era un appassionato di astronomia. Negli Anni 80 del XIX
secolo le pubblicazioni come la "Astronomie" di Camille Flammarion erano popolari. Era
stata da poco osservata una supernova nella galassia a spirale di Andromeda. È possibile che
van Gogh abbia visto le fotografie di lsaac Roberts, prese nel 1888, l'anno prima della "Nuit
étoilée", dipinta probabilmente all'alba, secondo la posizione della luna, dei pianeti e di alcune
costellazioni. C'è, poi, un'altra curiosità. Molto prima di Vincent, Leonardo da Vinci era stato
intrigato dal fenomeno della turbolenza nei fluidi. Tanto da usare per primo questa parola,
nel "Codice Atlantico", riferita a un fenomeno fisico. Un suo disegno in cui un getto d'acqua
colpisce lo specchio di una piscina è visto da molti studiosi del campo come un importante
documento nell'analisi e nell'illustrazione del fenomeno della turbolenza. Di recente, uno
studio italo-francese ha riprodotto il getto del disegno usando il computer e comparando i
risultati con le annotazioni di Leonardo sul foglio. Van Gogh era un ammiratore di Da Vinci. E,
probabilmente, aveva un occhio più scientifico di quanto si è finora pensato.
Si tratta di indizi, che non spiegano del tutto le corrispondenze tra alcuni dipinti di Van Gogh e
i modelli della turbolenza dei fluidi. Ma sono una traccia: i cieli inquieti del pittore ci interrogano
a distanza.
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periodico mensile del gruppo NOIQUI 105