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Ethos

06/05/2025 | pubblicazioni_poesie | Nessun commento

Ethos

Scelgo il solo verbo necessario.
Nella pagina bianca,
l’onestà diventa rovello:
proferire duole,
ci vuole l’anima che stilla,
suda e fatica
attraverso il cunicolo della forma;
confessare, dichiarare, raccontare
domando la condotta nel perimetro dei versi,
incastonare il rigore
tra le grinze di un giudizio.
Scrivo senza spegnere la mente,
per restare salda sull’orlo consumato
di un mondo che abdica alle lusinghe della parola facile.

© Angela Maria Malatacca

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✍️ Pubblicata da Angela Maria Malatacca

Cosa non ho visto

05/05/2025 | pubblicazioni_poesie | Nessun commento

Cosa non ho visto

T’ho vista in bilico,

radunare speranze,

cercare fra i volti

un volto che non c’era.

 

T’ho vista piangere,

trattenere una lacrima,

e con l’orgoglio giovane

morire nell’anima.

 

T’ho sentita, toccata, abbracciata

quando il sole piegava fra le nuvole,

rannicchiarti nell’angolo dei pensieri.

 

T’ho lasciata lì,

fra mille follie,

canti di gioia

e feroci malinconie,

mentre il tempo conta ancora le ferite.

 

Immobile, ho atteso un risveglio,

un gioco a mani schiuse,

mentre i miei, di pugni,

erano già svaniti.

 

E non c’era nessuno,

oltre te e me…

 

Ora che forte afferro la tua mano,

mi lasci di nuovo in bilico,

a chiederti,

a chiedermi, 

cosa non ho visto

.

 

#grazielladechiara 04/05/2025

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✍️ Pubblicata da Graziella De Chiara

Nel naufragio del mondo

03/05/2025 | pubblicazioni_poesie | Nessun commento

Nel naufragio del mondo

 

E che male avean fatto
‘ste creature arenate sulla spiaggia
all’interrotto respiro?
Vedi Dio, a volte penso
– ma dove sei, ci sei davvero… ? 
Ti cerco disperatamente, nella anse
più buie… ti chiamo…          ti prego.
E tu… sei sordo e cieco        al mio implorar la pietà tua.
Poi, nel tempo, la tua pena  e il tuo immenso amore
si palesano.
Nello sconforto, uno scampolo di luce
m’infervora ancora anima.
Certo non è semplice percepire te
nei marosi quotidiani
dentro gli sguardi feriti…
Ma tu affondi la spada dell’amore
nella sofferenza più atroce…
E alla fine mi chiedo di cosa s’empie
il mio inutile lamento…
E tu apri le porte al mio cinico egoismo
a guardare oltre il naufragio del mondo.
Ora vedo la tua luce.

© Francesca Patitucci

 

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✍️ Pubblicata da Francesca Patitucci

Il bacio

03/05/2025 | pubblicazioni_poesie | Nessun commento

Il bacio

Il bacio tra noi fu un’interruzione nel sistema,

una specie di punto e virgola saltato a piè pari

nella mia sintassi quotidiana.

Non c’erano violini quel giorno, 

ma solo un semaforo arancione

che scandì l’attimo giusto.

Le tue labbra avevano il sapore

della disperazione,

della paura appesa tra il cuore e la gola,

ma per me era solo pane caldo

dopo un lungo digiuno.

Quel bacio arrivò, gentile e spietato.

Inevitabile.

Regolò l’orologio indietro di un secolo,

silenziò ogni retorica che premeva sulle nostre lingue

e diventammo la premessa di un errore.

Poi, non ci siamo più scritti

e non abbiamo parlato;

il telefono è rimasto muto 

dietro il suo cristallo nero.

Il mondo non è esploso come volevamo,

o come temevamo,

e non so se questo ancora mi pesa.

Ma c’è una curva pericolosa 

nel percorso della mia memoria

dove ancora rallento

perché in quel punto, un giorno, 

davanti ad un semaforo arancione,

il tempo ha frenato di colpo.

 

© Angela Maria Malatacca

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✍️ Pubblicata da Angela Maria Malatacca

Ha voce la mia penna… per te

03/05/2025 | pubblicazioni_poesie | Nessun commento

Ha voce la mia penna... per te

I vestiti un po’ stretti fan da arredo nei cassetti, semiaperti
li guardo a mezzo sorriso
nelle memorie carezzate dal tenero d’una madre.
Le gambette corte facevan fatica
ad accordare pensieri vispi e veloci.
Il silenzio, ora, morde la lingua, ché il verbo appare inconcludente
per quanto ancor ti vorrei dire.
A lume di candela mi seggo
e un fiume di parole si scaglia su una timida ragione
a donarti una luce che vorrei abbracciassi, quando il mondo s’oscura alla tua fiducia
ai tuoi sogni imbrattati
da chi non ti comprende.
Non so se sciorinare le brutture
della vita o la sua bellezza raccontarti
figlio mio
ché l’andazzo in su e giù come emozioni alle montagne russe è pane quotidiano
che appaga e dispera.
E la mia penna, stasera
elemosina il suono
di spalle alla luna incantatrice
acché io non perda il filo dei
pensieri
a svuotare i grumi e le gioie
appesi a occhi e fiato che vegliano
sui tuoi passi incerti e orgogliosi
di giovane uomo.
E poi, chissà… se avrò coraggio
a consegnarti questo foglio misero
pieno di me, di noi
come feto a nutrirsi del caldo e liquido
nido d’amore ch’ancor non carpiva luce.
Ma era già amore immenso.
È quasi l’alba, il caffè è freddo
un’altra notte
ho piegato all’insonne desio
d’entrare nel tuo cuore
e soddisfare tutto il bene imploso
che aliterà sul mio giaciglio
notte e giorno, come solo una madre fa.
Perdonami, figlio, se altro vorresti
da me, accetta ciò che io riesco a donarti.
La mia penna poggio sui tuoi occhi
che bei sogni possano essere
i tuoi affanni, nei miei!

Francesca Patitucci
Diritti riservati

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✍️ Pubblicata da Francesca Patitucci

Fuori dalle crudeltà

03/05/2025 | pubblicazioni_poesie | Nessun commento

Fuori dalle crudeltà

Cucite addosso alle parole sono le sofferenze, 

si incastrano come libri messi in riga 

su uno scaffale, stretti, 

spessi, colmi di un’essenza,  

 

messi da parte a farsi statue.

 

Sono dentro le maledizioni 

certi corpi, 

si trascinano 

all’infinito, a lambirci come piume 

 

divorati da una rabbia indomita.

 

Come può un corpo 

straziato 

emanare soave voce!

Eppure, esiste un posto, 

 

dove le parole hanno un eco 

 

sì forte da far tremare il mondo.

Sono le parole sofferte 

a trionfare 

fuori dalle crudeltà.

 

Ballano come una ossessione e rimangono la!

 

#grazielladechiara 16/05/2024

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✍️ Pubblicata da Graziella De Chiara

Scaglie di giorni

03/05/2025 | pubblicazioni_poesie | Nessun commento

Scaglie di giorni

I giorni cadono all’incontrario, 

saltano da uno all’altro, capitolando spesso nel cuore delle decisioni.

 

Quanta fatica scorre davanti agli occhi, come promemoria discutibile alla sera. 

 

Racchiuso dentro ai pugni, 

il senso di libertà, arriva come sollievo della mente, mentre fuori il sole sparge poca luce. . . 

 

è rozzo, come una risata finta che giace alla rissa degli stolti. 

 

Oh quanta solitudine riempie questa vita alla deriva, mentre i giochi restano a finire male! 

 

Questi contrastanti giorni, sono solo scaglie di saperi ai margini della vita.

 

#grazielladechiara 17/04/2025

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✍️ Pubblicata da Graziella De Chiara

Sono nato in Sardegna

02/05/2025 | pubblicazioni_poesie | Nessun commento

Sono nato in Sardegna

Sono nato in Sardegna,

sono nato di brezza e di spuma

sono nato di sale,

in quel punto indeciso

che sposa la terra e il mare,

lì è la mia casa

fatta di granito e di vento

levigata dal tempo.

Sono nato di fronde e d’uccelli,

sono nato di ali,

nel passo innevato del monte.

Sono nato di canti

sono nato di carne

un perfetto imperfetto

che profuma di cisto,

che profuma di mirto,

scintilla di Dio

impastato dall’odore d’amore.

©️ Franco Carta

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✍️ Pubblicata da Franco Carta

Come una seconda pelle

02/05/2025 | pubblicazioni_poesie | Nessun commento

Come una seconda pelle

Come una seconda pelle

Il tuo profumo sa di muschio selvaggio,
della terra umida all’alba,
quando la brina accarezza i petali
e il viale delle emozioni scintilla di perle.

È l’abbraccio tra il bacio del mare e la sua spiaggia:
accogliente, magnetico, irresistibile.
Una calamita che risveglia i sensi,
un gioco eterno di perdersi e ritrovarsi.

Due labbra scolpiscono l’assolo,
mentre il desiderio si dissolve in mille rivoli,
sulla pelle e dentro l’anima.
Il tuo profumo danza in me alla velocità della luce.

Mi sei rimasta addosso come una seconda pelle, la nostra!

@Luciano Zampini

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✍️ Pubblicata da Luciano Zampini