Page 83 - Rivista Mensile NOIQUI
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SIAMO SCAGLIE DI PASSATO
               Siamo scaglie di passato
               che si stagliano incerte
               in un tempo
               che non lascia tempo
               al lento incedere
               di anime ingarbugliate                            EBRON
               tra giovani emozioni e antichi ricordi,
               di anime inaridite                                Noi tornammo, quel giorno
               dallo scorrere degli anni e degli eventi,         e, tra le arroventate sabbie d’Ebron,
               di anime smarrite                                 scegliemmo il fango, modellammo torri,
               tra nuove usanze e vecchie tradizioni.            creammo, in un istante, pietra e uomo,
                                                                 poi angeli corrotti
               Siamo scaglie di passato                          ed ambiziosi demoni celesti.
               che aspettano il lasciapassare                    Sacrificammo agnelli,
               per una vita nuova e sconosciuta                  tori e colombe bianche ed innocenti,
               dove il tutto vale nulla                          leggemmo poi viscere sanguinanti.
               e il nulla è quel che resta.                      Svegliammo morti incerti,
               SARA MELOSU USOLEM                                moltiplicammo, come fosse un gioco,
                                                                 il pane, il pesce, l’odio e l’assassino,
                                                                 cambiammo il vino in acqua, e fu un
                   SCRIVO!                                       portento,
                                                                 e, sui muri del tempio,
                   Scrivo quando sono triste,                    scrivemmo frasi licenziose e oscene.
                   o arrabbiata, o soffro o sono felice!         E poi mercanteggiammo,
                   Scrivo quando penso all'amore                 perdono e Paradiso,
                   di una mamma verso i figli,                   per donne, fumo e profumati unguenti.
                   di una figlia verso i suoi genitori           Ritrovammo la grotta, il freddo, il gelo,
                   avanti negli anni,                            e ci sembrò remota,
                   di una donna verso il suo uomo!               scalammo il monte dell’infame legno,
                   Scrivo per dare sfogo alle emozioni,          e sulle pietre calcinate e antiche,
                   che si dilatano dentro di me!                 un messaggio incidemmo,
                   Scrivo perché è un insieme di forza,          “Lo senti Padre, s’è placato il vento”
                   di fatica, di paura e di sogni!
                   Perché è un modo per difendermi,              GIUSEPPE PIPPO GUARAGNA
                   nascondermi, alleggerirmi l'animo!
                   E poi il foglio dove scrivo mi
                   riserva tutto il tempo che voglio,
                   con pazienza, senza volermi
                   dare a tutti i costi suggerimenti!
                   Scrivo semplicemente, senza
                   aspettarmi nulla!
                   Scrivo perché fa bene a me stessa!
                   PATRIZIA GIORDANO







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