Page 21 - RIVISTA NOIQUI APRILE 2022
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MENZIONE DI MERITO                                                         MENZIONE DI MERITO



 ADRIANA CRESSI  LINA CHIRO                                                            ALEXANDRA FIRITA


 PASSO A PASSO  LE STAGIONI DEL CUORE                                                  L'ARRIVO DELLA PRIMAVERA
 Fu incerto il camminare  Lascio la mia anima                                          La colpa non è della primavera
 dopo esser usciti   volare in uno spazio                                              che sta arrivando fra i giorni grigi
 dai sepolcri dell'Autunno  senza tempo                                                nemmeno del sole che brilla fra le macerie
 Il giallo che ingialliva  Coloro i miei desideri                                      né della luna che trema spaventata al fruscio di missili
 le prime nevi  in un cielo sfuggente                                                  e al ronzio di carri armati
 Le prime domande chiuse  Adagio i ricordi
 negli artigli   su nuvole trasportate                                                 la colpa c’è di nessuno dicono
 d'un Inverno spaventato  lontane dal vento                                            sono partiti senza troppe valigie
 E poi ronzò   Un flebile dolore                                                       senza un pezzo di pane e l’acqua
 il primo moscerino  sull’incedere                                                     partiti non si sa dove e quando sarà il ritorno
 Volò la libellula   dei miei passi...  ELISABETTA FIORITTI                            bambini e mamme e nonni assieme
 e tutto chiuse il pianto  MATILDE D'AMORE  Cammino                                    senza riparo e senza futuro, nemmeno passato
 Una ginestra  e non ricordo  IL RESPIRO DELLE STAGIONI                                solo un presente straziato, incerto, lugubre
 si sporse ancora  ARDORE  il mio nome  Respirare nel nostro giardino                  che li sta soffocando in un bunker
 verso il mio respiro  Durante il torpore  Cambiano i giorni  quando cantano i pettirossi
 e corsero le vele ...  e le stagioni  al levare del sole,                             la colpa è dell’aria troppo avvelenata di odio,
 dell'inverno mi lascio   Ma il mio cuore   di malva e corallo si infiamma l'aurora    della cenere giacente nella pancia  delle nuvole,
 cullare dalle tue braccia, uniti da una calda   rimane attento   e la coltre notturna  della pioggia che sputa sul mondo
 passione, mentre sibila il vento fra i rami   catturando con il suo battito  di seta lucente  lingue di fuoco radioattivo,
 spogli.  un momento di pioggia  scivola dai fiori rosei del melo.                     la colpa e della sete di gloria, del potere, del niente

 TANIA DAVID  Difficile allontanarsi dall'ardore di chi con il   o un raggio di sole  Incantarsi tra i rami   che serve al nulla, a nessuno

 suo fuoco ti scalda   E tutto è più chiaro...  dove i raggi giocano a nascondino
 PRIMAVERA  limpido come una  Sentire la carezza delle stagioni                        la colpa è di un mondo che aveva dimenticato come
 Una lacrima di pioggia,  e sentire i battiti di un cuore che nasce, la   giornata di primavera...  e il profumo dei boccioli di primavera.   fossero le guerre
 primavera che, come un bimbo, fa fragore.
 una dispettosa ventata  Come un tramonto  Fluisce il tempo, di quando                 capisco che la mia tristezza non fermerà
 che scompiglia le chiome  Nel chiacchierio del mare   in riva al mare  i merletti bianchi di ghiaccio inargentavano i rami.  l’arrivo della primavera.
 e solleva le vesti.  mostrando il verde dei suoi pascoli, vestiture   Sono attaccata  Di ieri, allor che i rossi d'autunno infiammavano il cielo.

 d'onde accompagnano il sorriso soave di una   al filo della vita  Ora vieni, stagione dei fiori
 Il verde manto  che mi sorregge  Donaci soffici prati
 sui dolci clivi  calda e travolgente estate.  E’ sottile  per riposare,
 rapisce lo sguardo  Madida di sudore la pelle ed estasiati dall'ar-  ma non si spezza  voli lievi di lucciole e farfalle
 e innamora.  dente passione,  Sorrido perché  per farci sognare,
                   calde messi per illuminare i cuori,
 nel silenzio
 Un caldo raggio di sole  sui prati distesi fra l'oro delle spighe ed az-  cerco di dar vita  succose fragole da assaporare
 zurri fiordalisi, aspettiamo l'autunno imboc-
 e ride primavera  candoci dei suoi frutti.  alle mie emozioni...  E mari immensi per respirare l'amore.
 che bussa ai nostri cuori  un senso alle
 e risveglia i sonnolenti amori.  Poi avvinghiati sotto petali di fiori, stanchi   mie stagioni...  SILVANA GALIA
 Le Stagioni del cuore!
 Di fiori profumati  ormai delle fatiche ed anelanti nell'amore.
 cosparge i prati  Il vento accarezza le fronde che si spandono   IL CANTO SEGRETO...
 a nuova vita rinati.  tutto intorno ed il crepuscolo segna il finir   ELISABETTA BIONDI    L' autunno canta nell' aria
 DELLA SDRISCIA
                   volano le foglie al passar del vento
 Sotto l'erba cuore  placido del giorno, nel dilucolo ci incammi-  e scricchiolano rami spogli e secchi
 niamo
 si nascondono  ormai arsi dalla nostra passione.  PALINODIA  al passar delle orme ...
 le timide violette  Foglie gialle, dorate,  L' inverno suona più forte
 mentre rossi,  in danza lenta, in lieve  tuoni sembrano tamburi e le piogge
 vanitosi papaveri  volteggiar tra cielo e suolo…  sbattono in terra flosci e flotte
 si mostrano       di acque sporche, ma quando è neve
 fra spighe saettanti.  LUISA DI FRANCESCO  Forse l’autunno non è  cade dolce, come nuvolette adagiate
 quella morta stagione  il suo canto è impercettibile solo
 Trabocca di grappoli di glicine  ORLO DI PRIMAVERA  in cui si spenge l’estate,  a prestare orecchio, con l’incanto
 il vecchio portone, abbandona-  Le pieghe dell’abito leggero   un lento scivolare verso  del momento...
 to,   su piedi nudi muovono tepore  il niente, un macerarsi   IL più bel canto ...la primavera
 che rivive, al garrir di rondini,  nel verde aperto di corolle a fiore.  lento dentro i tini…  sfarzosa e bella come una signora.
 le sue giovani, andate stagioni.  Frescosa aria di profumate note  L' usignolo intona la melodia e
 maggio di margherite papaveri e rose  ma la stagione della   il passero nell' albero tra i fiori
 respirano foglie nel brillio di rugiada  pienezza colma, dell’oro  s' innamora.
 lacci di umido a salutar la mattinata.  che riveste alberi e prati,  Germogliano i frutteti di pesco
 Frullio nell’aria del giorno   del sole che riscalda senza   e melograno, mentre nei vigneti
 pettirossi a becco aperto, a stormo  lasciar brucianti le ferite.  lo spauracchio fa il direttore
 che da lassù guardano il canto alato   d'orchestra, tra grilli e cicale
 piegare in disegni il volo planato.  Foglie gialle, dorate,  che a squarciagola cantano!
 E un calabrone bruno e scolpito  in danza lenta, in lieve  L' estate donna amata, lei canta
 lucido ronza al profumo carpito  volteggiar tra cielo e suolo…  come il mare, dal verde suo imbrunire
 dalla bocca di un boccio appena   regala cose rare ...                                   ANGELA MARIA MALATACCA
 uscito.  Quando verrà l’inverno  Le voglie dell’amore appaiono incustodite
 tutto si assopirà nella   e cantano nei lidi profumi e gelsomini
 L’orlo della nuova primavera   purezza, tutto - alberi,   che inebriano l’udito di canti nascosti    FIORE DI MARE
 sfiora la vita, che ancor spera.  case, strade - scomparirà           alle orecchie, ma divini ...
 pacificato nell’abbraccio.




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