Page 13 - RIVISTA NOIQUI APRILE 2023
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MARIA MOLLO


               SEMPLICISTICA FILOSOFIA DEL VIVERE
 CASE MAGDALENE

               Semplicistica filosofia del vivere, cioè affrontare la vita con un atteggiamento equilibrato, razio-
 Si parla tanto di parità tra sessi e, proprio per questo, si evince che, la lotta iniziata dalle nostre   nale, superando la preoccupazione per se stessi e adottando un vero interesse per gli altri.

 ave per il raggiungimento di ciò, è ancora lontano.  In fondo, lo scopo della vita non è forse la gioia di vivere? E quali sono i valori della vita?

 È innegabile altresì, che sono stati fatti passi da gigante perché la donna avesse un posto al   Nell’ordine di una scaletta, la salute è certamente al primo posto; fanno seguito i figli, la fami-
 sole nella società.  glia, la stabilità economica e, ancora, la serenità ed il rispetto.

 Se si dà uno sguardo al nostro passato prossimo, la donna non aveva alcun diritto: segregata in   Rispetto: sentimento nei confronti di una persona o di un’idea o di un’istituzione.

 casa, schiava prima di padri e fratelli, poi del marito, senza diritto allo studio e al lavoro. Una   Ed è proprio il rispetto che, negli ultimi anni, sembra essere destinato alla completa estinzione.
 società improntata prettamente al maschilismo e, le ragazze che si ribellavano a questo stato   Una sorta di corsa pazza, sempre più spesso, vede impegnati uomini e donne ad arrogarsi la

 di cose, venivano considerate pazze da ibernare in fatiscenti manicomi. Se poi si era ragazza   libertà di assumere atteggiamenti scorretti ed offensivi nei confronti degli altri.

 madre, la colpa veniva addossata interamente alla donna, esonerando gli uomini da qualsiasi   E non solo! La cronaca, quasi quotidianamente, fornisce episodi di grave entità e che ledono le
 responsabilità.  classi indifese. E lascia esterrefatti come tali atti criminosi, quasi sempre restano impuniti, pur

 Per la società, diventavano “donne perdute” da punire severamente.  essendoci i colpevoli.
 Sorsero, così, le Case Magdalene (prendevano il nome da Santa Maria Maddalena), cioè istituti   Nei giorni addietro, si è assistito ad un “fenomeno” che ha dell’incredibile.

 che accoglievano le ragazze “immorali”.  Ma procediamo per gradi.

 Le Case erano gestite dalle suore di vari ordini che facevano capo alla Chiesa cattolica.  La metropolitana di Milano, da tempo, è sotto schiaffo di un gruppo di nomadi che, con fare
 Sorsero in Inghilterra ed in Irlanda nel XIX secolo, atte a “rieducare” le ragazze.  sapiente e lesto, sottraggono portafogli ai malcapitati di turno, perlopiù anziani.

 In realtà erano dei veri e propri lager, luoghi di torture fisiche e morali, di violenza sessuale; le   Per arginare questo fenomeno, un gruppo di volontari si sono posti a salvaguardia dei poveri

 ospiti lavoravano duramente come lavandaie e senza paga, ingrassando le tasche degli istituti.  derubati, pronti ad intervenire in caso di necessità.
 Va sottolineato che le ragazze venivano trattenute contro la loro volontà, spesso con la com-  Buttata l’esca, il pesce abbocca e così due ragazze sono state colte in flagrante ma la loro rea-

 plicità dei familiari preoccupati di salvare “l’onore” leso.  zione non è quella del pentimento che ci si aspettava. Lascia perplessi come, con toni accesi,

 Venivano rinchiuse anche le donne ritenute troppo brutte o vittime di stupro.  rivendicano il loro diritto di rubare. La controversia finisce in TV...
 Difficilmente si usciva da queste prigioni, molte morivano e venivano seppellite in fosse co-  Una delle due ragazze, tra l’altro prossima mamma, molto candidamente afferma: “Ho scelto io

 muni; chi riusciva a varcare la soglia del cancello, mai più sarebbe stata in grado di sorridere.   di fare questo lavoro, nessuno mi obbliga, rubo per me”. Poi ci tiene a precisare: “Sono rom”.

 Le sofferenze patite, minavano per sempre, laceravano cuore ed anima. Donne alle quali era   Dopo un comprensibile sgomento, un noto conduttore ospite in studio, avvicinatosi alla ragaz-
 stata tolta la speranza di un mondo migliore; donne defraudate, calpestate, spesso privati di   za, le bacia la mano augurandole di cambiare vita.

 figli che venivano dati ad altri. Donne minate nell’anima.  È una storia che ha del grottesco, che sfocia nel ridicolo.

 Nel 1993, una parte dell’istituto di Dublino, fu ceduta ad un imprenditore immobiliare. Du-  Certamente la ragazza va aiutata a crearsi un posto onesto nella società, questo è fuor di dubbio.
 rante le operazioni di ristrutturazione, furono trovati resti umani.  Ma i poveri anziani che vengono derubati magari della misera pensione, chi li protegge? Chi si

 Questa situazione generò uno scandalo pubblico e nel 1998, finalmente, la verità esplose   prende cura di loro?

 come uno tsunami.  Il mondo è alla rovescia, la menzogna ha preso il posto della verità e, il relativismo, fa sì che
 Nel 2001, il governo irlandese, riconobbe che le donne ospitate nelle Case Magdalene, erano   tutto sia lecito.

 state vittime di abusi.  Bisogna correre ai ripari e subito, prima che un siffatto di cose prenda il sopravvento.

 Il governo chiese scusa, tuttavia, non intese risarcire le malcapitate.
 Gli Stati Uniti d’America tutelarono suore ed istituti cattolici asserendo il falso e cioè che nes-                             Maria Mollo

 suna donna era stata imprigionata, né costretta a rimanere contro la propria volontà.

 L’ultima Casa Magdalena fu chiusa il 25 settembre 1996.








































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