Page 34 - RIVISTA NOIQUI APRILE 2023
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MAYA CAU                                                                                                                                                     MIMMA PASCAZIO

                CONCEDETEMI VI PREGO....                                                                                                                                     Stiamo attraversando un periodo particolarmente difficile e doloroso ma io spero e credo che esso sia solo l’Al-

                Quando su di me                                                                                                                                              ba d’un mondo migliore fondato da un’umanità finalmente unita e solidale …” Uniti si può”……
                pesanti come macigni

                si poseranno gli anni                                                                                                                                      ALBA D’UN MONDO MIGLIORE….

                della vecchiaia,                                                                                                                                                                                                                E questo strazio ancor non bastò al fato crudele...
                con cuore pavido                                                                                                                                           Correvi felice, fiduciosa,                                           Anche il compagno, il tuo porto sicuro ti tolse,

                d'eterna fanciulla                                                                                                                                         fanciulla e poi giovane donna                                        e rimanesti affranta, distrutta, desolatamente sola…

                a ritroso nel tempo                                                                                                                                        dal volto limpido, sorridente,                                       Avresti voluto svanire, morire, ma c’erano loro,
                ricorderò quelle tracce                                                                                                                                     proteso verso quell’azzurro cielo                                   i tuoi figli … c’era soprattutto Lei,

                di cielo incantato                                                                                                                                         che, ampliando i tuoi orizzonti,                                     bisognosa di cure, d’aiuto continuo.

                e le stelle che parevano di vetro quando il vento                                                                                                          infiniti mondi, immensi spazi                                        Dovevi reagire, eri responsabile di Lei:
                le sfiorava posandole sul mare.                                                                                                                             ti faceva immaginare e sognare;                                     la donna si spense definitivamente, ma la Madre no!

                La luna accarezzava                                                                                                                                         verso quella carezza di vento che gioioso
                i nostri cuori esausti d’amore, mentre le onde intonavano                                                                                                  scompigliava i tuoi lunghi capelli e                                 Questi eventi naturali ed ineluttabili,

                dolci melodie.                                                                                                                                              quel tenero bacio di sole                                           pur dilanianti, pian piano imparasti ad accettare

                Erano i giorni acerbi                                                                                                                                      che rendeva ancor più splendente                                     e del passato i ricordi più belli a conservare.
                dell'adolescenza,                                                                                                                                          il sereno tuo sorriso ….                                             Riprendesti a sperare, sognare ancora,

                un impasto di sogni                                                                                                                                                                                                             a ricominciare a volare, a riacquistare serenità

                i nostri pensieri svolazzavano liberi e                                                                                                                    Sì, tu correvi gioiosa incontro alla vita,                           per donarla, garantirla a Lei, la tua piccina innocen-
                innocenti come farfalle.                                                                                                                                   perché nell’Amore fosti concepita                                    te….

                Ora, a distanza                                                                                                                                            nutrita e cresciuta…e d’Amore

                di quel tempo che è fuggito raccolgo nel cuore riverberi di antiche                                                                                        fu invaso e colmato il tuo cuore!                                    Rimasta sola, affrontando mille problemi,
                melodie                                                                                                                                                    E, fortunata, ancora amore incontrasti:                              scopristi e toccasti con mano,

                e particelle smarrite della vita.                                                                                                                          passione intensa, mista a grande tenerezza,                          una realtà colma di grandi ingiustizie sociali,

                In attesa che tutto si compia riempio la mente di quiete                                                                                                   ed indicibile sensazione d’appartenenza, conoscesti,                 di efferate violenze, di eccidi,
                silenzio,                                                                                                                                                  per colui che divenne il tuo compagno di vita….                      impietosi persino di bimbi, di deboli e sofferenti,

                in attesa di quel tempo crudele che accenderà nella mente dimenti-                                                                                                                                                              un mondo individualista, indifferente alle sorti altrui,

                canze,                                                                                                                                                     E poi quello immenso, grandioso, della maternità:                    idolatra e cupido del dio denaro e di potere.
                accompagnate da fragranti opachi ricordi con rimasugli di strug-                                                                                           nel ventre tuo si realizzò il gran mistero della vita:

                genti amori, vi prego, concedetemi di sognare ancora.                                                                                                      concepisti, sentisti formarsi e crescere                             Ne fosti sconvolta, e tu che sapesti accettare,

                                                                                                                                                                           la tua creatura, il battito del suo cuore ascoltasti,                eventi dolorosissimi ma naturali ed ineluttabili,
                                           NALI ESSE                                                                                                                       i primi movimenti percepisti …                                       hai detto <Basta!> hai detto <NO!> ai mali
                                           Ho avuto la sensazione di camminare sul filo di un rasoio.                                                                      un tutt’uno fosti con lei                                            causati dall’uomo, dalla sua cattiveria,

                                           Continuo a non capire…ma voglio capire.                                                                                         fino al giorno in cui venne alla luce                                più che mai convinta che l’Umanità possa e “debba”

                                           Vorrei avere la possibilità di correggere i miei errori.                                                                        e la grande responsabilità dell’essere                               realizzare un mondo più equo, più buono:
                                           Pensavo che scrivendo mi sarei liberata dei fantasmi.                                                                           il tramite d’una nuova vita comprendesti,                            “basterebbe che ciascuno migliori se stesso

                                           Fantasmi ingombranti.                                                                                                           ed il culmine della felicità davvero vivesti….                       ascoltando, seguendo finalmente

                                           E avrei ritrovato il mio grande amore per la vita.                                                                                                                                                   le voci del suo cuore e dell’Amore.”
                                           Non è stato così, ed ora ho bisogno di guadagnare tempo per pensare.                                                            Ma la Vita dona e la vita toglie: giunsero i tempi bui,

                                           Di dimenticare che esistono persone che approfittano del dolore altrui                                                          le tempeste, le procelle più atroci che, con te,                     E come tante gocce formano mari ed oceani,
                                           per ottenere ciò che vogliono, che usano armi improprie per convincere.                                                         la tua creatura toccò, e la vera sofferenza,                         se questo processo di autoformazione avvenisse,

                                           Quanti di coloro che mi sono intorno, mi sono veramente amici?                                                                  il dolore più atroce provasti e conoscesti….                         tanta violenza svanirebbe …e…sì…

                                           Non ho una risposta.                                                                                                            Avresti voluto scambiare vita con vita,                              sorgerebbe davvero l’alba d’un mondo migliore.
                                           L'unica cosa certa è che nel bisogno son sempre sola.                                                                           avresti voluto addossarti il suo oscuro male,

                                           La sensazione è di esser stata più volte ingannata.                                                                             e veder lei immune… (troppo piccina per soffrire..!)                 Fino ad allora, e finché avrò vita, io griderò!!!

                                           Violata la mia ingenuità.                                                                                                       Pregasti, gridasti, urlasti silente…. Il nulla ti rispose!           UNISCITI ANCHE TU!!! (Uniti si può!)
                                           Forse solo dal mio enorme desiderio di credere.

                                           E nella mia anima permane, invariata, una grande tristezza.

                                           Non riesco ad andare oltre il mio silenzio interiore.
                                           E al mio silenzio ha risposto altrettanto silenzio.

                                           È questo ciò che ho meritato?




                34   periodico mensile del gruppo NOIQUI                                                                                                                                                                                            periodico mensile del gruppo NOIQUI                       35
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