Page 33 - RIVISTA NOIQUI APRILE 2023
P. 33

APOLLONIA ANDREE  HELENA MALACHOVÁ  MARCO PALERMO       MARIA PALOMBA

 Tu sei nell'anima   La notte  Pioggia e vento           Mancanza di te

 La tua passione   La notte si espande  passi lenti      Nell'aria c'è                                 Dolce il tuo profumo,
 È la mia   in un lirismo senza tempo  ricordi accesi    il profumo di te,                             un bacio a labbra calde,

 con le stelle nella stanza.  terre che ho visto         delicato e sensuale,                          la dolcezza del miele,

 Il mare   Entra l'infinito invadente.  fiori appena curvi  un battito sale.                           quanto amore avevi...
 La culla dei nostri sogni   luci di pastello

 La notte è morbidezza dei passi di gatto,  freddo ancora  Mancano le parole,                          Sai dolce amante mia,

 Tu ...onda travolgi  veleno del suicida,  parto di primavera  per dire ciò che                        non esiste addio tra noi,
 Il pensiero del mio desiderio.  tormento dell'amante languida,  genesi incompiuta  sei per me,        finché i nostri cuori

 pianto del marinaio ubriaco,  attimi che saldano        desidero solo te.                             sapranno amarsi...

 Ogni bacio è il sigillo   costanza del tarlo,  il presente alle pietre
 di labbra   abito da sposa della fata del guaio.  il tempo logora  Ho visto i tuoi occhi,             Ovunque noi fossimo,

 Ogni istante …  La notte è ombra della dama sulla torre,  gli istanti appena trascorsi  la mano sfiora il tuo viso,  continueremo ad amarci.
 Sei ninfa per il   sudore freddo di chi muore,  sapori di carta e corteccia  un sorriso e poi         Unico dolore è....

 corpo che brama.  caffè nero della civetta sul ratto,  versi senza senso  un abbraccio prende vita.   Quella maledetta mancanza di te.

 abiura di Giovanna D'Arco,  collassano le parole
 Amami come tu sai fare   sabba di femmine con la testa di capro,  gioco a trovarmi fermo

 Non chiedo l’impossibile   taverna del furfante impiccato.  dove tutto si muove

 In questa notte dove la luna   ali senza forza                 ELISABETTA BARBERA
 e complice, sorride maliziosa   La notte si cosparge  spengono un volo

 di gocce di gelsomino  potrei darti tutto questo               Pausa

 HO bisogno di te   e ammicca al folle  senza alcun dolore      Regalatemi delle virgole, dei punti,
 Di sentirti mio   che cerca le lucciole nell'orinale.  terra che protegge  una punteggiatura,

 Di sentirti nell’anima  le radici                              che dia pausa a questo scroscio di parole

 Un vulcano in piena eruzione incande-  La notte entra nella tana dell'oppio  radici che parlano   che mareggia nella mente
 scente.  con carte da poker nella mano  di un sole             incessante, vorticosamente.

 a braccetto di una galassia molle.  rimango ancora             È un delirio

 Chiedo troppo?   La notte gioca a dadi e perde pian piano le   tra rumori inattesi  che si riversa nelle stanze della mente
 Forse ...  sottane.  a guardarmi intorno                        stanche d’emozioni controcorrente.
                                                                Mentre il cuore batte sulle costole
               più "perché" si affollano in me
 Sei con me   La notte cammina sul ponte e sulla fronte  avevi perso qualcosa  esce dal petto e innondare il mondo
 Travolti dal manto della notte   porta un lasciapassare.  avevi lasciato cadere  d’un amore che non vuole

 Persi nei gemiti   Davanti all'atrio si accalcano un raggio di   i volti di un sorriso  che non trova passi tra la gente

 Delle nostre anime disperse   luna,  era tutto lontano         nell’indifferenza di solchi sulle zolle.
 che si cercano   assi a monte, calici vuoti e candele mozze.  spengo il quadro  Se potessi trovare la pace della mente silente, ferma

 È insieme vanno.  dove si perde il verde                       dietro cancelli della noncuranza.
                                                                Se potessi
               in rosso tramontando                             trovare rifugio nel non pensare

               alberi curvi                                     in un nido d’oblio agli sguardi altrui.

               già foglie                                       Chiuderò gli occhi, ascolterò il vento
               già figli che passano                            e imporporerò il cuore di parole non dette premute sul

               già sera...                                      cuore


                                                                come un fazzoletto sulle ferite
                                                                per tamponare il suo ardore.

                                                                Orchestrerò drammi e gioie

                                                                nella gabbie della vita, uscendo dal mondo.
                                                                Tutto

                                                                per un attimo di pace

                                                                e un sospiro di tramonto.








 32   periodico mensile del gruppo NOIQUI                                            periodico mensile del gruppo NOIQUI                        33
   28   29   30   31   32   33   34   35   36   37   38