Page 15 - RIVISTA NOIQUI APRILE 2024
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francesca patitucci     la Villa, a stento riusciva a contenere l’afflusso di simpatizzanti che arrivavano in pullman


 Intervista LUCIO GATTESCHI   organizzati.

                  8) La tua Toscana, terra di grandi artisti, la decanti con grande passione. Immagino

                      che abbia un’influenza particolare nel tuo estro.
 Lucio Gatteschi, di antica e Nobile Famiglia nasce   La Toscana, paragonata ai grattacieli o ai luoghi pieni di serpi, animali feroci e insetti pe-

 a Chianciano terme (SI). È vissuto a Faltona (AR),   ricolosi, è un paradiso.
 Marina di Pisa, Pistoia, Montecatini terme (PT),

 San Marcello Pistoiese, in Casentino a Bibbiena   9) Ricordi una tappa o un riconoscimento in particolare che ha segnato il tuo per-

 (AR), Firenze, Laterina, (Ar) Cortona (AR) e prima   corso artistico in maniera decisiva?
 di tornare ad Arezzo è stato più di un anno ospite   Ricordo la partecipazione a qualche premio ma non era il mio obiettivo, cose inutili che

 del fu Duca Amedeo d'Aosta, in quell'angolo di   riempiono solo il curriculum ma che ai fini artistici non hanno senso.

 paradiso che è la Tenuta. " il Borro" a San Giusti-
 no Valdarno, ora Ferragamo. Ha quindi vissuto le   10)   Anche tua figlia è una bravissima artista, quando si dice i geni… credo sia
                      una grande soddisfazione per te. Hai mai creato qualcosa insieme a lei? Se hai un
 diverse arie di questa fantastica terra Toscana dai   sogno da realizzare nel tuo prossimo futuro ci piacerebbe conoscerlo.
 monti al mare, ed è dalle emozioni ricevute che   Mia figlia, tecnicamente, mi supera alla grande ma ancora deve trovare la sua dimensione

 crea i suoi sereni e luminosi dipinti.  Arte, pura   artistica. Una cosa è la maestria tecnica, altra cosa è la dimensione in cui l’artista si sente

 bellezza, privilegiati gli Umani che vivranno nella   realizzato.
 dimensione dell'arte perché vivranno la dimensione   Il mio sogno è di portare i subumani nella dimensione dell’arte affinché possano calarsi

 degli Dei.           in un mondo più umano, quindi arte a trecentosessanta gradi: musica, ballo, canto, pittu-
                      ra, scultura, architettura ecc.

                      Io amo lo swing, il fox e rock and roll, boogie woogie. Il locale Summer Jam boree di Se-
                      nigallia è il punto di riferimento.

                      Mi piacerebbe realizzare qualcosa a Chianciano Terme, dove sono nato.
                      Rock and roll e metti il turbo alla tua vita.

 Intervista all’artista Lucio Gatteschi  La musicoterapia, abbraccioterapia, danzaterapia, socialità, condivisione è crescita inte-

 1) Carissimo Lucio, partiamo dalle origini della tua passione. Com’è iniziato questo   riore, innanzitutto, sia dell’uomo che della donna.
 tuo viaggio nell’arte?  Sarebbe un altro mondo.
 È iniziato dopo il matrimonio, anno 1970.
                      Grazie Lucio per averci offerto questo viaggio nella tua vita artistica.

 2) Hai memoria di qualche episodio in particolare che ha rafforzato questa tua pas-

 sione? Ci sono stati momenti di scoraggiamento?
 La curiosità ha sempre rafforzato la passione, i Maestri del passato sono stati sempre i
 miei punti di riferimento. Anche i brutti Maestri mi hanno dato la carica per fare meglio.



 3) Cosa esprimi nei tuoi dipinti e quale elemento cattura più di tutti la tua attenzio-

 ne?
 I miei dipinti tornano alla bellezza della natura, far vedere a chi fuggevolmente la guarda,

 a quanto è meravigliosamente bella, in confronto ai grattacieli e tutti gli psicopatici che li
 abitano.



 4)  Quale tecnica prediligi e perché?
 Acrilico; per la tecnica pittorica che mi sono inventato io va benissimo.



 5) C’è un artista del passato o anche moderno che ammiri più di altri?

 Ho iniziato guardando Rabuzin e Rousseau, il doganiere.


 6) Quale momento della giornata, se c’è, è idoneo alla tua ispirazione più proficua?

 Solo la notte riesco a trovare l’ispirazione.



 7) Raccontaci dell’esperienza circa la tua permanenza nella dimora del Duca Ame-
 deo d’Aosta.

 Sono stato un anno ospite ma ho dovuto abbandonare per l’umidità del posto che mi
 danneggiava i dipinti. È stato un bel momento, addirittura insieme al Duca e alla Duches-

 sa distribuivamo ottimi panini a chi veniva a visitare il Borro. Era una botteguccia sotto




 14   periodico mensile del gruppo NOIQUI                                        periodico mensile del gruppo NOIQUI                            15
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