Page 96 - RIVISTA NOIQUI APRILE 2024
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TRA MITOLOGIA E LEGGENDA                                                              ferdinando caputi


                                                                                                                                                                             alla Maat, il principio dell'ordine cosmico. Al momento non mi risulta che sia mai stata cercata.
                                                  C’ERA UNA VOLTA L’EGITTO                                                                                                   La sovrastruttura della piramide è costituita da due gradoni con una pianta quadrata orientata

                                                  LA “QUARTA PIRAMIDE DI GIZA”                                                                                               nord-sud, le pareti sono arricchite da nicchie, ad imitazione di false porte. Alla piramide si ac-
                                                  LA TOMBA DELLA REGINA KHENTKAUS  I                                                                                         cedeva attraverso una maestosa porta in granito rosa, che riportava la titolatura ed il nome di

                                                  Visto che ci siamo facciamo ancora un giretto nell'immensa necro-                                                          Khentkaus I, da qui un passaggio scende dal pavimento della cappella interna e conduce alla

                                                  poli di Giza. Qui, per gli appassionati della storia egizia antica, ci sa-                                                 camera funeraria. Le pareti della cappella erano coperte di rilievi che oggi si presentano molto
                                                  rebbe da passare una vita intera (e molti lo hanno fatto). Noi non ci                                                      danneggiati. Il cunicolo, che scende al di sotto della struttura della piramide, conduce anch'esso,

                                                  passeremo la vita ma mentre ci troviamo qui vediamo se scopriamo                                                           dopo 5,6 metri alla camera funeraria, entrambi sono rivestiti di granito rosa. La camera, che,

                                                  ancora qualcosa di interessante. Dalla piramide di Chefren scendia-                                                        come dimensioni, ricorda quella di Shepseskaf a Saqqara, doveva contenere un sarcofago di
                                                  mo verso oriente spostandoci dai resti della rampa processionale                                                           alabastro del quale sono stati ritrovati pezzi nella sabbia che riempiva la camera. È stato rin-

                                                  verso sud, poco prima del tempio della valle di Chefren notiamo una                                                        venuto anche un piccolo scarabeo di calcare marrone attribuibile però alla XII dinastia, cosa

                 costruzione a due gradoni costruita per la regina madre Khentkaus I (o Khentkawes). Si trat-                                                                che fa pensare ad un eventuale riutilizzo della tomba in epoca successiva. La città piramidale
                 ta di una piramide singolare, quando la scoprì, nell'immensa distesa sabbiosa, vicino al tem-                                                               si trova ad est della piramide e comprende parecchie strade che separano gruppi di case tutte

                 pio a valle di Micerino, l'egittologo John Shae Perring la definì la “quarta piramide di Giza”.                                                             provviste di granai. Costruite in mattoni crudi, probabilmente ospitavano i sacerdoti e i servitori
                 trattandosi di una tomba a due gradini risalente alla IV dinastia. Diversamente la pensava                                                                  del complesso piramidale. Attraverso una strada rialzata si giungeva al tempio della valle che si

                 Richard Lepsius che la annoverò tra le tombe private. Holscher e Reisner la ritennero invece                                                                trova nei pressi di quello di Micerino quasi a rimarcare una stretta relazione del sovrano con la

                 la piramide incompiuta di Shepseskaf, ma le indagini più accurate condotte da Selim Hassan                                                                  regina Khentkaus I. Il tempio della valle, simile a quello di Micerino, era costruito in mattoni
                 nel 1932 permisero di attribuirla effettivamente alla regina madre Khentkaus I vissuta a ca-                                                                crudi rifiniti con calcare bianco e alabastro. L'ingresso si trova sul lato nord e dava accesso ad un

                 vallo della IV e V dinastia. Ma chi era in effetti Khentkaus I? Si presume fosse figlia di Mice-                                                            vestibolo il cui tetto era sostenuto da quattro colonne. Al suo interno sono stati ritrovati resti di

                 rino, (molte prove supportano il concetto anche se ancora vengono sollevati dubbi), sposa di                                                                una statua di re ed il corpo di una statua di sfinge. Non ho trovato notizie circa la possibilità di
                 Shepseskaf, prima, poi di Userkaf, (fondatore della V dinastia). Come moglie di Userkaf gli                                                                 visite da parte dei turisti.

                 viene attribuita la maternità di Sahure e Neferirkare Kakai, anche se una sepoltura così im-                                                                (Fonti e bibliografia:

                 ponente ci porta a supporre che il personaggio abbia avuto un'importanza superiore a quello                                                                 Verner Miroslav. "Ulteriori pensieri sul problema di Khentkaus.", 1997
                 di una regina sposa. Secondo Miroslsv Verner, è probabile che Khentkaus sia stata per un                                                                    Edda Bresciani, “Grande enciclopedia illustrata dell'antico Egitto”, De Agostini, 2005

                 breve periodo, reggente al trono per l'altro figlio Thampthis. Secondo Manetone, Menkaure                                                                   Aidan Dodson e Dyan Hilton, “Le famiglie reali complete dell'antico Egitto”, 2004

                 e Thampthis regnarono nella quarta dinastia, ma essendo Khentkaus I la madre di Sahure                                                                      Miroslav Verner, “Il complesso piramidale di Khentkaus”, Praha, 1995
                 è di fatto legata anche alla V dinastia. A lei veniva attribuito il titolo di “mwt nswt bity nswt                                                           Mario Tosi, “Dizionario enciclopedico delle divinità dell'antico Egitto”, Vol.I - Ed. Ananke,

                 bity”, che Ventikiev tradusse con “La madre dei due re dell'Alto e Basso Egitto”. Vista però                                                                1012

                 l'imponenza del complesso funerario, con tanto di città piramidale, secondo l'egittologo te-                                                                Hassan Selim, “Scavi a Giza (1932-33)”, Il Cairo: Facoltà di Lettere dell'Università egiziana.
                 desco Hermann Junker questo andava attribuito sicuramente ad un personaggio molto più                                                                       1943

                 importante, suggerì quindi che il titolo andava letto come “il re dell'Alto e Basso Egitto e la                                                             Sergio Donadoni, “Le grandi scoperte dell'archeologia”, De Agostini - Novara 1993

                 madre del re dell'Alto e del Basso Egitto”. Sono state avanzate molte altre ipotesi ma io mi
                 fermerei qui, per chi fosse interessato ad approfondire esistono numerose pubblicazioni in

                 proposito. Torniamo dunque alla piramide, questa pare costruita in due fasi coincidenti con i

                 suoi due gradini. Nella prima fase, attorno ad un blocco quasi quadrato di roccia, residuo di
                 cava dove vennero estratte le pietre per le altre piramidi, venne costruita la tomba per ospi-

                 tare il corpo della regina Khentkaus I, successivamente fu rivestita di bianco calcare di Tura.

                 La seconda fase consistette in un ampliamento mediante la costruzione di una grande strut-
                 tura in pietra calcarea sopra al blocco esistente, Verner suggerisce che nell'intenzione degli

                 architetti ci fosse l'idea di trasformare la tomba in una piramide, idea poi abbandonata per

                 problemi di stabilità delle fondamenta. L’insieme del complesso funerario di Khentkaus I la-
                 scia trasparire una regalità insolita per una semplice moglie del re, i suoi titoli sono di difficile

                 comprensione, se però consideriamo anche il fatto che su una porta viene rappresentata con

                 tutti i simboli della regalità, inclusa la falsa barba del re, tutto porta a pensare che regnò come
                 re verso la fine della quarta dinastia. Il suo complesso funerario comprende la piramide, un

                 tempio della valle, una città piramidale, un serbatoio d'acqua e granai, il tutto è stato catalo-

                 gato da Lepsius come LG100. Sul lato sud-ovest della piramide, è stata rinvenuta una fossa
                 di circa 30 metri di lunghezza e 4 di profondità, tagliata interamente nella roccia, trova posto

                 la sua barca solare, il riferimento potrebbe essere alla barca notturna, detta “Mesketet”, del

                 dio sole Ra. A questo punto si può ipotizzare l'esistenza anche di un'altra fossa con la barca
                 diurna, detta “Mandet”. L'insieme delle due barche veniva chiamato “Maaty” ed era riferito






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