Page 40 - RIVISTA NOIQUI GENNAIO 2023
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LUCIANO ZAMPINI


                ALL’ALBA DI OGNI TORMENTO

                Ho bisogno di parole da sputare,
                imbrattare questo foglio inanimato

                e dargli vita tra solchi e righe.

                Concetti semplici, incisivi, graffianti



                così: la notte cadde come un velo!



                Maculati dal chiarore della luna

                nascosti nei meandri dell'Io.

                A vergare desideri, passioni, fobie.
                Complice il silenzio che vibra dentro,



                trema nell’annodato ventre ribelle alle intemperie.




                Ho bisogno di parole, di concetti e morbide vocali
                da ingozzare l’infame vulcano d'emozioni,

                lasciandolo riverso di stupore, come un lenzuolo sgualcito

                e nessuna salvezza al ritorno della ragione.

                                                                                                                                                                                                                                                          ROSA MATERA
                Se mai fosse la salvezza o amato delirio…                                                                                                                                                                                                 IL BIANCO DI GENNAIO
                                                                                                                                                                                                                                                          Gennaio

                Navigo scrivendo come un ossesso...                                                                                                                                                                                                       ha braccia infinite

                Tra sogno e realtà percorro ferite e laceri ricordi                                                                                                                                                                                       con cui conserva

                suturando, accordi e bordate d’emozione                                                                                                                                                                                                   ogni suono,
                con il fremito di un alambicco stretto tra le dita.                                                                                                                                                                                       ogni inflessione della voce,
                                                                                                                                                                                                                                                          ed ogni parola variopinta


                Mi sciolgo come la bruma all’alba di ogni tormento.                                                                                                                                                                                       diventa incanto.
                                                                                                                                                                                                                                                          Tutto è silenzio

                                                                                                                                                                                                                                                          in questo regno di cristallo

                                                                                                                                                                                                                                                          ed ogni sguardo,
                                                                                                                                                                                                                                                          seppur distratto,

                                                                                                                                                                                                                                                          lascia impronte,

                                                                                                                                                                                                                                                          intagli di merletto.
                                                                                                                                                                                                                                                          Persino il sole si leva

                                                                                                                                                                                                                                                          senza schiamazzi:

                                                                                                                                                                                                                                                          le arpe del sole
                                                                                                                                                                                                                                                          vibrano oltre la coltre

                                                                                                                                                                                                                                                          intessendo la loro canzone

                                                                                                                                                                                                                                                          su bucanevi incerti.
                                                                                                                                                                                                                                                          Tuttavia, emerge un tepore

                                                                                                                                                                                                                                                          che protrae la vita

                                                                                                                                                                                                                                                          oltre i dialoghi sospesi
                                                                                                                                                                                                                                                          da cielo a cielo.

                                                                                                                                                                                                                                                          Sotto il giardino

                                                                                                                                                                                                                                                          il fermento risale
                                                                                                                                                                                                                                                          ed affiora sorgivo

                                                                                                                                                                                                                                                          dal profilo azzurro dei Monti Dauni,

                                                                                                                                                                                                                                                          e dallo stelo bianco
                                                                                                                                                                                                                                                          con cui cingo pensieri nuovi.






                40   periodico mensile del gruppo NOIQUI                                                                                                                                                                                            periodico mensile del gruppo NOIQUI                       41
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