Page 59 - RIVISTA NOIQUI GIUGNO 2021
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dieci anni ed è una buona amica. Riservata e gentile, mi fa entrare nel retrobottega e
mi guarda con aria interrogativa “che taglia porti la 38?” “Non saprei è da un pò che
non compro abiti” Lei mi sorride “è carino sai...” “È il mio medico” “beh allora sarà
piacevole ora andare in ospedale” e mi fa l’occhiolino “si Irene così piacevole che mi
ha dato appuntamento a un bar!” “Tu sei matta, non hai visto come ti guarda?” “Ma
che dici? Dai dammi qualcosa da infilare che così capisco cosa vuole e me ne torno
a casa!” “Tu passi troppo tempo a scrivere.... ecco provati questo” Mi porge un abito
lungo, sfondo verde e fiori color pesca ricamati a far un prato. Lo indosso sembra
cucito su di me, lei mi guarda estasiata “io non posso metterlo più, tienilo te lo re-
galo” La abbraccio del resto noi siamo così, ci siamo sempre scambiate abiti, scarpe
e accessori, qualche volta l’ho sostituita al bar quando aveva bisogno e quando ha
litigato con il suo ex abbiamo passato la notte a mangiare gelato, ascoltando musica
malinconica, finché non l’ho portata a mare. Lei mi guarda soddisfatta “accidenti a
quelle scarpe, sono orribili!” Guardo i miei anfibi gialli, sorrido “ma chi se ne frega!”
Dopo circa quindici minuti ritorniamo al tavolino, dove Mario e il dottore stanno
mabilmente conversando, quando ci vedono Mario fa un fischio di apprezzamento
“Irene sei una strega, hai fatto un miracolo” io mi limito a sorridere e mi accomodo
fra lui e il dottore, sono curiosa di sapere cosa vuol dirmi. Un raggio di sole mi acca-
rezza i capelli facendoli rosso vivo. Osservo un paio d’occhi nuovi chissà che storie
custodiscono. Mario si alza e torna al lavoro, Irene mi alza il pollice. A quanto pare
ho recuperato la prima figuraccia, “andiamo con la prossima” penso e intanto guardo
l’universo di fronte a me.
GRAZIELLA DE CHIARA
DENTRO LE COSE
È un dentro le cose disarmonico, questo viaggiare sempre con precisione in ogni
situazione. Non sempre si riesce a concepire l'altrui e l'oltre mentre il disagio di-
viene sconforto. Cigolano le sere nella mente a suon di pensieri e le parole hanno
sempre un tempo, anche quando la ragione le scandisce male. Come si fa a chiedere
l'armonia delle cose, quando i pensieri non sono un massimo comune e il diviso-
re equivale sempre allo stesso numero. Beh, questo mutare di idee, controversie e
cattive abitudini alle forme di linguaggi è un po’ come fare due conti e non trovarsi
mai nella quadra. Un discorso che non fa una grinza e se rifletti nemmeno riesci
a trovare una soluzione e alla lunga rinunci perché la storia è altra cosa. Cigolano
quelle sere come fossero cicale messaggere e stordimenti delle tempie, mentre la
ricerca avanza le ipotesi più avventate. Ci sono figure che riescono a lasciare i vuoti
dei preamboli mentali e altre che esordiscono in frenetici discorsi da mercato.
Quanto inutile possa essere questa ricerca continua dentro le cose che circondano
l'andare alla vita, tanto imponenti sono le risorse che lasciano riflessioni a morire. .
.sì a morire. . .Si fa presto a perdere, se non sbatti la testa dentro alle cose per farle
viaggiare con armonia.
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periodico mensile del gruppo NOIQUI