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RIVISTA NOIQUI MAGGIO 2025 https://www.youtube.com/@noiqui/featured
R
IFAT ISMAILI
chI È la MIssIone dello scrIttore
Di solito, mi piace sviluppare un romanzo
a livello psicologico. Non un romanzo con
temi dalla realtà, ma un romanzo inventa-
to, immaginato. L'intreccio dell'immagina-
zione con la riflessione e lo svelamento dei
caratteri umani.
Una sintesi del negativismo della vita e del-
la realtà di molte cose. Scrivere è una mis-
sione speciale.
Allora, qual è la peculiarità e la missione
dello scrittore?
La missione dello scrittore è trasformare
l'impossibile in qualcosa di possibile, ren-
dere la fantasia realtà, entrare nella mente
dei lettori con ogni mezzo. Altrimenti, a cosa gli servirebbe scrivere se non
fosse dotato di queste qualità?
La prosa dovrebbe essere vista anche come un coraggioso messaggero del-
la libertà. Sì, sì!
Scrivere significa lasciarsi andare nelle ali della fantasia e della libertà,
rompere le morali e i tabù. Da questo nasce la buona letteratura, perché è
anticonformista e non si conforma mai alle leggi rigide della società.
Scrivere nasce sempre da un conflitto interiore, da una discordia e da un
antagonismo con il mondo così com'è... Per questo motivo,
sono pochi quelli che scrivono prosa, molti scrivono poesia. La prosa ri-
chiede coraggio, ma anche trovate artistiche diverse, richiede fantasia,
ma anche un equilibrio del pensiero. Un asse su cui mantenersi e portare
quell'idea grande che si ha in mente.
La letteratura è un messaggero di libertà. Deve trasmettere novità, deve
portare un messaggio.
Poco importa fino a dove siamo arrivati come scrittori. Agli occhi di alcuni
siamo grandi artisti, per altri forse non lo siamo. Alcuni ci lodano, altri ci
coprono con l'indifferenza. Ciò che conta è la comunicazione interna con
l'arte, la liberazione attraverso la scrittura e la lettura.
Attraverso il processo di scrittura trasportiamo i sentimenti dall'anima
alla carta, che poi sarà ritrasportata dalla carta nei cuori dei lettori.
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