Page 18 - RIVISTA GIUGNO 2025
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RIVISTA NOIQUI MAGGIO 2025     https://www.youtube.com/@noiqui/featured


                 B

                       UNO BRUNDISINI


                        la GUerra, IMperatIvo Morale:

                                                     UccIdI


                                                                                        Il     principio
                                                                                        etico  di  non
                                                                                        uccidere  è ra-
                                                                                        dicato       nel-
                                                                                        la    coscienza
                                                                                        dell’uo mo ,
                                                                                        per cui anche
                                                                                        il    criminale
                                                                                        che ammaz-
                                                                                        za, in genere
                                                                                        si rende conto
                                                                                        di agire con-
                                                                                        tro una rego-
                                                                                        la morale. La
                                                                                        grande ecce-
                                                                                        zione a  tale
                 legge etica è presente nella mentalità di chi combatte in guerra. Ciò sem-
                 bra un inesplicabile paradosso, che spinge a mettere in dubbio l’esistenza del
                 principio morale prima esposto, facendo dire a Freud che non c’è amore per
                 il prossimo, gli esseri umani sono una masnada di criminali e che nei popoli
                 civilizzati alberga l’assassino come nei primitivi. In effetti la storia dell’uomo
                 è insanguinata da continui massacri e il contenuto di ogni guerra è l’uccisione
                 del proprio simile, per cui, in tale circostanza, l’assassinio non solo è lecito,
                 ma è addirittura un imperativo morale: tu devi uccidere! Nell’esperienza psi-
                 cologica della guerra l’uomo tratta la morte e l’odio come qualcosa di pubbli-
                 co, che non gli appartiene e che quindi prescinde dalla propria responsabilità.
                 Nella realtà bellica, indipendentemente dai motivi per cui si combatte, si ha
                 sempre il capovolgimento del rapporto fra ragione e istinto, col primato di
                 quest’ultimo. In altri termini emerge il contenuto immorale dei nostri sogni,
                 cioè dell’inconscio, che non conosce la legge morale e vive nel grande oggi,
                 nell’adesso. Uno studio approfondito delle motivazioni che portano l’indi-
                 viduo a combattere è stato effettuata nel secolo scorso da Franco Fornari,
                 dando un’interpretazione psicanalitica a partire dall’esperienza sconvolgente
                 della Seconda guerra mondiale. Per Fornari la guerra è data dallo scatenarsi
                 di comportamenti psicotici e allucinati. Al fine di comprendere i meccanismi
                 psicologici che sono alla base di questo sovvertimento morale, dobbiamo fare
                 riferimento agli studi di Freud sull’Es, sull’Io e sul Super-Io, le tre istan-
                 ze della personalità la cui interazione genera il comportamento. Com’è noto
                 l’Es è la parte primitiva che comprende le pulsioni interne e i comportamenti
                 irrazionali volti ad ottenere il piacere immediato. Con lo sviluppo della per-
                 sonalità, nel bambino, si viene poi a formare l’Io che segue il “principio di
                 verifica della realtà” grazie al quale l’energia istintiva dell’Es viene repressa.


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