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RIVISTA NOIQUI MAGGIO 2025 https://www.youtube.com/@noiqui/featured
A spazIo lIBero
NGELA FILIPPO
CULTURA, CURIOSITÀ, WEB
Il dIsaGIo della cIvIltà dI sIGMUnd FreUd: Una let-
tUra tra psIche, socIetà e GUerre conteMporanee.
"Il disagio della civiltà" di Sigmund Freud è un'opera che si addentra con
profondità nelle contraddizioni fondamentali dell'esistenza umana all'interno
delle società moderne. Pubblicato nel 1930, questo saggio rappresenta uno
degli ultimi grandi contributi di Freud alla psicoanalisi e alla filosofia sociale.
Freud parte dall'osservazione che, nonostante i progressi tecnologici e scienti-
fici, l'umanità non sembra avvicinarsi alla promessa di una felicità duratura.
Al contrario, la civiltà genera un crescente senso di insoddisfazione e malcon-
tento. Secondo Freud, ciò dipende dal fatto che la società impone restrizioni
alle pulsioni istintive dell'individuo, in particolare a quelle legate all'aggressi-
vità e alla sessualità. Queste restrizioni, sebbene indispensabili per garantire
la convivenza pacifica, causano un conflitto interno che si traduce in senso di
colpa, nevrosi e frustrazione.
Nel saggio, Freud approfondisce anche alcuni concetti chiave della psicoa-
nalisi, tra cui la struttura tripartita della psiche: Es, Io e Super-Io, elementi
essenziali per comprendere il conflitto tra individuo e società.
L'Es (Io) rappresenta la parte più arcaica e inconscia della mente, sede del-
le pulsioni primordiali, in particolare quelle legate alla sessualità (libido) e
all'aggressività (pulsione di morte, o Thanatos).
L'Io (Ego) nasce come mediatore tra le esigenze dell'Es, le pressioni della real-
tà esterna e le regole sociali.
Il Super-Io, che si sviluppa interiorizzando norme e valori culturali (soprat-
tutto nell'infanzia), incarna la coscienza morale e le aspettative della società.
In questo quadro, il disagio nasce dal fatto che il Super-Io, per garantire or-
dine e convivenza civile, impone restrizioni severe agli impulsi dell'Es. L'indi-
viduo vive così in una tensione continua: da un lato il desiderio di soddisfare
le proprie pulsioni, dall'altro l'obbligo di adeguarsi alle regole sociali, sotto la
minaccia della colpa, della vergogna o della punizione.
Freud evidenzia come la pulsione aggressiva, spesso trascurata rispetto a
quella sessuale, svolga un ruolo cruciale nella sofferenza psichica e nei con-
flitti sociali. Questa aggressività può essere repressa o incanalata verso atti-
vità simboliche, ma può anche esplodere in forme distruttive collettive, come
guerre, violenze o fenomeni di intolleranza.
Introduce inoltre il concetto di castrazione simbolica, processo attraverso cui
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