Page 36 - RIVISTA NOIQUI LUGLIO 2023
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PRIMO POSTO                                                                                                                                 EX AEQUO SECONDO POSTO




                        vince una pubblicazione cartacea                                                                                                                      vincono una pubblicazione digitale




                      GLORIA FIORANI                                                                                                                                           FRANCESCO BILLA                                                        EMILIA OTELLO

                      E RICORDO IL MARE                                                                                                                                        MARE...                                                                E SENTO ANCORA IL PROFUMO
                      E ricordo il mare ubriaco, folle                                                                                                                         Il ritmico fruscio di piccole onde                                     DEL MARE

                      nel vortice di un vento scalmanato,                                                                                                                      simili a regolari battiti del cuore                                    Quanti giorni ancora scorreranno

                      furente instancabile scompiglio                                                                                                                          crea un eco guardingo e sospettoso                                     per la via del ritorno.
                      di un autunnale, polveroso giorno.                                                                                                                       al risuonar dei passi sulla sponda


                                                                                                                                                                               mentre il mio piede nudo avanza e affonda                              Giro la clessidra,
                      E ricordo il mare calmo, dormiente                                                                                                                       nella sabbia bagnata dei ricordi.                                      scivola l'ultimo granello di sabbia
                      nella quiete rovente di un meriggio                                                                                                                                                                                             e resto immobile tra i ricordi

                      sornione e torpido di fine estate,                                                                                                                       E m'inebrio di iodio e di salino

                      colmo di salsedine e chiarore.                                                                                                                           lasciandomi sfiorare dalla brezza                                      Una carezza tra i capelli

                                                                                                                                                                               che come mano benevola e pietosa                                       il suo bacio tatuato sulle labbra
                      E ricordo il mare amico, confidente                                                                                                                      m’avvolge anima e mente e m’accarezza.                                 giace fecondo, tra le croste del tempo

                      leale e puro di segreti e fantasie
                      nei soavi momenti di comunione                                                                                                                           Poi passo dopo passo la memoria                                        Duole questo silenzio

                      e di dialogo con Dio e con il creato.                                                                                                                    riporta icone di velieri antichi                                       e brucia,

                                                                                                                                                                               sommesse voci di marinai sperduti                                      come lava incandescente.

                                                                                                                                                                               che cantano alla luna ad invocare

                                                                                                                                                                               un ritorno felice dalle spose                                          Tra le pietre spuntavano rose
                                                                                                                                                                               che sanno già che poi, senza indugiare,                                e i suoi occhi rubavano colori al mare.

                                                                                                                                                                               ritorneranno a avvolgersi d'azzurro.

                                                                                                                                                                                                                                                      Oggi sono qua,
                                                                                                                                                                               E non bastano più luci tremanti,                                       seduta nella mia malinconia,

                                                                                                                                                                               ma senza alcun calore, di pianeti                                      tra giorni stropicciati.

                                                                                                                                                                               e brevi lampi di stelle cadenti.
                                                                                                                                                                                                                                                      Nelle mani non restano che pallide lune.

                                                                                                                                                                               C’è bisogno del sole che risvegli                                      Dimmi, dove sarai domani?

                                                                                                                                                                               da questo lungo e inconsistente sogno.                                 Apro la porta all'ignoto
                                                                                                                                                                               E figurar l’afflato dell'immenso.                                      e sento ancora, il profumo del mare.




                                                                                                                                                                               L'immenso è la figura del mio mare,
                                                                                                                                                                               del sentimento che egli ognor m'ispira,

                                                                                                                                                                               e in questa immensità trovano pace

                                                                                                                                                                               i dubbi e le incertezze della vita
                                                                                                                                                                               allor che l'inquietudine si tace

                                                                                                                                                                               mentre la voglia ridiventa ardita.



































                36   periodico mensile del gruppo NOIQUI                                                                                                                                                                                            periodico mensile del gruppo NOIQUI                       37
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