Page 11 - RIVISTA NOIQUI MAGGIO 2023
P. 11

MARIA RITA CuCCuRuLLO





 LA VOCE DELLA DIVERSITA’


 Quante storie comuni viaggiano sul binario della ricerca delle origini biologiche  anche se non
 tutti i viaggi portano alla stessa destinazione. Un viaggio di speranza che a quanti mancano

 elementi essenziali del proprio esistere, è familiare. Accomunati da una necessità comune, for-

 te, imprescindibile, fondamentale. Come farlo arrivare e recepire agli addetti ai lavori, da chi
 lavora nell'ambito  del diritto di famiglia?  Solo chi vive una condizione comune può capire!

 È come recidere un ramo ad un albero. Perdonate la metafora data l'umanità della situazione!

 Essa potrebbe parte rendere l'idea della mancanza di un qualcosa di vitale, essenziale impor-
 tanza. Perché ci è consentito conoscere le origini tra mille difficoltà e lungaggini burocratiche?

 Tutti, ma proprio tutti, hanno il diritto di sapere chi sono biologicamente, nel loro DNA, nel

 loro essere profondo. Essere con un nome fittizio, attribuito,  è un po' come ESSERE a metà.
 È vero che siamo il risultato di una combinazione cromosomica e di fattori emotivo/ambien-

 tali, socio/culturali, ma prima di tutto siamo noi, il colore dei capelli, degli occhi, dell'altezza e
 anche un po' parte della nostra interiorità. Tuteliamo la maternità anonima e l'identità anonima

 chi la tutela? E giusto non sapere, è giusto sapere chi ci ha concepiti? Ma non scherziamo pro-

 prio! Non possiamo rimanere al mondo senza essere figlio/a di...ed ESSERE con un'identità
 attribuita. Ci sta che dei genitori adottivi facciano ri/nascere e venga attribuito il loro cogno-

 me. E l'identità biologica? Help!  Un grido accorato che faccia pressione perché a tutti venga

 riconosciuto il diritto di ESSERE a tutti gli effetti. Un figlio destinato all'abbandono, è abban-
 donato per sempre. Mi spiego! È vero che la vita si dirama in  un ventaglio di fortunate o meno

 fortunate possibilità che aiutano a vivere, ma per carità!  Dateci la nostra identità! Chi siamo,

 da dove veniamo? Per noi è vita in tutti i sensi.  Il nostro essere al mondo come  gli altri. Una
 diversità che ci apparterrà  sempre, fino a quando non ci verrà data la possibilità concreta di

 ritrovare noi stessi  attraverso l'identificazione in occhi che avranno avuto mille motivi rispet-

 tabili o meno per non tenerci, ma che per noi rappresentano il nostro tutto. Ecco! Rispettare
 la madre che ci lasciato una prima volta e che magari sceglie di lasciarci una seconda volta,

 attraverso la scelta, una volta individuata ed interpellata, di non voler sciogliere l'anonimato,

 va bene, ma l'accesso ai dati biologici, quello si, ci deve essere consentito! Ci è dovuto,  come
 essere umani e come diritto alla  dignità individuale. Forse solo così si comincerà  ad abbattere

 la diversità. Questo grande, delicato capitolo, è uno dei tanti che non può e non deve essere

 sottovalutato, in un'epoca in cui la diversità fa sentire la tua voce!























































 10   periodico mensile del gruppo NOIQUI                                            periodico mensile del gruppo NOIQUI                        11
   6   7   8   9   10   11   12   13   14   15   16