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ALESSANDRA SORCINELLI
LA CONDIZIONE FEMMINILE: UN VIAGGIO NEL 900
VERSO IL CAMBIAMENTO?
Un percorso nel Novecento per capire se la condizione femminile è veramente cambiata rispetto
all'inizio del secolo. Proviamo insieme a compiere questo viag-
gio stazione per stazione, arriviamo circa al 1980; la data viene
scelta appositamente, in quanto tantissimi cambiamenti e note-
voli rivoluzioni impattanti nell' universo donna avvengono pro-
prio in questo momento storico, dal secondo dopoguerra, fine
decennio degli anni 60 e fino alla fine degli anni 70.
Prima tappa fondamentale di questo viaggio è l'entrata in vigore
della Costituzione Italiana che riconosce dal primo gennaio 1948
diritti fondamentali alle donne attenuando alcune disuguaglianze
in ambito politico sociale ed economico.
Gli articoli 3 37 e 51 della Costituzione definiscono il diritto alla
parità è pari dignità sociale tra uomo e donna.
Già un momento di luce nella condizione femminile si era ac-
ceso all'inizio del 1900 soprattutto consacrato in una carta di
diritti e libertà del 1919 la carta del Carnaro che era stata predis-
posta nella Rivoluzione Fiumana da Alceste De Ambris e Ga-
briele D’Annunzio in questo documento già in quel momento i primi focolai di libertà e diritti si
riconoscevano e le posizioni si attestavano in testi normativi.
Dopo l'entrata in vigore della Costituzione Italiana dobbiamo attendere un altro decennio per veder
fiorire una serie di aperture alle donne nel mondo del lavoro in campi erano soprattutto e soltanto
riservati agli uomini come, per esempio, donne che vengono ammesse nelle giurie popolari delle
Corte d'Assise oppure donne che vengono ammesse nel corpo di Polizia femminile Altrimenti
possiamo anche vedere la possibilità che le donne accedano a concorsi pubblici per una carriera
amministrativa.
Quindi si apre una nuova stagione che consente alla donna di fiorire nel campo delle professioni nel
campo del lavoro e le normative e normative in materia di lavoro e professioni consentono la pos-
sibilità anche alla donna di avere una posizione sociale una posizione che tuteli e si inizia a tutelare
la maternità e la conciliazione della famiglia con lavoro.
Alla fine degli anni 60 sulla spinta dei movimenti femministi europei oltre Europa si riesce ad otte-
nere che alcuni temi sensibili all'universo femminile siano tutelati il divorzio l'aborto la contraccezi-
one la lotta al maschilismo quindi in questo periodo il dibattito sulla condizione femminile in Italia
ha una brusca veloce accelerazione; vengono dichiarati incostituzionali gli articoli del Codice Penale
che punivano in modo diverso l’adulterio femminile e maschile e il divorzio viene legalizzato nel
1970. Nel 1974 un referendum abrogativo legalizza l’aborto e nel 1975 verrà approvato il nuovo
codice di diritto di famiglia che garantisce per la prima volta la parità legale tra coniugi.
Sempre in questi anni si fa strada la donna in campo politico con un ruolo più consapevole e pre-
ciso e presente e inoltre sono sempre di questo tempo le rivoluzioni in materia di lavoro anche le
norme fondamentali che introducono il divieto di licenziamento per la donna in stato di gravidanza
e quindi la tutela della maternità
Questa scia di cambiamenti e di primavera del pianeta donna arriva ad essere consolidata pertanto