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CLELIA MOSCARIELLO
CERCHI DI FUMO
Il mio problema principale è la noia.
Se ci rifletto non ho grandi problemi in questo
periodo, pandemia a parte, eppure mi dà noia
tutto.
Mi annoia la saccenza di certa gente,
mi annoia chi mi invia i link di continuo,
mi annoia chi è pesante,
mi annoia chi giudica,
mi annoia chi dà troppo peso a tutto,
mi annoia chi è appiccicoso,
mi annoia chi pretende troppo senza dare,
mi annoiano le regole inutili, ma mi annoia pure
l'anarchia.
Mi annoiano un sacco di cose insomma....
Vorrei respirare un po' di leggerezza in questo
periodo, vorrei sentire su di me l'aria lieve di
qualcosa di bello che sta per succedere.
Invece no, ci sono poche persone che conoscono il valore della parola "leggerezza" e non rischia-
no di confonderlo con il termine "superficialità".
Esistono pochissimi individui a questo mondo in grado di affrontare la meravigliosa precarietà
dell'esistenza, senza prendersela ogni vola con Tizio e Caio e senza scaricare sugli altri i propri
problemi.
Già...ho bisogno di leggerezza: di quel qualcosa che manca a tanti perché sono troppo occupati
a farsi paranoie mentali ed a incepparsi nei ragionamenti confondendo l'altro con il proprio lato
oscuro e proiettandogli addosso la propria ombra con le proprie problematiche.
Qualcuno un po' di tempo fa ha detto "Prendete la vita con leggerezza, che leggerezza non è
superficialità, ma planare sulle cose dall'alto, non avere macigni sul cuore."
Chissà se impareremo mai a farlo, intanto mi godo questa sigaretta, pensando a Calvino e get-
tando un po' di nebbia su tutto il creato, facendo cerchi di fumo,
giusto per confondermi un po',
giusto per sorridere dentro di me su certe sentenze,
giusto per fare un po' la scema,
giusto per ridurre il tutto alla sua vera consistenza.,
una nuvola di fumo,
perché questo noi siamo alla fine...
cenere a parte.
CLELIA MOSCARIELLO
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periodico mensile del gruppo NOI QUI