Page 41 - RIVISTA NOIQUI MARZO 2023
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ROSA MATERA                           LORETTA ZOPPI


 L' EQUILIBRISTA SUL FILO INCERTO DELLA VITA   MALCELATA INGENUITÀ
 Il primo contatto con la vita,        Come se la vita avesse rallentato il passo

 lo sa la rena sulla pietra,           d'arabesco sul soffitto parlarono gli anni.

 è un pianto che libera,               Il cavo d'acciaio guaiva lontano
 vento sapido di vele,                 e l'instancabile piega

 impeto che aggetta                    parve così svanire.

 su un ponte tra due stati.            Con una mano mi accomodarvi il viso
 E tutti insieme, in parallelo,        con l'altra seminavi la tua vita:

 sforzi e volontà                      recitare ti era irrinunciabile.

 cementano la strada
 tra guglie sperticate -               Mi divertivi

 i tuoi voli necessari -               quando riempivi d'ego la facciata
 Senza cielo, ricorda, non sarai nessuno,  e, ingenuo, malcelavi feritoie,

 sarai terra nella terra di un oblio senza stellanze.  perché tra le tue pazze voglie

 E dovrai passare oltre il tuo confine,   la verità non si annunciava solitaria
 raggiungere terre che portano lontano,   né la menzogna imbastiva il piano...

 ma l’equilibrista sul filo incerto della vita   Eri sincero anche quando non lo eri.

 non è mai un circense che improvvisa la scalata.
 Responsabilmente vivere,              Tutto o niente medesimo valore capillare

  roteare su se stessi,                e l'incoerenza ti rendeva bello;

 persino il tuo pensiero               come se il sangue concentrato in una vena
 dovrà essere in crescendo.            volesse scaturire dalla fronte

 E quando non penderà                  il riso con l'atroce pena

 su un solo piatto della bilancia      di giacere e far l'amore con te stesso.
 potrai tradurlo in atto che accresca il tuo sentire.

 Perché tutto dipenderà dal tuo punto di osservazione,   Era questo che ti rendeva bello:

 dal mare che muoverà il tuo primo contatto,  l'atto affannoso che ti gonfiava il petto
 primo amore con te stesso,            la ciocca nera che ti falciava il viso,

 con la sorte,                         mentre ardeva, mio chiaro nella notte,

 con la terra che darà frutto          come brace il tuo sguardo bruno.
 e tutto sarà un dono se saprai apprezzare tutto.








































 EX AEQUO TERZO POSTO                                                     EX AEQUO TERZO POSTO


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