Page 38 - RIVISTA NOIQUI MARZO 2024
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PRIMO POSTO                                                                                                                                                EX AEQUO SECONDO POSTO





                                                                                                                                                                               Carmela Laratta                                                      Aurelio Zucchi
                 Igor Issorf                                                                                                                                                   A DARE FIORI                                                         LA PRIMA, VERA, PRIMAVERA

                 PRIMAVERA                                                                                                                                                     Ho barattato tutta la mia fretta                                     Quando più me le aspetto

                 Verrà la primavera dei fiori                                                                                                                                  di primavera ormai passata e persa                                   verranno - certo che verranno -
                 ansimando tra gli ultimi geli                                                                                                                                 chiedendole rimpianti per lustriere                                  le ore in cui cambieremo

                 senza pesi e vestita di luce                                                                                                                                  e cinguettii al posto dei silenzi.                                   cadenze e fogge alle stagioni.

                 Non ascoltando singhiozzi
                 forte griderà le sue ragioni                                                                                                                                  Invece fu il diluvio sulle stanze,                                   E cambieremo i loro nomi

                 elidendo con il sole ambiguità                                                                                                                                si spensero i tizzoni intirizziti,                                   per quanto attorno ci accadrà,

                 rotolanti nel buio del sonno                                                                                                                                  il tempo si trovò ingobbito e bianco                                 per il vento di turno che si vendicherà,
                 Verrà la primavera dei fiori                                                                                                                                  come la chioma di un eterno bucaneve                                 per le piogge che ci inonderanno,

                 Rapida andrà lesta a cercare                                                                                                                                  appeso ad un disegno dell’inverno.                                   per la neve che ci coprirà,
                 quei pensieri nascosti da tutti                                                                                                                                                                                                    per la grandine che ci trapasserà,

                 per non generare problemi                                                                                                                                     Poi vidi che la vita è un imprevisto,                                per le nebbie che ci confonderanno,

                 Con premura li farà parlare                                    DECLAMAZIONE                                                                                   che scura eppur fioriscono sentieri,                                 per il sole che ci cremerà.
                 ascoltando silenzio del mondo                                                                                                                                 che ogni passo felpato ha la sua aiola,

                 assiso su fili senza alti tralicci                                                                                                                            la mossa verde che offusca                                           Semmai dovessimo entrare

                 Verrà la primavera dei fiori                                                                                                                                  l’ombra secca.                                                       nel collegio dei nuovi onnipotenti,
                 Con lei rinascerò nella gioia                                                                                                                                                                                                      alziamo - vi prego - dieci dita ognuno

                 ritrovando emozioni nascoste                                                                                                                                  Dopo il dolore arriva la coscienza;                                  per conservarla, una stagione,

                 libere, voleranno senza funi                                                                                                                                  il sole fruga zolle ed alza il grano;                                per difendere le nostre speranze,
                 nell’infinito del cuore caldo                                                                                                                                 un posto chiuso diventa firmamento                                   per soccorrere tutti quegli amori

                 vestito solo dell’amore vero.                                                                                                                                 nel nome ingentilito della grazia                                    che ancora vorranno sbocciare,


                                                                                                                                                                               perché la cura sa far vivere le pietre                               per salvarci…
                                                                                                                                                                               e un po' d' amore dà germogli nel de-

                                                                                                                                                                               serto.                                                               Non eravamo forse noi

                                                                                                                                                                                                                                                    che corteggiammo i cieli,
                                                                                                                                                                               No che non vivo di parti già passate                                 che ingoiammo a lungo

                                                                                                                                                                               ed i rimpianti li ho lasciati a casa                                 i cenni d’albe poi fasulle?

                                                                                                                                                                               nell' album delle foto impolverate
                                                                                                                                                                               L' albero mio continua a dare fiori.                                 Non eravamo forse noi

                                                                                                                                                                                                                                                    che attendemmo

                                                                                                                                                                                                                                                    - come oggi -
                                                                                                                                                                                     DECLAMAZIONE                                                   il nostro miglior tempo,


                                                                                                                                                                                                                                                    la prima, vera, primavera?







                                                                                                                                                                                                                                                                   DECLAMAZIONE

































                38   periodico mensile del gruppo NOIQUI                                                                                                                                                                                       periodico mensile del gruppo NOIQUI                            39
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