Page 27 - RIVISTA NOIQUI NOVEMBRE 2022
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PRIMO POSTO                                                    SECONDO POSTO EX AEQUO





                 ROSA DI MARTINO                                                         SILVANA LA PERNA


                 CANTO ALLA LUNA                                                         PARLAMI DI TE
                 È un nido di gabbianella                                                Hai urlato al vento

                 l'anima scarna                                                          tutto il tuo dolore
                 intrecciato di steli e di fango                                         e di silenzio ti nutri!

                 in balìa del vociare d'autunno                                          Parlami di te


 ARCANGELO VITALE  arginato a uno scoglio,                                               anima sola
                 naufrago di tempeste,                                                   in cerca dell'amore.
 NAUFRAGIO UMANO  le stesse                                                              Tu vittima

 Se c'è un acquitrino, e io so dove vederlo,  che strappano                              delle tue stesse suppliche

 lo cerco perché sempre un colombo trovo ad esso rivolto, per   coriandoli di foglie     parlami di te!
 dissetarsi e con gli occhietti vispi girando il collo, quasi obliquo   dai rami         Anima prigioniera

 nella postura, scrutarmi fra il curioso e la circospezione.  e spolpano dal verbo le parole.  dentro sbarre

 Quella pozzanghera d'acqua, lieve, è una polla per il colombo che   Pallido un raggio di sole  di nuvole nere.
 non penserà mai di far naufragio, ciò che capita invece all'uomo,   le tende la mano    Il tuo sogno è nell'aria sospeso,

 irrequieto fra mille pensieri, baratri e profondità marine cercate   e la invita a danzare  in una bolla iridescente
 fra avventure e nequizie.  il suono che si fa amore.                                    l'hai rinchiuso

 E affonderà spesso, senza scialuppe, che' esse sempre spariscono   Composta si ecclissa  e attendi la notte per liberarlo.

 dall'orizzonte quando servirebbero per il soccorso, preparando il   per timore          Parlami di te,
 crepuscolo verso il buio pece della notte, la bontà chissà mai se   non comprende il gesto...  tu che frughi

 in lui presente.  Esce di scena: è dolore!                                              negli anfratti dell'anima

 Ed io penso che il mio colombo, invece, amico di una visione   Tace                     in cerca di speranza,
 fuggevole, volerà libero e planerà intorno agli alberi, verso su,   nascosta,           tanto piccola

 verso gli spazi infiniti del cielo e mi insegnerà ad amare la sempli-  abbracciata soltanto alle sue   che più non la trovi.

 cità che non è mai naufragio ne' in ristagni di pioggia caduta ne'   mani...            Ti nascondi
 in alluvioni di sentimenti e acque furiose.  padrona                                    dentro le tasche della pelle


                 del pianto.                                                             per mai più soffrire.

                 Poi piano s'affaccia                                                    Non cercare mai di spegnere
                 e si lascia sfiorare                                                    il fuoco con le mani,

                 dalla carezza gentile dei doni                                          la fragilità sai

                 che riempion di sogni l'andare.                                         non è un difetto,
                 La sera                                                                 profuma di lavanda,

                 che tra l'onda s'imbruna                                                sa di dignità, sa di purezza,

                 la sente cantare                                                        sa di umanità!
                 il suo splendido grazie alla luna.                                      Sempre fiori sbocceranno

                                                                                         tra i sassi e le fuliggini...

                                                                                         per far nascere un amore
                                                                                         basta uno sguardo...

                                                                                         uno sguardo appena.
                                                                                         E come un bimbo

                                                                                         che s'affaccia alla vita

                                                                                         il suo vagito di luce

 VINCITORE CONTEST AGGIUDICANDOSI PUBBLICAZIONE                                          come dono divino accoglierai.

 SILLOGE DIGITALE E RICHIEDIBILE IN CARTACEO

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                                 VINCITORI CONTEST AGGIUDICANDOSI PUBBLICAZIONE

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