Page 18 - RIVISTA NOIQUI NOVEMBRE 2023
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fRAncEscA pATITuccI

                                                                                                                                                                             violente, quindi un individuo fragile.

                                                                                                                                                                             Ciò a cui si assiste nell’età infantile è un marchio per la vita.
                                                   VIOLENZA DI GENERE                                                                                                        La violenza si affaccia sotto varie forme.

                                                                                                                                                                             La violenza intra-familiare, la violenza di genitori, a loro volta maltrattati e che divengono mal-

                Si parla tanto di violenza, oggi più che mai. Le forme di violenza sono tantissime ma, se si                                                                 trattanti è all’origine, per la maggior parte dei casi, fondamentale. Qui non c’è spazio per parlare

                ha la fortuna di nascere e vivere in un ambiente familiare che educa alla non violenza, e non                                                                d’amore, non esiste un amore “malato” che annienta dignità e rispetto di sé stessa. Ai primi
                solo a parole ma attraverso esempi comportamentali, è già un grande passo verso una visione                                                                  segnali si dovrebbe correre ai ripari perché, da quel momento alla degenerazione di un male

                di vita molto diversa.                                                                                                                                       incurabile, il passo è breve.

                Il rispetto verso gli altri è fondamentale, la condivisione alla base di relazioni costruttive che,                                                          Mi preme sottolineare che la violenza e l’assoggettamento psicologico, spesso anticamera di
                già dalla tenera età, potranno allontanare dai fenomeni discriminanti, atti di bullismo, fame di                                                             altre forme della stessa, che ledono l’integrità fisica e morale di un essere umano, non sono da

                dominio sui propri simili.                                                                                                                                   meno della pura violenza fisica. Ci si ammala dentro anche senza pugni e schiaffi.

                E si parla tanto di inclusione ma, guardandoci intorno, credo che siamo ancora molto lon-                                                                    Secondo l’indagine ISTAT del 2006, una donna su quattro subisce violenza nell’arco della pro-
                tani dall’attuare questa filosofia di vita, che dovrebbe agire in comunione con la scuola, con                                                               pria vita, per un totale di 6 milioni 743 mila donne.

                il mondo lavorativo e nella vita quotidiana, quindi in ogni ambito, aborrendo il giudizio e gli                                                              Pare che la violenza sia la prima causa di morte per le donne, dai 15 anni fino ai 45 anni di vita
                stereotipi in cui, facilmente, restiamo intrappolati.                                                                                                        e, per le donne in gravidanza, la seconda causa… da far accapponare la pelle!

                Siamo noi adulti che nutriamo menti pulite e libere da tutto ciò, ma se gli insegnamenti non                                                                 Concludendo questo breve resoconto, nonché la dovuta riflessione sull’argomento, la consape-

                rispettano certi canoni basilari, le nuove generazioni faranno sempre più fatica a creare una                                                                volezza che sia allarmante e che il demone viaggi più veloce della luce, agguantando vite umane,
                società nuova e sana.                                                                                                                                        è indiscutibile.

                Il lavoro di sensibilizzazione è fondamentale.                                                                                                               Il 25 novembre è la giornata dedicata alla violenza di genere, si mobilita un mondo intero per la

                Le Linee Guida del MIUR per l'educazione al rispetto, la parità tra i sessi, la prevenzione della                                                            sensibilizzazione a riguardo, e che ben venga ma, la gravità di un fenomeno esponenziale, resta
                violenza in tutte le sue forme di discriminazione, ci indicano percorsi esperienziali, formativi                                                             una ferita sempre viva, nel cuore di tutti noi.

                ed educativi secondo cui le scuole, sin dai primi anni di vita, devono fornire tutti gli strumenti                                                           E dico alle donne “vogliamoci bene, noi per prime, nessuna comprensione per chi vuole chiu-

                utili per dare continuità alla formazione che nasce già, evidentemente, dentro il nucleo fami-                                                               derci il respiro”
                liare.                                                                                                                                                                                                                                                                Francesca Patitucci




                La violenza di genere è un fenomeno che trova radici nella storia dei tempi, la discriminazione
                tra uomini e donne è un dato di fatto, purtroppo, ancora oggi; si fa fatica ad attuare un cam-

                biamento serio e strutturale. Stereotipi e pregiudizi, infatti, condizionano il pensiero e non ci

                facilitano l’accettazione del diverso. Rappresentano un ostacolo enorme alla libertà di espres-
                sione, di pensiero, di emozioni, ad alimentare una società limitata, una discutibile definizione

                dei ruoli che danno vita a un ambiente idoneo a un comportamento violento.



                L’obiettivo sociale è mirare a un cambiamento sociale, una formazione ed educazione che

                vada oltre tutti questi limiti.

                Per quanto attiene agli episodi di Femminicidio ormai non si contano più, e sembra quasi
                un’abitudine ascoltare continuamente, attraverso i media, o dal vivo, di atti di violenza ingiu-

                stificata e morte, nella maggior parte dei casi, della vittima.

                Non è necessario fare una stima per avere consapevolezza della gravità del fenomeno.
                Il Governo si è attivato, da un po' di anni, per affrontare il grave problema, in direzione del

                sostegno e la prevenzione nei confronti delle vittime di violenza, a trovare una qualche via di

                uscita di uscita atta a favorire “l'indipendenza economica" delle donne e tutelare i minori, a
                difesa dei loro diritti e della nostra società.

                Il processo di emancipazione e la libertà della figura femminile, continua a essere considerato

                una minaccia da parte dell’uomo, in preda al predominio sessista.
                Le donne temporeggiano nel silenzio e nella giustificazione per non arrivare alla denuncia;

                sarà paura di ulteriori maltrattamenti?

                Le motivazioni sono tante e anche comprensibili ma, il carnefice, non aspetta tempo per in-
                fliggere il colpo finale.

                I centri antiviolenza, pur essendo oggi fondamentali, non sono messi in condizioni di funzio-

                nare al meglio.
                Un uomo violento, probabilmente, ha un vissuto difficile, avrà assistito a sua volta, a scene






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