Page 54 - RIVISTA NOVEMBRE 2024
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GIUSI CILIBERTI                                          GIUSEPPE MAURO MASCHIELLA

                  OVE REGNA LA PACE                                        NOVEMBRE                                                                   E



                  Non parlerò nè,                                          Dal mare uno sbiadito sole s’alza                                           S

                  meschina, piangerò                                       illumina rinsecchite spoglie
                  del vuoto lasciato.                                      la violenza del maestrale sferza                                            S

                  Voce e lacrime                                           rami d’alberi, fantasmi senza foglie.                                      E

                  si perderanno

                  penetrando                                               La neve ha sbiancato la montagna                                           R
                  il pulviscolo                                            calano a valle gli ultimi pastori

                  e ascenderanno                                           abbandonata pare la campagna                                               E

                  al cielo, come                                           grigiore, opacità, spenti colori.
                  il sole dell'aurora.

                  Grida nel silenzio,                                      Sul ramo secco un passero riposa                                           N

                  per non fermare                                          scende per bere acqua nel pantano
                  il vostro volo                                           una bufera avanza minacciosa                                               O

                  si leveranno in coro                                     urlando s’avvicina poi va lontano.                                         N

                  ove tutto tace,
                  ove regna                                                La sera oscura la deserta via

                  sovrana la pace.                                         rompe il silenzio un’auto veloce

                  Sarete lì                                                rombando buca la tetra foschia                                             A

                  e ovunque                                                nel buio insegue la sua stessa luce.                                        P
                  fluttuanti e liberi,

                  a gustar quiete                                          Il sole presto è tramontato                                                 P

                  e luce come                                              ombre furtive fanno da contorno
                  fossero musica.                                          ai cipressi del triste viale poco illuminato                               A

                  Su due gambe                                             tanti cari su quella via senza ritorno.                                    R

                  o quattro zampe

                  vi sorreggeranno                                                                                                                     I
                  impalpabili ali.

                  Se soffrirò ancora                                                              DECLAMAZIONE                                        R

                  lacrime d'argento                                                                                                                   E
                  saranno l'astro guida

                  di un addio che mai

                  avrei voluto pronunciare
                  e quei singulti

                  mutino in note

                  di libertà
                  ed illuminazione

                  da riempir lo spartito

                  d'una ouverture

                  a nome "accettazione"
                  'Ché mai si muore

                  davvero con questo

                  imperituro Amore.





                          DECLAMAZIONE











                54  periodico mensile del gruppo NOIQUI
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