Page 46 - RIVISTA NOIQUI SETTEMBRE 2023
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NINA GAGLIANO                                                                  CHIARA GAMBARARA                                                                GUIDO GIANNINI

                PRIMO SETTEMBRE                                                                PENSIERI                                                                        "Si sta come d'autunno sugli alberi le foglie"  (G. UNGARETTI)

                Che strano sguardo stamattina ha il mare,                                      Sciabordio di pensieri                                                          NON MI ARRENDO
                sembra gioioso eppure il dondolare                                             tra chiassose fronde                                                            Sento in lontananza                                                                                        SAVERIA NERI

                sì tanta nostalgia mi fa provare,                                              che sanno di terra.                                                             Lo sciabordio dell'onde

                Il morbido suo cuore al mio assomiglia                                         Il succo del sole                                                               ed il frusciar di foglie al vento
                amante dell'estate, meraviglia                                                 s’è prosciugato                                                                 e il flebile lamento dei salici piangenti.

                arresasi oramai all'illusione                                                  ed il mare                                                                      Sento il fluir del fiume

                che niente può durare a profusione;                                            la sua letizia                                                                  e con lui la vita che va
                                                                                               ha spento.                                                                      In cerca di sereno

                già l'aria fresca e giorni decadenti                                                                                                                           e placido finire.

                aprono un nuovo ciclo di stagione                                              Sciabordio di pensieri                                                          Raccolgo gli ultimi pensieri
                ritorna autunno con il suo maglione                                            tra fumanti chiome                                                              qua e là dispersi nell'intricato andare

                di foglie gialle e grappoli pendenti,                                          strappate dal vento.                                                             con i miei mille versi
                di cachi saporiti noci e mele                                                  Quanta calma irrequieta                                                         sparsi nelle mie notti insonni.

                e fichi secchi intinti dentro al miele,                                        nel cambiamento                                                                 Li metto insieme

                di bimbi fermi sotto il gran portone                                           quante sonore disarmonie                                                        nel libro della vita
                che si aprirà coi libri e col magone;                                          nell’armoniosa incostanza                                                       che sto scrivendo

                                                                                               del tempo.                                                                      con te e per te

                e poi l'inverno stanco prende il posto,                                                                                                                        che mi stai leggendo
                coi fichi secchi e nenie da cantare,                                           Sciabordio di pensieri                                                          e vado avanti sentendo

                sopra il braciere le castagne arrosto                                          tra pozzanghere amare                                                           più lontano lo sciabordio

                e tanta neve fuori da spalare...                                               ai bordi d’una segnata strada                                                   dell'onde ed il fruscio del vento
                                                                                               che le menti aliena.                                                            e mentre corre il fiume

                Gira la ruota mai si fermerà,                                                  La nebbia                                                                       ancora non mi arrendo

                cambiano i tempi insieme ad ogni età!!!                                        s’è presa il cielo                                                              alla malinconia
                                                                                               il muschio                                                                      di solitario addio.


               PATRIZIA GIORDANO                                                               la pelle del faggio.

               Eccoti finalmente qui
               Ti aspettavo sai quanto ti ho atteso,                                           Sciabordio di pensieri                                                         SILVANA LA PERNA                                                      IGOR ISSORF

               a volte ti ho invocato quando le calde                                          al calar                                                                       SULLE RIVE ORMAI DESERTE                                              Autunno a Parigi

               giornate estive soffocavano le notti                                            d’un frettoloso tramonto                                                       Riverberi di cristallo                                                Mattino bigio in autunno caldo
               come ti avrei voluto accanto...                                                 nell’orizzontal precipizio                                                     riluccicano sulle acque del mio mare                                  Montmartre brilla dai colori accesa

               Sapevo sai che saresti tornato                                                  quando le appannate stelle                                                     dove remoti scogli vi dimorano                                        la Senna inquieta scorre bagnata

               tu non manchi mai all'appuntamento                                              ti voltan la faccia                                                            come schiere di soldati                                               Anime libere innamorate volano
               e prima o poi ti avrei trovato un mattino alzandomi                             e tu ingenua                                                                   pietrificati dal tempo.                                               lungo i boulevards dei Champs Elysee

               ...                                                                             sei in cerca di luce.                                                          Azzurro anelito di purezza                                            sulle note avvolgenti di là vie en rose
               Non potevi mancare quando l'uva potata                                                                                                                         da cui gli occhi non so distogliere...                                Cammino io, lentamente in silenzio

               finiva nei tini e quei cachi maturi sugli                                                                                                                      come una nenia antica                                                 nel ritardo delle ore lunghe fuggite

               alberi con quel colore dorato come                                                                                                                             che il bimbo addormenta                                               Aspetto che arrivi tu, ancora pensoso
               avrebbero fatto a non attirarti ...                                                                                                                            risuona la sua voce ancora calda                                      Insieme, raccoglieremo fiori freschi

               e le foglie dai caldi colori no non                                                                                                                            che emette note d'incanto puro!                                       con il profumo fine dell’Amore vivo

               potevi perderti l'incanto del foliage ...                                                                                                                      Approderà l'aria fresca sulle tue rive                                Tu brillerai di te, ed io con te, splenderò.
               e quei tappeti scricchiolanti sotto i                                                                                                                          quando le piogge d'autunno arriveranno

               piedi che fanno così festa...                                                                                                                                   a rinverdir il tuo manto.

               Ora sei qui sei arrivato e mi sento felice                                                                                                                     E sempre il cielo sopra di te
               con te accanto, ti ho chiamato,                                                                                                                                come specchio fisso sui tuoi misteri

               invocato ed eccoti il tuo nome ora                                                                                                                             insieme a striduli gabbiani

               posso rivelare senza paura di essere inopportuna ...                                                                                                           sull'orlo delle tue rive ormai deserte
               eccoti autunno sei qui ...ti ho accanto ...                                                                                                                    a farti compagnia.







                46   periodico mensile del gruppo NOIQUI                                                                                                                                                                                            periodico mensile del gruppo NOIQUI                       47
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