Page 50 - RIVISTA NOIQUI SETTEMBRE 2023
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TERESINA PALOPOLI                                                                                                                                              DINO ROVAI

                È ARRIVATO L'AUTUNNO                                                                                                                                           VERRA’ AUTUNNO

                Seduta sulla panchina della sua veranda ammirava estasiata i colori dell'autunno, quegli al-                                                                   Ondeggianti foglie…da rami di alberi ormai spogli
                beri che arrossendo, iniziavano a denudarsi, creando una calda coperta per il terreno. Ama-                                                                    scendono leggere…Trionfo di mille colori nel loro

                va quella fresca temperatura che la faceva piacevolmente rabbrividire. Sorrideva godendosi                                                                     leggiadro volare…Odi soltanto il frusciare del vento

                quello straordinario tramonto che subito dopo lasciò il posto ad un crepuscolo mozzafiato.                                                                     che viene dal mare…cirri nell’azzurro del cielo
                Entrò un attimo in casa per prendere un panino imbottito e un plaid per avvolgersi dolce-                                                                      come morbidi cuscini vanno leggeri verso oriente…

                mente. Si sedette nuovamente sulla sua panchina, mordicchiando il suo gustoso panino. Un

                sorriso illuminò il suo viso, quando pensando ai colori dell'autunno, si sentì la protagonista                                                                 Riflessi e colori nella limpida acqua di un piccolo rivo
                della sua età autunnale, che sente gli echi dei giochi estivi, e si gode quella meravigliosa at-                                                               che fra i muschi scorre vivace… Solo scricchiolii

                mosfera dai colori cangianti. Sì, l'autunno era in lei e attorno a lei, ed avvolta nel suo mor-                                                                e sordi brevi rumori interrompono il silenzio e la

                bido e caldo plaid, era davvero felice. Amava da sempre l'autunno ed ora che era in perfetta                                                                   pace…
                sintonia con lui, stava ancora meglio. Il cielo iniziò ad imbrunire e mentre la luna sorniona                                                                  Or già quell’autunno ci mostra il suo manto…

                danzava con le stelle rientrò nella sua stanza per riposare le sue membra e finalmente so-                                                                     Traspare ogni dove meraviglia ed incanto…
                gnare l'impossibile.                                                                                                                                           Dal suolo muschiato profumi ed odori di funghi



                                                                                                                                                                               Ovunque tu vedi come in te stesso i suoi frutti caduti,

                MICHELE POCHIERO                                                         GRAZIA RIBALLO                                                                        i suoi fiori…Branchi sparsi di uccelli nel migrar

                Ricordo era settembre                                                    Stagione autunnale                                                                    verso terre lontane…Rami con foglie aggrappate

                In quest’alba malato di tristezza                                        È tutto sfumato in questa stagione                                                    nella inutile sfida con il vento del leggero maestrale
                scrivo parole con l’anima quieta                                         ricorda il tempo! il tempo che scorre                                                 Elegante paesaggio che mai alcun pittore copiò

                attendo sereno quella carezza                                            mai uguale e sempre diverso                                                           come è tale…

                che -fugace- sfiora e tutt’allieta.                                      sotto il cielo che sta muto a guardare
                Il foglio accoglie vane parole                                           ritorna in mente la vita che va...                                                    Essenze e profumi d’acre sentore ti giungono al naso

                qual tenera balia del loro essere                                        la vita che viene... all' inclemenza                                                  del frutto rossastro che dentro i tini darà quel buon

                a ripercorrer -pur’ancor da sole-                                        di giorni veloci oppure privi di slanci                                               vino
                le tortuose vie del lieto vivere.                                        senza una traccia molto evidente                                                      che nel suo maturare sarà come nettare sacro…

                Tutto s’annulla -nascosto dal tempo-                                     e così, alla vista degli alberi                                                       Simbolo vero d’allegria e d’amore scalderà di ciascuno

                tra gli scaffali dei vecchi ricordi                                      che presto si spogliano,                                                              oltre il corpo anche il cuore...
                come una pagina piegat’a stampo                                          sotto la pioggia o il vento incessante

                che non riesci più a trovar’e perdi.                                     l’uomo comprende che la vita è fugace                                                 Ecco l’Autunno preludio al finale della vita di un anno

                Giunge precoce poi la sera -fosca-                                       come una piuma sottile... sottile                                                     che ci ha visto come in altri passati andar con fatica,
                nell’addensar nubi crepuscolari                                          che vola lieve senza fermarsi                                                         dolore ed affanno…Che ci ha reso più fragili

                carica d’inattesa pioggia fresca                                         che tutto ha un senso e giusto valore                                                 come rami insecchiti e foglie su essi dai colori ingialli-

                per l’arsura degli ulivi secolari.                                       se ogni cosa si accetta col cuore                                                     ti…
                Ricordo era ancora settembre -oltre metà-

                per terra qualche grinzosa foglia, qua e là.                                                                                                                   Autunno di un lungo cammino iniziato con un vagito
                                                                                                                                                                               in un tempo lontano sta per finire…

                                                                                                                                                                               Dove ogni passata

                                                                                                                                                                               certezza hai fatto svanire, dove ognuno di noi contrito
                                                                                                                                                                               ha dubbia la sorte, dove sempre latente è solo l’andata

                                                                                                                                                                               con la vecchia valigia stracolma di tanti ricordi

                                                                                                                                                                               le logore vesti dell’anima aggrinzita e rammendata
                                                                                                                                                                               chissà se per il gelo a venire sarà preparata…
















                                            PEPPE D'ANDREA                                                                                                                                                              SUSANNA PELIZZA






                50   periodico mensile del gruppo NOIQUI                                                                                                                                                                                            periodico mensile del gruppo NOIQUI                       51
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